Europei di calcio e Design

giugno 19th, 2008 by Ivana

europei 2008, pallone design

Calcio e design. Euro Pass, il pallone degli europei: una sfera di tecnologia.

Questo articolo lo dedico all’Italia e a tutte le persone che, come me, martedì hanno gioito e tifato per gli azzurri, che per fortuna hanno superato l’esame contro la Francia. Ovviamente non parlo di calcio, ci mancherebbe, ma ne approfitto per segnalarvi una notizia interessante. Una piccola chicca del design che spunta tra i prati verdi dei campi di calcio svizzeri.

Non parlo delle mucche svizzere, ovviamente, ma dei palloni degli Europei 2008. Apparentemente normali, i palloni in questione sono stati progettati appositamente per gli europei dal designer-ingegnere Thomas Michaelis in collaborazione con Adidas e Bayer Material Science e rappresentano un vero concentrato di tecnologia.

Se li guardiamo più da vicino notiamo tante piccolissime semisfere incavate. Questa particolare texture – chiamata PSC Power Swerve Control- nella sua “semplicità” regala al pallone molteplici caratteristiche fisiche: in primo luogo permette di imprimere più potenza, poi regala una maggiore rotazione e precisione alla palla ed in ultimo la rende meno scivolosa, soprattutto in condizione di pioggia (e di pioggia ne abbiamo presa molta martedì…)

Da oggi guarderò gli europei con un altro occhio…intanto FORZA AZZURRI!

(Via Core77 e Designerblog)

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Magliette personalizzate con Spreadshirt.it

dicembre 5th, 2007 by Ivana

Magliette e tshirt con Spreadshirt

Se avete voglia di crearvi magliette personalizzate o accessori con loghi o disegni, magari creati proprio da voi, spreadshirt fa al caso vostro. Un sito di ben strutturato, di facile navigazioni e con prodotti di qualità.

Spreadshirt costruisce una bella esperienza per i visitatori, un percorso ben costruito che accompagna i fruitori passo passo, con una grafica semplice ma efficace, dalla creazione all’acquisto dei propri capi personalizzati. Magliette, borse, ombrelli, accessori, spillette, capi firmati (Puma, Nike, Adidas, Dikies..) tutti personalizzabili

Una delle caratteristiche uniche che Spreadshirt ha, è la possibilità per i giovani creativi di disegnare i propri motivi e metterli “in vendita” sul sito. Ogni volta che quesi disegni verranno scelti dai visitatori per le proprie magliette personalizzate, gli autori dei disegni riceveranno una percentuale sulla vendita delle magliette. Un’ottima possibilità di monetizzare per i creatori dei motivi.

Creare le magliette e personalizzare tutti gli altri prodotti è molto semplice e divertente e, sicuramente, puo’ essere un’idea regalo per natale originale e di impatto.

Adesso conosciamo anche il vincitore del concorso Open Logo Project di Spreadshirt, si chiama Kim Larsen e si è aggiudicato il primo premio del concorso grazie al suo progetto LoveTab, Un cuore stilizzato pronto ad assumere innumerevoli facce per le vostre innumerevoli creazioni. Adesso tutto arriverà direttamente a casa nostra con la nuova grafica fresca e colorata.

Devo crearmi qualche spilletta e magari anche la borsa con il mio logo personalizzato di A+D. Quando mi arriveranno vi dirò anche il livello di qualità della stampa, dei prodotti e la velocità di consegna.

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LUFTHANSA: linea aerea e design (food)

novembre 23rd, 2007 by Ivana

Lufthansa: airline e design

Un marchio famoso, quello della Lufthansa, dietro al quale si nasconde un interessante progetto di food design; un’immagine coordinata che prende il volo, verso un settore in ascesa, trasformandosi in uno stilizzato ed elegante set di posate.

Non so se questa mia ultima mania per il food-design è data dalla mia recente dieta o dal fatto che sul mercato c’è più interesse per questa disciplina (chiamiamola così). Sta di fatto che ultimamente trovo molti progetti bellissimi. Vedi pick-it, Cake Sharer o Eat With Your Fingers, tutti progetti di giovani designer interessanti e attraenti.

Il progetto per la Lufthansa, realizzato dalla desiger Anne Lorenz, ha una marcia in più. Queste posate sono infatti realizzate per create, sapentemente accoppiate, il marchio della liea aerea (un airone), e che, all’occorrenza, si utilizzano per consumare un pasto aereo veloce e particolare. 

