Solid Poetry: il cemento termocromico

marzo 2nd, 2010 by Ivana

Solid Poetry

Nello scenario sempre più ampio di nuovi materiali non posso non citare il cemento Solid Poetry. Un cemento che solo da bagnato rivela la sua vera natura.

Solit Poetry fa parte di quei materiali che in gergo tecnico vengono definiti “smart materials” e cioè di tutta una nuova serie di prodotti iperperformanti capaci di cambiare la propria struttura, composizione, forma o funzione a seconda degli input esterni.

Ad ogni input corrisponde un output, una risposta reversibile. Gli smart materials aprono così un nuovo linguaggio progettuale, estremamente amato dai progettisti. In questo ambito rientra il cemento termocromico Solid Poetry; una piastrella in cemento che reagisce al contatto con acqua, lasciando apparire, come si vede dalle immagini, una serie di texture floreali (ma le fantasie possono essere personalizzabili in base alle esigenze personali).

Il progetto è stato sviluppato dai designer Susanne Happle e Frederik Molenschot del gruppo Droog Design in collaborazione con la Terratorium, azienda olandese che produce e lavora ceramiche e pietre naturali.

La superficie del cemento è stata trattata con inchiostri termocromici stampati per serigrafia. Il disegno appare progressivamente solo quando il cemento viene bagnato con acqua o con vapore. Il disegno che appare è il risultato di una reazione reversibile,  per cui scompare appena il cemento asciuga Continua »

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Sensibilizzare con divertimento: The Fun Theory!

febbraio 24th, 2010 by Ivana

The Fun Theory

Com’è possibile cambiare le cattive abitudini delle persone? Com’è possibile rendere le persone più attente e rispettose dell’ambiente?

Ci pensa Volkswagen con un’iniziativa assolutamente divertente e coinvolgente: The Fun Theory. Una serie di installazioni volte a sensibilizzare le persone su diversi argomenti quali la raccolta differenziata, il risparmio energetico, il rispetto per l’ambiente… tutto in un modo che, lo vedrete dai video, appassiona e diverte, dai più piccoli ai più grandi, e che ovviamente sensibilizza!

Tra i video più belli vi consiglio Piano Stairs relativo all’utilizzo delle scale al posto delle scale mobili. Senza installazione erano pochissime le persone che sceglievano le scale invece delle più “comode” scale mobili. Fin quando un gruppo creativo ha installato sui gradini delle scale una sorta di maxi-pianoforte perfettamente funzionante con tanto di tasti bianchi e neri. Ogni gradino un tasto e ovviamente una nota!

Inutile dirvi che l’attenzione delle persone è stata letteralmente catturata dall’installazione e praticamente tutti decidevano di utilizzare le scale e creare le proprie melodie. Anche alcuni anziani hanno preferito le scale e addirittura altri, che osservavano dalla scala mobile, sono tornati indietro per provare la scala musicale! Più delle mie parole vi consiglio il video! Scommetto che domani guarderete le scale in modo diverso e desidererete tutti le Piano Stairs Continua »

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Edo: quando il design è bio-inspired.

febbraio 19th, 2010 by Ivana

Pensilina solare bio-inspired Edo

Edo, una pensilina solare multifunzione ed energeticamente autonoma che unisce il design biomimetico alle eccellenze tecologiche. Un progetto che racchiude sapientemente bio-design, sostenibilità ambientale, nuove tecnologie e aspetti sociali.

Il design di Edo nasce dall’osservazione al microscopio SEM di alcune alghe unicellulari marine chiamate Diatomee, organismi particolarmente interessanti per il design sostenibile poiché si presentano come una sorta di “pannello solare” strutturato a forma di ventaglio (le vedete nella gallery), costituito da diversi individui aggregati in colonia per accumulare tutta la luce necessaria alla propria sopravvivenza (vi consiglio di leggere anche l’approfondimento alla fine del post).

