In Set di Elena Rogna

dicembre 14th, 2009 by Ivana

In Set Elena Rogna

Osservare la natura. Una cosa che spesso, oltre che a rilassarci, ci regala delle perle progettuali interessanti e vincenti. I progetti bio inspired sono sempre maggiori nel campo del design e gli esempi sono praticamente infiniti.

In Set è uno di quei progetti che nasce proprio osservando la natura ed, in particolar modo, un piccolo insetto stecco. Un insetto dalle apparenze fragili ma, contrariamente alle apparenze, è forte ed è capace di adattarsi agli ambienti che lo circondano. Osservando le articolazioni delle esili zampette dell’insetto stecco nasce proprio In Set, un elemento divisorio versatile e modellabile con estrema facilità.

Grazie ai vari giunti flessibili è possibile comporre In Set a seconda delle proprie esigenze e creare forme e movimenti sempre diversi. Dimensioni, giochi di vuoti e pieni, colori e geometrie mutevoli sono le caratteristiche che fanno di In Set un elemento modulare perfetto per dividere gli ambienti domestici, estremamente elegante e funzionale anche per teatri, mostre, eventi, showroom, esercizi commerciali….

La struttura è composta da una maglia modellabile (grazie ai giunti) composta da grossi quadrati all’interno dei quali, a piacimento, è possibile inserire degli elementi di tessuto elastico dai colori e dalle fantasie infinite Continua »

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Lucciola, molto più di una lampada

novembre 18th, 2009 by Ivana

Lucciola, lampada creata con oggetti di recupero

E’ Lucciola, la lampada ricaricabile dello studio Micribe Design. Osservatela bene e ditemi cosa vedete…

Devo dire che quando ho ricevuto questa segnalazione sono rimasta piacevolmente colpita dall’eleganza di questa lampada costituida da due semplici elementi di recupero. Li avete visti adesso?

I più attenti avranno sicuramente individuato i due elementi che compongono Lucciola: un utensile da cucina ed un faretto di bicicletta. Due elementi semplici, uniti secondo un originale layout, a formare una lampada portatile reinterpretata per creare e risegnare la luce, in un modo nuovo, sostenibile ma elegante ed originale!

Micribe è uno studio di design nato dalla passione di tre giovani ragazzi eclettici e di diversa estrazione culturale. Mirko Pignatti è un architetto, laureato al politecnico di Milano, con una spiccata passione per l’arredamento ed il design. Cristian Lunardi è invece un artista appassionato di grafica publicitaria e web-art, mentre Beatrice Bacchi è laureata in lettere ed opera nel settore del marketing, della ricerca, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi.

Tre diverse personalità, tre diverse figure professionali pronte a ideare e realizzare progetti eclettici ed originali proprio come Lucciola, questa particolare lampada ricaricabile che riesce a portare luce in ogni dove con un design, che guarda al recupero, semplice ma carico di significati Continua »

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Stefano Soave e NONO': uno sgabello no-sgabello

novembre 9th, 2009 by Ivana

NONO: sgabello- seduta design Stefano Soave

NONO’: NO-seduta e NO-sgabello! Questo è NONO’, un perfetto ibrido tra seduta e sgabello riproposto in chiave contemporanea.

L’idea è del giovane designer Stefano Soave, bresciano, appena 22enne, che ha analizzato i nuovi modi di sedersi dei giovani, pronti a trovare appoggi ovunque e trasformare qualsiasi cosa-appoggio in seduta.

Da questa analisi nasce NONO’ un nuovo tipo di seduta ischiatica. Questo genere di seduta consente alla persona di appoggiare il bacino (ischio) in posizione semi seduta e di scaricare parzialmente il peso del corpo con conseguente beneficio (riduzione di affaticamento) nello stazionamento in situazioni di attesa temporanee (ad esempio alle fermate dei mezzi pubblici o ai bar). Un tripode che evoca vagamente lo starckiano W.W. Stool, riproposto con un design più sinuoso e molto meno aggressivo (e aggiungerei anche più comodo!) anche se lui stesso dichiara di essere stato ispirato dalle sedie Sella di Achille e Piergiacomo Castiglioni e la mitica Sedia per visite brevi di Bruno Munari.

