Volkswagen: nuova campagna commerciale "For Every Kind of Load"

giugno 30th, 2008 by Ivana

campagna marketing volkswagen

Volkswagen, packaging e pubblicità. La casa costruttrice di autoveicoli tedesca, sta facendo parlare di sè per un’interessante campagna pubblicitaria dei nuovi veicoli commerciali.

For Every Kind of Load” ,per ogni tipo di carico, è lo slogan che accompagna la campagna di marketing. Quattro simpatici packaging per sottolineare, come, dalle buste di latte alle uova, VolksWagen sia capace di adattarsi a qualsiasi situazione.

La nuova campagna è stata realizzata dall’agenzia pubblicitaria brasiliana ALMAP/BBDO, resa celebre dal recente premio per l’Agenzia dell’anno conquinstato a Cannes Lions 2008. Di questa vi consiglio di fare un giretto al sito per vedere tutti progetti, sono tantissimi e tutti interessanti (molti sono famosi anche in Italia).

La busta del latte, il cartone delle uova, la cassetta della birra e della frutta interpretano metaforicamente i veicoli commerciali Volkswagen diventando essi stassi, veicoli di un messaggio pubblicitario.

Una campagna originale e accattivnte, sebbene semplice. I packaging li trovo carini e, senza dubbio, attirano molta attenzione. Finalmente uno dei packaging più tristi delle storia, come quello delle uova o delle cassette per la frutta, diventa di più allegro. Suggerimenti?    Le foto Continua »

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BMW GINA: l'auto di tessuto

giugno 27th, 2008 by Ivana

BMW GINA, l\'auto in tessuto

Avvenieristica e assolutamente fuori daglii standard. BMW GINA un concentrato di tecnologia “viva” che lascerà tutti senza fiato. Design mutevole, carrozzeria in tessuto e tante altre stupefacenti novità.

GINA è l’ultima incredibile creatura di casa BMW. Un’automobile che, personalmente, mi ha lasciato a bocca aperta. Quello che stupisce e lascia increduli è la sua carrozzeria. E’ infatti realizzata con un nuovo materiale superperformante, un nuovissimo tessuto con incredibili caratteristiche elastiche e lucenti. L’unica auto al mondo capace di cambiare forma.

Tutto questo grazie alla “pelle” che ricopre lo scheletro della nuova BMW (realizzato in fibra di carbonio e metallo). Un’auto concepita come un “abito” pronto a cambiar faccia a seconda delle esigenze dei proprietari. La struttura dell’auto, infatti, grazie a un sistema elettro-idraulico, può essere modificata, in tempo reale, quasi come nel film Trasformer! A seconda della velocità, ad esempio, la coda di GINA cambia aspetto; quando si accendono, i fari sembrano comparire dal nulla (guardatevi il video che è impressionante!), il motore e le porte si aprono in un modo mai visto, con effetti sorprendenti. Anche i sedili cambiano forma modificando, di volta in volta, le caratteristiche ergonomiche.

Una spider visionaria, che sembra avere un’anima. GINA (il nome deriva dall’acronimo Geometry and Function in “N” Adaptations) è un invito, rivolto ai designer e a chi desidera una BMW, a sbizzarrirsi con inedite forme e materiali.

A mio avviso la vera auto del futuro! Non perdetevi il video, vi verrà la pelle d’oca! Fatemi sapere;) Foto Continua »

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Everland: l'albergo mono-stanza e mono-notte

giugno 25th, 2008 by Ivana

Everland: monostanze prenotabili per una sola notte, piccoli “gusci” sui tetti delle città più belle, panorami mozzafiato per un piccolo piacere più o meno alla portata di tutti.

E’ Everland, l’albergo di una sola stanza. Sì, una sola stanza, ma estremamente curata e suggestiva. E’ praticamente un container particolarissimo e curatissimo che, di volta in volta, viene posizionato sulle sommità più suggestive di una città; una stanza dalla quale dominare il mondo, per vivere una giornata d’arte con un tocco di architettura.

L’idea è degli artisti svizzeri Sabina Lang e Daniel Baumann e nasce per rendere lo spettatore parte dell’architettura dello spazio. I più bei palazzi storici, per una sola notte si concederanno all’albergo più colorato e divertente. Un connubio che sta rapendo moltissime persone (è diventato praticamente impossibile prenotarsi).