Assolutamente originale ed in linea con l’immagine coordinata della linea aerea. Un progetto che a breve copieranno tutti perchè, almeno per me, è geniale. Inoltre le posate mi sembrano anche abbastanza comode e ben studiate in relazione all’ergonomia della mano. Adesso mi tocca volare con Lufthansa per provarle;)!!  Vi piacciono?  Altre immagini Continua »

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Spreadshirt: concorso Open Logo Project 1.6

settembre 20th, 2007 by Ivana

Concorso Spreadshirt, crea il nuovo logo dell’azienda

Spreadshirt ha lanciato l’Open Logo Project (OPL) 1.6 per trovare il nuovo logo aziendale.

Ragazzi, non so se siete mai andati sul sito della Spreadshirt, “la prima piattaforma al mondo per abbigliamento creativo e personalizzato“. Il sito è molto bello, di semplicissima navigazione, è divertente, giovane e offre, con facilità, la possibilità di creare le vostre T-shirt (ma anche borse, cinture, ombrelli, ecc ecc), uniche e dettate esclusivamente dalla vostra creatività e che arriveranno in poche ore direttamente a casa vostra.

Sempre in ambito di creatività Spreadshirt invita tutti, designers e non, a rinnovare il proprio logo per renderlo più coerente alla nuova filosofia del sito.

Anche questa volta l’azienda di abbigliamento on-line si affida al crowsourcing (ovvero la tendenza ad affidare al popolo della community compiti e mansioni che prima erano svolti da una singola persona legata direttamente all’azienda), per valutare e incoronare il logo vincitore.

Un po’ come per il concorso della livrea della moto di Valentino Rossi, anche qui tutti i loghi potranno essere commentati e valutati dalla community per poi essere definitivamente visionati da una giuria di esperti composti da: la Fraise (il più grande concorso europeo per t-shirt), l’agenzia Branded (specializzata in branding), Frank Piller (esperto di open innovation e mass customisation), ISO50 ( ovvero Scott Hansen, designer) e Computerlove (la community di creativi in Europa).

Il termine del concorso è previsto per il 14 Ottobre, quindi affrettatevi a partecipare e proporre la bozza del nuovo logo(ma anche commentare e votare). In palio ci sono 12.ooo€ in premi e, per il vincitore, un iMac 24″ e 3000€ in contanti. State ancora lì? Prendete matita e foglio e iniziate a schizzare il vostro logo! In bocca al lupo a tutti.

AGGIORNAMENTO
Questa volta hanno partecipato circa 2.000 Designer di 45 diversi Paesi per l’ammontare totale di 3.000 proposte e poco più. Per settimane la giuria di Spreadshirt non ha fatto altro che vedere proposte di logo, valutando ogni rappresentazione…fino al momento dell’attesa decisione – per ‘Lovetab‘ di Kim Larsen. Un cuore sullo sfondo di una t-shirt e pensato a rappresentare un’etichetta. La superficie perfetta per i vostri motivi! A me piace molto, voi che dite?New Logo SpreadShirt

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Nuovo marchio Lancia

marzo 17th, 2007 by Ivana

lancia-marchio.jpg

In occasione del centenario, la Lancia ridisegna il proprio logo.

In concomitanza del restyling del marchio FIAT, anche Lancia rinnova se stessa, affidandosi, peraltro, alla stessa agenzia:la Robilant Associati (creatori di noti marchi quali Enel, Eni, Candy, Illy e molti altri).

Il nuovo marchio, a primo impatto, è ben fatto, bilanciato e coerente con lo stile grafico del marchio precedente (lo scudo ed i colori restano invariati) ed è reso ancora più ammaliante dagli effetti 3D. Ma in molti si chiedono dove sia finita la vera essenza del logo.

Dove sono finiti i segni distintivi della Lancia, la tradizione e l’anima? Nel nuovo logo, indubbiamente bellissimo, manca la bandiera con il cognome della Lancia, manca lo storico volante a quattro razze, manca la cultura e l’identità, cose che l’avevano resa un marchio leader e storico.

Graficamente è ineccepibile ma la personalità dov’e? Che ne pensate?

(Via)

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It: il logo dell'Italia (…?)

marzo 5th, 2007 by Ivana

it.jpgIt, il nuovo logo per l’Italia realizzato dalla filiale Italiana dalla Landor.