Con la sua versatilità e i suoi 70 cm (punto d’appoggio) NONO’ può essere utilizzato in diversi modi, come si vede dalle foto, trasportato facilmente grazie al suo peso ridotto e al particolare foro ricavato tra la seduta e il piccolo schienale. Una volta impilata può essere riposta in spazi ridotti. Per ora NONO’ è un prototipo realizzato in legno, ma il prodotto finito sarà realizzato in polipropilene con lo stampaggio a iniezione assistito a gas.

Devo dire che trovo NONO’ un bellissimo prodotto, ben studiato e ricercato. Faccio i miei complimenti a Stefano che, seppure giovanissimo, ha realizzato un prodotto che trovo già maturo e pronto per la realizzazione!

Nell’attesa di un produttore che voglia realizzare NONO’ vi lascio alla gallery, ai vostri commenti, e al motto di Stefano che mi è piaciuto molto: “Il cervello è come un paracadute, funziona solo se lo apri“- Elbert Einsten - Vedi tutta la gallery

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La poltroncina SARA di Davide Conti

ottobre 22nd, 2009 by Ivana

Davide Conti design sedia SARA

Giovane, direi giovanissimo, è Davide Conti. Giovane designer italiano (Chiavari) che vanta già moltissimi progetti di design e numerosi riconoscimenti.

Ne parlammo già qualche tempo fa con Voilà, ma sul web e sul suo sito potete sicuramente dare un’occhiata più ampia ai suoi numerosi lavori ed ammirare anche la sezione Art & Foto.

Oggi parliamo di SARA. Non è la bellissima ragazza che vedete in foto ma l’ultima creazione del designer vincitrice del premio SUN.LAB for a creative outdoor, giunta alla seconta edizione. SARA è una poltroncina progettata per vivere il giardino grazie alla sue dimensioni studiate ad-hoc per stare comodamente seduti e poggiare le gambe sull’erba ed avere, nello stesso tempo, la possibilità di sfiorare l’erba con le mani grazie ai due ampi archi-braccioli della poltroncina.

Il prototipo, esposto al Salone Internazionale dell’esterno di Rimini, è stato curato dalla DDF curvati, di Mariano Comense, ed è stato realizzato in legno di pino lamellare incollato con colle melaminiche e curvata a freddo, infine trattata con idrorepellenti.

SARA coniuga il piacere di sedersi su una poltrona e di sdraiarsi a terra, una fusione pronta ad emozionare fruitori e guardandolo e vivendolo. Un lavoro molto bello ed essenziale con forme flessuose che ricordano i celeberrimi lavori di Gerald Summers rivisitati in chiave contemporanea. Lodevoli anche le attenzioni all’ambiente grazie alla realizzazione in lastre, che evita gli sfridi, e all’impilabilità dei pezzi, ottima per il trasporto e lo stoccaggio. Bel lavoro Davide! Che ve ne pare?  Altre immagini Continua »

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Lampada Chain di Ilaria Marelli

settembre 9th, 2009 by Ivana

Lampada Chain

Ilaria Marelli e Chain, la lampada femminile.

“Sempre più donne lavorano come professioniste eppure le task lamp riflettono un universo meccanicista, maschile nel senso tradizionale del termine”.

Ilaria Marelli parte dal rifiuto di questo status quo per progettare, per Nemo, questa bellissima lampada-gioiello tecnologica ed emozionale. Il principio di funzionamento ricorda molto la celeberrima e tanto discussa PizzaKobra di Ron Arad, ma l’approccio al progetto, il feeling e le tecnologie usate  vengono sicuramente esaltate e migliorate in questo progetto rivisto in chiave femminile.

La forma è squadrata ma morbida e, grazie ai quattro elementi rettangolari in alluminio, è possibile realizzare forme sempre diverse. Tutto è reso possibile grazie alle  particolari cerniere  (sviluppate dalla designer in collaborazione con l’ufficio tecnico della Nemo) che riescono a far ruotare e bloccare gli elementi a nostro piacimento.