Un nuovo tipo di vacanza, forse troppo breve, ma sicuramente d’impatto e memorabile, divertente ed originale. Un vero progetto di design esperienziale. Un ambiente che si affaccia direttamente sui monumenti più belli delle città, per contemplarli ed ammirarli. Gli esterni ricordano molto il design del celeberrimo televisore Algol di Zanuso e Sapper, mentre gli interni sono fluidi e dinamici, colorati con tonalità rilassanti ed avvolgenti; un ottimo guscio per allontanarsi dalla realtà e godersi un po’ di relax senza dimenticare la tecnologia.

Gli alberghi Everland sono dotati di tutti i comfort: wifi, minibar, stanza da bagno di lusso, cucina, letto king-size e un salottino con vista mozzafiato. Sicuramente state pensando ai costi. Sono curiosi anche questi, infatti le stanze possono costare 333 o 444€. Una pazzia tuttavia fattibile. Dopo Lipsia e Parigi quale sarà la prossima tappa? Le foto Continua »

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Denis Guidone: Ora Unica, gli orologi cambiano

giugno 24th, 2008 by Ivana


Un orologio fuori dagli schemi, nuovo, impreciso, provocatorio. E’ Ora Unica, il progetto vincitore del concorso Adam’o Eva.

Denis Guidone, milanese classe 1977, è il giovane designer incoronato da una giuria d’eccezione -Arnaldo Pomodoro, Alessandro Mendini, Carmelo Strano, James Wines, Ed Carpenter, Philippe Samyn- vincitore del concorso sopraindicato. Finalmente gli italiani si fanno sentire un po’.

Il progetto sta riscuotendo infatti un grosso successo. Sicuramente lo avrete già visto su moltissimi blog o magari al Salone del Mobile. Ora unica è un orologio sui-generis. Le lancette nascono da uno “scarabocchio” tanto impreciso quanto accattivante. Il quadrante vede al centro dello scarabocchio la lancetta delle ore, mentre nel lato più esterno la lancetta dei minuti.

L’imperfezione diventa “principio ordinatore”, nuove configurazioni discorsive nell’ attestazione del contrasto, nel desiderio di irregolarità e di rottura delle simmetrie che in “piena regola” diventano tratti distintivi del nostro tempo. Uno scarabocchio mutevole che comunica il trascorrere del tempo con un gesto infantile e razionale in antitesi all’ora, sinonimo di precisione e razionalità.

La risposta italiana agli orologi di Starck (O’Ring Digì per esempio) realizzata però da un designer emergente che sta facendo parlar molto di se. Che ve ne pare? Altri modelli Continua »

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Scuola Politecnica di Design: Workshop

giugno 23rd, 2008 by Ivana

SPD, scuola politecnica design milano, workshop

Milano, Scuola Politecnica di Design. Un tuffo nel mare del design! Dal 27 giugno al 24 luglio un quadrifoglio di workshop da non perdere!

Estate..tempo di vacanza e, perchè no, di workshop! Potrebbe essere il nuovo modo di concepire una piccola vacanza, regalandosi un workshop a stretto contatto con le personalità più rilevanti del design internazionale: Ross Lovegrove, Fernando e Humberto Campana, Matali Crasset e Martì Guixè.

Workshop organizzati dalla Deep Design Summer School -promossa dalla Scuola Politecnica di Design- realizzati in collaborazione con aziende importantissime: Alessi, Microsoft, 3M e Serralunga.

In ogni workshop, della durata di una settimana, le lezioni si terranno in inglese a stretto contatto con i designer e con le aziende con le quali gli studenti condivideranno visioni e sfide per il futuro. Una full immersion nel mondo del design durante la quale i partecipanti lavoreranno full-time utilizzando le strutture della scuola; saranno alloggiati in un residence universitario nelle immediate vicinanze di SPD (in camera singola con colazione e pranzo). I contenuti dei workshop scaturiscono dalla riflessione sui temi emergenti nella società contemporanea e sono inquadrati dal punto di vista di ciascun progettista con il proprio metodo e sensibilità.

Ecco i Workshop e le date:

Workshop con Ross Lovegrove
27 giugno -­ 3 luglio 2008
in collaborazione con Serralunga

Workshop con Fernando e Humberto Campana
4 luglio ­- 10 luglio 2008
in collaborazione con Alessi

Workshop con Matali Crasset
11 luglio ­- 17 luglio 2008
in collaborazione con Microsoft

Workshop con Marti Guixé
18 luglio -­ 24 luglio 2008
in collaborazione con 3M

Ovviamente, per i milanesi soprattutto, un’accasione da non perdere. I corsi sono aperti a studenti di design, architettura e comunicazione, a professionisti o docenti che desiderano prendere parte a questo percorso intensivo di formazione. Ogni corso ha un numero limitato di posti. Per informazioni si può contattare la Segreteria Studenti SPD, visitare il sito: www.scuoladesign.com o contattare la segreteria studenti al numero 02 21597590.