Un logo che, in teoria, è stato realizzato per celebrare le tradizioni, la storia ed il design italiano; per rafforzare l’idea di un paese ricco dal punto di vista culturale e naturale.

“[...] Una curva morbida, che evoca movimento, flessibilità e fantasia. La “ì”, di colore nero, nel carattere richiama il mondo classico e la tradizione italiana. È sovrastata da un punto di colore rosso. La “t” è verde, per rafforzare l’immagine di un Paese ricco dal punto di vista naturalistico e, al tempo stesso, completare il tricolore, rendendo inequivocabile il riferimento all’Italia. Il carattere usato per le altre lettere della parola “Italia” esprime modernità. Il fondo del logo è completamente bianco. [...]“
Presentato all’Italia come una creazione fantastica ed esibito con orgoglio dai creatori al presidente del consiglio Romano Prodi e al Ministro delle attività culturali Francesco Rutelli, il logo ha, però, deluso molte aspettative. Graficamente lascia davvero molto a desiderare tanto che molti blogger, grafici, designer, docenti, web-designer (…) stanno presentando una petizione da sottoporre a Prodi e Rutelli affinché venga ripensato o ridisegnato.

Una sintesi banale che chiunque, anche non grafico, avrebbe saputo fare (magari anche meglio) , un logo mediocre (per non usare termini forti) che meraviglia considerando che la Landor, autrice del logo, è un’azienda che ha sempre elaborato ottimi progetti grafici.
Questo lavoro, purtroppo, non regala all’Italia nè una visione originale né fantasiosa, tutt’altro. Non ha appeal e non lo trovo nemmeno comprensibile. E’ ovvio che se al logo si accompagnano pagine di descrizione risulta chiaro ed evidente, ma la bravura di un buon grafico è quella di arrivare ad un prodotto che parla da sé, pregno di contenuti e significati.

Onestamente il logo It comunica ben poco: l’idea dell’Italia è banalmente espressa dall’uso del tricolore, per altro utilizzato al contrario (rosso, bianco e verde!!!). La “i”, con font Bodoni, dovrebbe rimandare all’idea di tradizione e storia, ma in quanti riconoscono questo font ed i significati? La “t” ”morbida e flessibile” dovrebbe ricordare la morfologia del Bel Paese ma, di fatto, nemmeno con un grosso sforzo di immaginazione riesce nell’intento. I due elementi, tra loro, non sono per niente fusi, non danno un’immagine unitaria e sinergica ma frammentaria; ne risultano due elementi a sé stanti completamente separati e disomogenei. Il tutto viene enfatizzato quando alla “It” si aggiunge “alia”, la disomogeneità è sottolineata dai font utilizzati (4 font diversi per una parola composta da 6lettere!!!).

Un logo e un sito davvero mal progettati che non rispecchiano affatto la bellezza, la storia e la tradizione dell’Italia, una cosa assurda se pensiamo che entrambi sono stati pensati per una visibilità dell’Italia nel mondo; senza dimenticare il compenso che la Landor ha ricevuto…decisamente troppo soprattutto considerando i risultati!

Concludo lasciandovi il commento che Oliviero Toscani ha rilasciato in merito al logo:

“È l’ennesima occasione mancata per il Paese, una operazione mal riuscita e gestita da incompetenti, un piccolo marchietto che rispecchia perfettamente l’Italia di oggi, presuntuosa e poco consistente. […] Il punto è che in questo tipo di concorsi vincono sempre le aziende come la Landor. Le agenzie tendono sempre ad accontentare i loro clienti e questo pregiudica la creatività. Mi chiedo poi quale sensibilità estetica abbiano politici come Rutelli o Prodi. Questo mi pare un marchio che punta al compromesso. La ricerca ossessiva del consenso crea mediocrità. Questo marchio comunica solo banalità”

La questione è ancora molto calda, voi cosa ne pensate?

Via DesignerBlog

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Milton Glaser, il padre di "I love New York"

febbraio 19th, 2007 by Ivana

i_love_new_love_york_1.jpg

I love New York: Chi non ha visto, almeno una volta nella sua vita, il celebre logo riportato nell’immagine accanto?

E chissà quante altre volte avrete visto loghi simili, o comunque ispirati allo stesso concetto, in cui diventa un processo spontaneo intepretare il cuore come “love”, costituendo la celebre frase che tutti conosciamo.