Per dar vita ai LED della lampada ed illuminare le nostre stanze basta semplicemente sfiorare la base di Chain. Un’emozione hi-tech realizzata ex-novo dall’azienda con una nuovissima interfaccia touch pronta ad accendere e regolare l’intensità della luce Continua »

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Ora (il)Legale di Denis Guidone

luglio 13th, 2009 by Ivana

Ora (il)legale

La passione per gli orologi di Denis Guidone prende ancora forma con la sua ultima creazione: Ora (il)Legale.

Stile, creatività e design ritornano più forti che mai, in questo ultimo orologio realizzato dal designer Guidone. Dopo gli orologi da polso Ora Unica, la collezione si arricchisce con gli orologi Ora (il)Legale.

Grazie al particolare design è possibile passare dall’ora solare all’ora legare (e viceversa) con dito. Un piccolo e semplice gesto, senza toccare o spostare nessuna lancetta.

Con Ora Illegale finirà la noia di dover spostare accuratamente tutte le lancette di casa, prestando cura e attenzione nel posizionare quella dei minuti; basterà semplicemente ruotare il quadrante di pochi gradi (aiutati dal particolare design) ed il gioco è fatto.

Minimal ma accurato e preciso, l’orologio Ora (il)legale è stato realizzato con una sola lancetta pronta però a scandire con precisione sia le ore che i minuti che passano incessantemente.

Per tutti gli interessati è possibile acquistare Ora (il)Legale a 77euro presso lo store NAVA in via Durini 23 a Milano. A Settembre saranno finalmente disponibili tutte le creazioni!

Le immagini Continua »

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Paper Cloud, il divano di carta di Tokujin Yoshioka per Moroso

maggio 12th, 2009 by Ivana

Cloud Chair

Paper Cloud un divano rivestito interamente in carta.

Un’idea per Moroso realizzata dal designer Yoshioka. Lui, 42 anni, è uno dei designer più innovativi e famosi del momento.

Dopo le famose sedie Pane, Panna e Bouquet, al Salone del Mobile 2009 Yoshioka stupisce con Cloud, l’ultima delle sue creazioni. Uno dei progetti più interessanti dell’edizione 2009 de I Saloni sia per la qualità estetica che per la ricerca di materiali innovativi ed ecosostenibili

Una sedia che, come il nome stesso suggerisce, evoca la morbidezza e il candore di una soffice nuvola e prende forma grazie ad un utilizzo innovativo ed alternativo della carta. Groffato e morbido, il divano Cloud nasce dalla riflessione e dalla continua ricerca innovativa che da sempre caratterizzano le creazioni del designer Yoshioka.

Morbido e confortevole ma, soprattutto, resistente ed eco-friendly, Cloud è l’ennesima conferma della perfetta sintonia che si è creata tra il designer e l’azienda Moroso con questa seduta nata dalla riflessione circa la possibilità di esprimere la struttura del materiale in natura attraverso il prodotto industriale. Qualche dubbio sull’effettiva resistenza mi resta, ma l’effetto estetico e la ricerca sono sicuramente di alto livello. Che ne pensate? Continua »

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Le ballerine di Kartell e Normaluisa

gennaio 28th, 2009 by Ivana

Ballerine Kartell

Coloratissime, fashion ed intermante realizzate in plastica. Si chiamano Glue Cinderella, le nuove ballerine prodotte da Normaluisa in collaborazione con Kartell

Comde, alla moda e adatte a tutte le età, le scarpe ballerina stanno spopolando in tutto il mondo e hanno conquistato anche le maison di alta moda.

Il nuovo trend però parla chiaro: protagonista assoluta la morbida e versatile plastica! 

Sono già stati diversi i designer che hanno le scarpe in plastica (per essere più precisi parliamo di gomma), pensiamo ad esempio a Zaha Hadid o le High Heels di Karim Rashid; entrambe scultoree scarpe in plastica prodotte per il brand brasiliano Melissa.