Chi è interessato a iscriversi può spedire il proprio cv e un portfolio digitale alla Segreteria Studenti: summerschool@scuoladesign.com. Continua »

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Europei di calcio e Design

giugno 19th, 2008 by Ivana

europei 2008, pallone design

Calcio e design. Euro Pass, il pallone degli europei: una sfera di tecnologia.

Questo articolo lo dedico all’Italia e a tutte le persone che, come me, martedì hanno gioito e tifato per gli azzurri, che per fortuna hanno superato l’esame contro la Francia. Ovviamente non parlo di calcio, ci mancherebbe, ma ne approfitto per segnalarvi una notizia interessante. Una piccola chicca del design che spunta tra i prati verdi dei campi di calcio svizzeri.

Non parlo delle mucche svizzere, ovviamente, ma dei palloni degli Europei 2008. Apparentemente normali, i palloni in questione sono stati progettati appositamente per gli europei dal designer-ingegnere Thomas Michaelis in collaborazione con Adidas e Bayer Material Science e rappresentano un vero concentrato di tecnologia.

Se li guardiamo più da vicino notiamo tante piccolissime semisfere incavate. Questa particolare texture – chiamata PSC Power Swerve Control- nella sua “semplicità” regala al pallone molteplici caratteristiche fisiche: in primo luogo permette di imprimere più potenza, poi regala una maggiore rotazione e precisione alla palla ed in ultimo la rende meno scivolosa, soprattutto in condizione di pioggia (e di pioggia ne abbiamo presa molta martedì…)

Da oggi guarderò gli europei con un altro occhio…intanto FORZA AZZURRI!

(Via Core77 e Designerblog)

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Waaz Al: lo stereo del futuro

giugno 18th, 2008 by Ivana

Waaz Al, stereo design Jean Louise Frekin

Musica e design, un connubio sempre più sofisticato. Minimal, elegante e tecnologico: tre aggettivi per la “piattaforma” Waaz Al del designer Jean Luois Frechin (un amante del design tecnologico).

Sembra una semplice mensola per appoggiare libri o CD, per arredare casa con un tocco di stile, ma Waaz Al è molto più di quel che sembra. Dietro il suo alone di semplicità si cela l’ultima trovata del mondo del design per ascoltare la musica.

Usarla è semplicissimo ed emozionante (vi consiglio di vedere il video). Niente cassettini da aprire o perdite di tempo varie, per dare vita alla musica basta appoggiare la custodia del disco sulla mensola “magica” ed il gioco è fatto! Vedere per credere..

Niente magia, è ovvio. Il sistema è gestito dalle celeberrime targhette RFID, anche in questo progetto le protagoniste indiscusse. La mensola (realizzata in legno) include al suo interno un lettore RFID; una volta letto il codice, Waaz Al riconosce il cd ed esegue tutte le tracce. Interessante è anche il pannellino di controllo tracce (che si attiva solo quando le canzoni sono in esecuzione), tastini luminosi e touch, presenti subito sotto lo strato di copertura della mensola. Grazie ai sistemi WiFi è possibile anche ascoltare la radio.

Dopo gli oggetti-scultura e le poltrone della Sony Design per ascoltare la musica, questi mi sembrano un’alternativa molto tecnologica ed emozionante. La compriamo?

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Filippe Starck: la vendetta!

giugno 17th, 2008 by Ivana

BBC e Starck

A volte ritornano…e Philippe Starck è già tornato! Ci aveva lasciati nemmeno due mesi fa con le sue “scuse”, lasciandoci tutti senza fiato, a piangere e a strapparci i capelli! Ma non temete, il caro buontempone ritorna più buontempone che mai con i suoi nuovi programmi. E che programmi, anzi, che programma!

Starck e BBC2, un nuovo connubio presto in tv. Il francesino tutto pepe si prepara per il suo primo reality show . Sarebbe più corretto chiamarlo talent-show, considerando che si tratterà di un programma dedicato ai nuovi designer. Una scuola per far crescere nuovi talenti e dare vita a nuove idee. Amici di Maria de Filippi, ah no scusate… Amici di Philippe Starck cerca quindi nuove leve. Dieci giovani aspiranti designer pronti a disegnare il must-have del nostro secolo. Se vi trovate in Inghilterra, in questo momento sono aperti i casting per entrare a far parte della scuola.