Questo elemento a forma di ventaglio ha ispirato il design della parte superiore delle pensiline che ingloba una tecnologia fotovoltaica costituita da film flessibile in silicio amorfo. La superficie fotovoltaica raccoglie energia solare durante il giorno che viene accumulata in delle batterie per poi essere utilizzata in parte per alimentare un insieme di led che, attraverso un tessuto fotoluminescente, illuminano la superficie inferiore della pensilina per creare un effetto di luminescenza diffusa e poetica, che accende l’oggetto di notte. Il resto dell’energia ricavata viene messa a disposizione degli utenti che potranno “scaricarla” in forma di “free energy” (sfruttando magari i minuti di attesa o di sosta per poter recuperare una quantità di energia “di emergenza”) e attraverso una porta universale poter fornire energia a dispositivi portatili come telefoni, smartphone, lettori musicali, laptop, macchine fotografiche. Continua »

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Eco Pod: ricoprire di alghe i vecchi edifici per produrre energia pulita

ottobre 7th, 2009 by Ivana

Eco Pod by Howeler e Yoon Architecture

Arriva da Boston l’ultima chicca in campo di energie alternative. Si chiamano Eco Pod e sono nuovi ed innovativi metodi di produzione di energia derivante da biocombustibile. Ma vediamo meglio di che si tratta.

L’idea è degli studi americani Höweler + Yoon Architecture (vi consiglio di vedere i loro lavori) e Squared Design Lab e nasce per stimolare l’economia e l’ecologia della città di Boston. Strutture verticali temporanee pronte ad abbellire la città e produrre energia.

L’Eco Pod è un nuovo metodo per produrre energia alternativa, pulita e rinnovabile, che interviene sui vecchi edifici, ormai abbandonati. Nell’attesa di un eventuale recupero, questi edifici diventano dei veri e propri supporti verticali per bioreattori di micro-alghe pronti a produrre energia per la città.

In questo modo le strutture, da ruderi abbandonati, si trasformano in edifici ad alto impatto visivo ricoperti da capsule multiple (prefabbricate) fonte di bio-combustibili che, nel caso delle micro-alghe è pari a 30 volte di più per acro rispetto ai tradizionali bio-combustibili. In più, diversamente da altri biocombustibili, le micro alghe crescono su qualsiasi tipo di supporto, anche su superfici verticali e, durante la fotosintesi, trasformano l’anidride carbonica in ossigeno Continua »

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Solar Power Tiles: tegole fotovoltaiche

settembre 28th, 2009 by Ivana

Solar Power Tiles

Dai pannelli alle tegole fotovoltaiche. Un nuovo sistema messo a punto dalla società americana SRS Energy.

Un’interessante evoluzione, nella progettazione e nell’integrazione, per sviluppare una nuova soluzione di pannelli fotovoltaici che assumono la forma di piastrelle convenzionali.

Le tegole fotovoltaiche non sono di certo una novità in ambito solare. Di esempi sul web ce ne sono tantissimi; dai progettisti che si sono limitati a sovrapporre i moduli fotovoltaici sulle tegole a quelli che hanno concentrato gli sforzi progettuali per un restyling studiato ad-hoc per incorporare, nella tegola stessa, i moduli fotovoltaici.

Progetti e sforzi utilissimi per il recupero e l’utilizzo dell’energia pulita del sole e, soprattutto, per un’integrazione sempre più interessante di pannelli fotovoltaici nelle zone antropizzate.

Gli sforzi non si limitano solo a rendere visivamente più armonica l’integrazione dei pannelli fotovoltaici/solari ma soprattutto all’utilizzo in larga scala di sistemi fotovoltaici anche per gli edifici a rilevanza storica. Sono edifici che nascono in contesti architettonici ad altissimo valore storico e che, proprio per questo, non possono deturpare lo scenario artistico nel quale sono incastonati Continua »

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Energy Seed: nuova luce dalle vecchie batterie

luglio 3rd, 2009 by Sara Calvanese

Energy Seed

Ecco un progetto encomiabile, degno di post!