Oggi il testimone passa a Normaluisa che, assieme alla Kartell, ha lanciato sul mercato le Glue Cinderella, ballerine colorate, per le moderne Cenerentole, prodotte con una nuova tecnica di stampaggio ad iniezione grazie alla quale è stato possibile produrre scarpe bicolore con particolari texture opache o trasparenti sui modelli. 

Le Glue Cindarella sono state presentate in anteprima mondiale alla Settimana della Moda di Milano, durante la sfilata di Normaluisa presso l’Orto Botanico di Brera, e dovrebbero già essere in commercio. Onestamente sono carine ma non mi fanno impazzire, mi ricordano le scarpette di gomma che usavo a mare per non farmi male i piedi sui sassi. A voi piacciono? Altre foto Continua »

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Le filtro-lampade di FilterDesign

gennaio 19th, 2009 by Ivana

FilterDesign

Semplici lampade? Chiaro che no. Oggi parliamo delle filtro-lampade ideate dalla FilterDesign

Purificano l’aria mentre illuminano ed arredano! Dalle automobili agli ambienti domestici per purificare l’aria che respiriamo.

L’idea è dell’imprenditore Andrea Campi titolare della Campi Filtri Aria Automobili che dal 1992 si occupa di filtrazione ad alta efficienza nel settore automobilistico. Da questa importante esperienza, Andrea Campi decide di trasferire la tecnologia dei filtri antipolline per auto in ambiente domestici ed uffici realizzando queste particolari lampade.

Nascono così le Filtro-lampade, oggetti di design dove il filtro è la parte fondamentale dell’aspetto e del funzionamento della lampada. Un filtro-paralume pronto a trattenere microparticelle e pollini presenti nell’aria.

Tutte le filtro-lampade sono caratterizzate da una serie di LED capaci di sviluppare 15 programmi di luce differenti, a colore fisso o variabile. Ma ovviamente la peculiarità di queste lampade risiede nell’enorme superfice filtrante (che arriva anche ad 1,5 m2) che riesce ad aspirare e trattenere particelle anche inferiori ad un micron, trattenendo quindi pollini e polveri fini PM5 e PM2,5. Grazie alle velocità di ventilazione delle lampade, è possibile filtrare dai 50 ai 110 m3 l’ora risultando così ideale per ambienti grandi e più piccoli.

I modelli sono 3 – Cily, Dadò e Pinguy – tutti dalle linee minimal, pronti a mantenere molto bassi i livelli di particolato dell’aria che respiriamo. Lampade ideali per chi soffre di allergie e, ovviamente, per chi desidera vivere o lavorare in un ambiente più salubre. Che ne pensate? Continua »

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Finger Dip, accessori per mangiare con le mani

gennaio 14th, 2009 by Ivana

Finger Dip

Per chi ama mangiare e smangiucchiare qualsiasi cosa con le mani, ecco Finger Dip, dei copri dita disegnati da Eleonora Barbareschi e Alessandra Mantovani.

Mi sono arrivate moltissime segnalazioni per questo prodotto di food-design, molti erano divertiti da Finger Dip, altri più restii e perplessi.

Finger Dip è uno dei progetti per il finger food più semplice che abbia mai visto; il principio è simile a quello dei Trongs, ma in Finger Dip il materiale è davvero ridotto all’essenziale. Sembrano dei piccoli preservativi di plastica da applicare sulle dita per poter mangiare liberamente anche con le mani non perfettamente pulite.

Dei “guantini” da dita comodi e colorati per abbandonare totalmente posate, bacchette e qualsiasi altro tipo di accessorio per mangiare. Finger Dip ha partecipato al concorso Dinning 2015 (vinto dal progetto  Din-Ink che sicuramente ricorderete tutti)

Apprezzo la semplicità dell’idea ma non mi convince pienamente, probabilmente perchè quel genere di plastica mi ricorda troppo i guanti usa e getta di lattice e li associo subito al forte odore di quel tipo di plastica. Ma immagino questi saranno inodore. Voi come giudicate questo prodotto? 

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