Lunghi ed intensi mesi di affiancamento, schizzi, render e concept che porteranno il team alla realizzazione dell’oggetto del desiderio del XXI secolo! Il programma, già studiato in tutte le sue parti, avrà luogo a Parigi, proprio nello studio di Starck. Il vincitore del concorso lavorerà per sei mesi assieme al celebre designer e al suo team.

Che dire, le sue scuse, studiate a tavolino, si sono dimostrate un’ottima trovata pubblicitaria. Speriamo almeno che il programma possa insegnarci qualcosa…

Purtroppo il contest è dedicato solo ad un pubblico inglese, ma per chi volesse saperne di più si può scrivere al seguente indirizzo – schoolofdesign@twofour.co.uk – o visitare il sito della TwoFour (compagnia televisiva inglese). In bocca al lupo!

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Rifiuti Zero: Capannori docet

giugno 16th, 2008 by Ivana

Toscana, la prima regione italiana a rifiuti zero.

Dopo San Francisco, Los Angeles, San Jose-Silicon Valley, San Diego, Oakland, Seattle, Toronto, Canberra e tante altre città negli Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda anche l’Italia si affaccia alle nuove politiche sostenibili a RIFIUTI ZERO.

Siamo in Toscana, più precisamente a Capannori (Lucca), il primo comune italiano a rifiuti zero. Entro il 2020 Capannori riciclerà praticamente il 100% dei suoi rifiuti.

Alessio Ciacci, Assessore all’Ambiente di Capannori spiega come funziona il progetto. RIFIUTI ZERO sebbene sembri un progetto utopico è una realtà della provincia lucchese. Una realtà fortemente proiettata verso il futuro al fine di evitare una grave emergenza e, ovviamente, migliarare la vita di se stessi e del pianeta.

RIFIUTI ZERO significa molteplici cose. E’ prima di tutto raccolta differenziata spinta -porta a porta- (65% in estensione) che riesce ad arrivare a 26000 dei 45000 abitanti del comune.

Rifiuti zero è anche, e soprattutto, riduzione dei rifiuti.Una filosofia di vita che tende al compostaggio domestico della frazione organica; alla distribuzione del latte alla spina per ridurre imballaggi e avere una filiera corta del latte fresco locale; all’eliminazione dell’acqua minere e degli imballaggi dalle mense scolastiche con accordi con grandi distributori ed istallazione di distributori alla spina di acqua (e anche di detersivi nel caso dei supermercati); agli accordi con i grandi gestori delle sagre estive al fine di limitare i prodotti usa e getta; a costruire politiche legate alla riduzione dei rifiuti“. Rifiuti Zero tende fortemente a ridurre la filiera e punta ad una partecipazione attiva e piena dei cittadini.

Obiettivo: eliminare inceneritori e discariche. Entro il 2020 il comune di Capannori si propone di superare l’80 % della raccolta differenziata e di ridurre i rifiuti anche nella parte indifferenziata (il 20% dei prodotti infifferenziati è composto da pannolini. Rifiuti zero promuoverà una politica di sensibilizzazione dedicata alle famiglie al fine di incentivare l’utilizzo di pannolini ecologici)

Vivere in un mondo più pulito non è poi un’impresa impossibile. L’importante è iniziare e Capannori mi sembra un ottimo esempio.

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Shark, lo squalo che ci aiuta

giugno 11th, 2008 by Ivana

Che bello appendere quadri e quadretti alle pareti della nostra casa..ma che dolori quando, puntualimente, ci diamo una bella martellata sul dito!

Non ditemi che non vi capita mai! Ogni volta che prendo un martello in mano, di lì a pochi secondi ho il pollicione fantozziano dolorante e gonfio. E sarà proprio per questo che il progetto del giovane designer Matthias Pinkert mi ha colpito positivamente.

Shark morfologicamente si ispira, come il nome stesso suggerisce, ad uno squalo. Una forma stilizzata ed ergonomica che ci aiuta ad evitare martellate varie sulle dita. Tra i graziosi dentini dello squalo si possono facilmente infilare i chiodi (o le viti). Shark si adagia esattamente nella curva fisiologica della nostra mano tra l’indice e il pollice, ci protegge le dita e aiuta a far entrare i chiodi con precisione nel muro.

La forma segue la funzione? Beh direi di si! Shark è un progetto dove ergonomia e ispirazioni biomimetiche sono le protagoniste indiscusse. Utile ed esteticamente gradevole Shark non dovrebbe mancare tra i nostri utensili.

Matthias è ai suoi primissimi passi nel mondo del design ma già i suoi progetti stanno riscuotendo notevole successo. Vi consiglio di visitare la sua pagina si Coroflot. Seguiamolo con attenzione^^ Foto Continua »

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