Ebbene il padre di INY (pronunciato “I love New York”, e qualche volta anche “I heart New York”) è Milton Glaser, uno dei più famosi ed apprezzati designer contemporanei.

ILOVENY, icona in perfetto stile pop, nasce in occasione di un premio messo in palio dalla città di New York al fine di promuoverne il turismo. Nel 1977 il dipartimento di sviluppo economico e della pubblicità, Rich and Green, mette a punto una campagna di marketing per la città di New York.

Milton Glaser, sempre molto produttivo durante la sua carriera, probabilmente in parte si ispira allo slogan turistico che accompagnava lo stato della Virginia sin dal 1969, titolato “Lovers”: pensato e disegnato senza riferimenti alla pop-art. Inaspettatamente, in soli due mesi Glaser finisce di disegnare tutto il materiale necessario alla campagna pubblicitaria realizzando uno dei lavori di maggior successo, che tutt’oggi continua ad essere fonte di guadagno.

i_love_new_love_york_2.jpgIl logo venne stampato su migliaia di t-shirts a venduto a New York riscuotendo da subito un ampio successo. Così divenne da subito un simbolo noto e facilmente riconoscibile.

ILOVENY è tutt’oggi utilizzato per promuovere il turismo nello stato di New York e sono davvero tantissimi i gadget prodotti i questi anni.

La celebre immagine di Glaser è, purtroppo, tornata fortemente alla ribalta in seguito agli attacchi dell’11 settembre alle Twin Towers. Il nuovo logo recita: “Amo New York più che mai”, realizzata sempre con lo stesso font e caratterizzata da un pezzetto di cuore scurito, forse bruciato, a simbolo della ferita inferta alla città. Molti visitatori e turisti, in seguito a tale evento, hanno acquistato e indossato le t-shirts con su stampato il nuovo logo come segno di solidarietà.

Sono comunque tanti i lavori geniali prodotti da Glaser in questi anni, per cui val davvero la pena visitare il suo sito ufficiale e sfogliare con calma tutta la sua produzione.

We are all african” è uno dei lavori che preferisco: Semplice e geniale.

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Chupa Chups… quando arte e gola si fondono

novembre 27th, 2006 by Ivana

chupa chups

Dal 1958 i chupa-chups ci addolciscono la vita con più di 40 gusti tutti diversi e coloratissimi.

Sono i lecca-lecca più famosi del mondo; grandi e piccini, almeno una volta nella vita, ne hanno sicuramente assaporato uno (a me piacciono moltissimo!),ma rapiti dal gusto unico di questi dolcetti nessuno mai si è chiesto chi li avesse inventati.

Anche se molti li credono americani, i chupa-chups sono spagnoli al 100% ( dal verbo spagnolo chupar: succhiare). Vennero ideati da Enric Bernat Fontladosa, proprietario di una piccola Continua »

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Marchio FIAT: l'evoluzione continua

novembre 25th, 2006 by Ivana

logo fiat

Nel 1899, a Torino, nasce la Fabbrica Italiana Automobili Torino. Per celebrare l’evento, viene realizzato un manifesto nel quale viene dipinta una piccola pergamena che riproduce la ragione sociale dell’azienda. Quel segno, molto elaborato, diventa il primo marchio FIAT.

Dal lontano 1899, il logo fiat, ha visto molti cambiamenti: stilistici, formali, cromatici. Continua »

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Shell, la potenza del design

novembre 22nd, 2006 by Ivana

shell logo

Quante volte ci saremo fermati a fare rifornimento alla Shell? Credo tutti almeno 1 volta nella vita. Incredibile ma vero, anche il famoso logo della shell, la conchiglia arancione e gialla, è opera di un famosissimo designer inglese di cui già abbiamo parlato: Raymond Loewy .

Nel 1967 Loewy viene contattato dalla suddetta società petrolifera, per un problema legato alla visibilità del loro logo : il difficile riconoscimento da distanze elevate e in situazioni di scarsa illuminazione. Dopo alcune modifiche, nel 1971 il logo venne ridisegnato, assumendo nuove caratteristiche cromatiche che regalarono alla Shell una perfetta visibilità.

A tutt’oggi, infatti, il logo di Loewy è ancora in uso; Le campagne pubblicitarie di Shell comunicano potenza e prestigio ed è ,inoltre, sponsor ufficiale della Formula1 e di Schumacher.

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