Diciamo subito che le batterie, ricaricabili e non, sono un grande problema per l’inquinamento ambientale e che non costano neanche tanto poco. In secondo luogo i contenitori per la raccolta delle batterie scariche sono davvero bruttini, tristi e il più delle volte strapieni e sporchi (e sotto il sole non so neanche quanto possano essere sicuri). Ma come ovviare a questo non piccolo problema?

Semplice! Ecco che Sung Woo Park (l’abbiamo già conosciuto per la minifotocamera Eazzzy, il dipositivo per non vedenti Voice Stick e la panca sempre asciutta Rolling Bench) e Sunhee Kim hanno progettato ENERGY SEED, il lampione stradale che prende vita e si illumina grazie a noi ed incoraggia il riciclo.

Con il semplice e consueto (come ormai dovrebbe essere!) gesto del buttare via le batterie scariche e non più ricaricabili,  o comunque non più utili, ecco che al posto dei contenitori da riciclo c’è questo piccolo lampione per arredo urbano che si illumina con le nostre batterie Continua »

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EyeStop: nuove pensiline solari a Firenze

maggio 27th, 2009 by Ivana

Pensiline Hitech

Pensiline hitech alimentate dall’energia del sole. Un interessante progetto per una delle nostre città più rappresentative all’estero: Firenze.

Se negli Emirati Arabi si mettono i condizionatori addirittura ai bus stop, in Italia il futuro delle pensiline, almeno per quelle della città di Firenze, sarà all’insegna della tecnologia e dello sfruttamento delle energie rinnovabili.

Il progetto si chiama EyeStop ed è una fermata dell’autobus come non se ne sono mai viste, con un’interattività avanzata, elaborata  e sviluppata in collaborazione con il MIT. Il presidente della provincia di Firenze Matteo Renzi, ha presentato questo progetto che riguarderà la città in un futuro vicino.

Ogni fermata avrà a disposizione queste innovative pensiline che, oltre a garantire riparo dagli agenti atmosferici, fornirà molte informazioni agli utenti.  Grazie a degli schermi touchscreen di grandi dimensioni con inchiostro elettronico sarà possibile avere informazioni in tempo reale su orari di autobus e calcolo percorsi, monitoraggi del traffico e del tasso di inquinamento, navigazione sul web e applicazioni legate al cellulare. 

Il tutto alimentato ovviamente dai pannelli solari sul tetto, per un’autosufficienza totale. Speriamo che quando (e se) verranno costruiti si penserà anche ai possibili atti vandalici che purtroppo spesso rovinano queste iniziative lodevoli.  Altre immagini Continua »

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Islanda: nuovi piloni per l'elettricità

aprile 6th, 2009 by Ivana

Arphenotype

I nuovi piloni elettrici proposti dallo studio londinese Arphenotype. L’Islanda, a breve, caratterizzerà il proprio paesaggio con questi scultorei piloni.

A primo acchitto ho pensato subito all’ennesimo lavoro dell’iraniana Zaha Hadid, ma i piloni in questione sono stati progettati dai londinesi Arphenotype. Design fluido, più vicino ad un’opera scultorea che ai tradizionali piloni che siamo abituati a vedere.

Tutto nasce dalla società elettrica islandese Landsnet, in collaborazione con l’ordine degli architetti islandesi che, stanchi dei soliti piloni squadrati e deturpanti per il paesaggio, hanno deciso di bandire un concorso volto al redesign di questi elementi.

Tra tutti i progetti presentati Adaptability sembrerebbe essere il progetto vincitore del concorso. I tradizionali piloni in metallo, a breve, cederanno il posto a questi maestosi piloni avvenieristici realizzati in compositi plastici rinforzati con eco resine resistenti alle temperature, ai raggi UV e alla forza del vento. I piloni sono stati progettati secondo un chiaro rifermento biomimetico (ricordano infatti una struttura ossea) grazie al quale lo studio londinese è riuscito a creare una struttura leggera ma estremamente resistente.  I piloni Adaptability, grazie alle produzioni a controllo numerico, potranno essere prodotti in diverse dimensioni (da 17 a 32 metri) e a costi ridotti. Con il loro design morbido caratterizzeranno ancora meglio gli scenari islandesi (e non solo!).

Il nome del progetto nasce dalla volontà dello studio londinese di creare nuovi piloni capaci di adattarsi alle esigenze dei vari landscape, caratterizzati da un design diverso non più severo e austero ma dolce e organico. Da qui la possibilità di produrre ogni volta un pilone di dimensioni diverse, creato appositamente per un determinato paesaggio. Continua »

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Brillo, arredo urbano firmato Adriano Design

novembre 13th, 2008 by Ivana

Adriano Design arredo urbano

Vivere la città in modo differente, più intimo e contemporaneo; è possibile con Brillo, un’originale seduta per arredo urbano dal design scultoreo disegnata dallo studio Adriano Design.

Brillo è un modo nuovo, diverso e attuale, di concepire il design delle sedute urbane e dei luoghi di aggregazione sociale che queste possono creare, aggiungendo anche gli ingredienti della comunicazione delle città e dei loro valori caratteristici, della sostenibilità e della convenienza economica dei soggetti interessati dall’operazione.

Sedute che arricchiscono gli ambienti urbani di un nuovo segno grafico, con una seduta dal carattere forte, ergonomica e versatile.

Da seduta tradizionale a seduta-appoggio per soddisfare i nuovi bisogni della società contemporanea. Un unico elemento, sapientemente sagomato, che si articola nello spazio regalando un oggetto versatile ed elegante. Su brillo ci si può sedere tradizionalmente, ma si può anche usare come seduta-appoggio. Il particolare design dello schienale infatti ha una duplice funzione, è sì uno schienale ma è anche un comodo piano, studiato ergonomicamente, per poggiare un pc, un libro, un quaderno,mangiare qualcosa o, semplicemente, rilassarsi. 

Adriano Design è il nome con il quale Davide e Gabriele Adriano, due fratelli italiani, piemontesi di nascita e architetti di formazione, firmano i loro progetti di industrial design e product design (al concorso Mini Design si sono classificati terzi con il progetto Sentieri Urbani). Brillo, una seduta ottima per impreziosire le città e riscoprire la bellezza di vivere all’aria aperta. Bisognerebbe produrre il formato “matrimoniale” per sedersi in coppia, no? Continua »

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Blossom, i lampioni pensati dalla PHILIPS

ottobre 22nd, 2008 by Ivana

Light Blossom PHILIPS

Lampioni a forma di fiore, completamente autoalimentati e sostenibili: sono i Light Blossom della Philips.

La Philips da sempre ci delizia con progetti innovativi, sostenibili e hi-tech. Questa volta tocca all’illuminazione urbana con Light Blossom, dei lampioni sostenibili bio-inspired.

Sono colorati, ispirati alla natura ma, soprattutto, hanno una speciale valenza eco sostenibile: utilizzano solo energie rinnovabili coniugando perfettamente energia solare ed eolica. Vediamo come!

Blossom è un lampioncino per arredo urbano dal design gradevole che durante il giorno aprei i suoi petali per immagazzinare tutta l’energia solare. Grazie ad un motorino, attivato sempre da energia pulita, i petali vengono sempre orientati verso il sole per non perdere mai i raggi solari.

Durante la notte tutti i LED vengono poi illuminati con l’energia solare accumulata durante il mattino ma, diversamente da altri lampioni alimentati con fonti rinnovabili sempre, i lampioni Blossom affievoliscono l’intensità della luce emessa se i sensori non “captano” alcun movimento. Un ottimo modo per risparmiare energia con stile.

Ma non è tutto ovviamente, la Philips non poteva lasciarci così. Infatti nelle brutte giornate senza sole i lampioncini accumulano energia trasformandosi in lampioni eolici grazie ai petali che, all’occorrenza, fungono anche da pale. In un paio d’anni dovrebbero anche entrare in produzione. Io li trovo deliziosi! 

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