Prodotti DOT di Alberto Caramello

dicembre 10th, 2008 by Ivana

DOT Alberto Caramello

DOT, il design allegro e consapevole del designer Alberto Caramello. DOT è un nuovo marchio per oggetti design oriented per la casa, la persona, l’esterno e per il tempo libero. 

Tra i vari prodotti proposti da DOT oggi ne ho scelto uno di food design. E’ Ovetto, un tagliere molto particolare e utile che mi ha colpito soprattutto per la capacità del designer di aver saputo coniugare perfettamente ironia e funzionalità.

Ovetto evoca infatti la forma di uno uovo al tegamino (o occhio di bue, come preferite) con dei bordi morbidi che rendono questo tagliere vivace e particolare. Le caratteristiche sono diverse. Prima di tutto il bordino rialzato assicura che i liquidi non fuoriescano dal tagliere, evitando così di sporcare e non perdere nulla del cibo che stiamo tagliuzzando.

Quello che rende particolare Ovetto è sicuramelte l’ elemento in legno di castagno posizionato all’interno del tagliere. Un “tuorlo” rimovibile che nasconde un pratico foro che aiuta a versare il cibo tagliato all’interno di piccoli contenitori o padelle di cottura.

Il resto del tagliere è realizzao in grès smaltato bianco e, grazie a dei comodi piedini in gomma antiscivolo posizionati al di sotto del piano, è assicurata una perfetta stabilità. Un oggetto che cerca di cogliere la sintesi tra poesia e ironia, tra forma e funzione, tra innovazione e tradizione.

Vi consiglio di dare un’occhiata anche agli altri prodotti, sono tutti molto interessanti. Per gli interessati è possibile acquistarli on-line. Può essere un’idea per Natale! Continua »

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Red Dot Award a Sintesi di Pininfarina

dicembre 4th, 2008 by Ivana

Sintesi Pininfarina

Con “L’eccellente qualità del suo design e l’elevato grado di innovazione dei suoi contenuti tecnologiciSintesi di Pinifarina si aggiudica l’ambito premio Red Dot Award 2008. Profilo disteso, elegante e affilato per quest’auto tecnologica estremamente diversa da B0, più morbida e compatta.

Sarà l’antagonista di BMW G.I.N.A.??  ”La Sintesi è l’espressione della filosofia Pininfarina di mettere insieme la forma, l’estetica, l’emozione, la passione… con le innovazioni tecnologiche“. E’ così che questa concept car non rinuncia all’estetica, ma la esalta dando forma alle parti meccaniche: un mix di fuel cell drive train e batterie.

La ricerca stilistica di Sintesi si potrebbe rappresentare con una bellissima frase di Pininfarina: ”La linea, la forma deve diventare sostanza, materia viva“. Una vista che in modo chiaro rivela il tema base della vettura: una superficie continua che, iniziando dal parafango anteriore, corre lungo il fianco dell’auto, e in modo naturale si fonde con il paraurti posteriore e poi ruota attorno al finestrino laterale per immergersi nuovamente sotto il parafango anteriore.

Per gli interni l’applicazione del “Liquid Packaging” ha sconvolto gli equilibri volumetrici tradizionali. Innanzitutto ha permesso di liberare lo spazio anteriore normalmente occupato dal motore: le fuel cells sono state infatti suddivise in 4 blocchi che gravitano intorno alle ruote. Sistemando questi elementi e le altre parti della propulsione nella parte bassa della vettura si è arrivati ad una distribuzione migliore del peso e un abbassamento del baricentro, elementi importanti per la dinamica di guida. Continua »

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Casa 100k, la casa ecosostenibile a basso impatto economico ed ecologico

novembre 24th, 2008 by Ivana

Casa 100K

100mq a 100 mila euro. Abbordabile, innovativa ed ecosostenibile: la casa 100K è una abitazione ecologica a basso impatto economico ideata dall’architetto Mario Cucinella in collaborazione con Italcementi Group.

Di Mario Cucinella abbiamo già parlato qualche articolo fa con il Centro per le Tecnologie e le Energie Sostenibili, un progetto di bioarchitettura realizzato in Cina, ma questa volta il progetto è tutto italiano, a basso costo, a misura di desiderio, a basso impatto. 

Sono i tre presupposti  – il primo di carattere economico, il secondo di carattere sociale e il terzo di tipo energetico – che danno vita al progetto Casa 100 k, un nuovo modello abitativo condominiale.

Il tentativo di restituire una risposta a domande di economicità, riduzione di emissioni inquinanti e senso di piacere dell’abitazione. Una casa viva, colorata, che lascia spazio alle differenti identità e modalità di vivere, ma capace di produrre energia utilizzando ogni strategia passiva e attiva per rendere l’edificio una macchina bioclimatica. La casa si avvale di tutte le tecnologie disponibili per limitare i costi di costruzione senza compromettere la qualità. Una casa a basso costo acquistabile grazie a un mutuo che può essere coperto in buona misura attraverso l’energia che è in grado di produrre. Continua »

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Pininfarina Extra e il design ability

novembre 21st, 2008 by Ivana

 

Design Ability

Funzionale è bello. Arredare la casa, lavorare, fare sport: in ogni settore si pretende che gli oggetti siano piacevoli alla vista, ma la vera sfida del design è quella di riuscire a costruire prodotti che siano gradevoli e al tempo stesso utili, in grado di agevolare a chiunque e dovunque la vita quotidiana

La mostra DesignAbility, (14 al 16 novembre presso la sede di Pininfarina di Cambiano -TO-), riuniva in un percorso espositivo soluzioni innovative create per essere fruite da più persone, che si differenziano per capacità motorie e cognitive, includendo disabili, donne incinte, bambini ed anziani.

Un design per tutti quindi e per qualsiasi contesto: i prodotti in mostra testimoniano l’impegno di Pininfarina Extra a progettare rivolgendo la massima attenzione all’interazione dell’uomo con l’ambiente circostante, senza limiti di accesso e utilizzo, a seconda della tipologia dei luoghi e delle persone.

Pininfarina Extra è una società del gruppo Pininfarina che si è specializzata in settori diversi da quello automobilistico -che invece contraddistingue il marchio- come l’interior design, l’architettura, e la nautica. Partendo da queste competenze, con il sostegno di altre aziende e società e con la collaborazione del Politecnico e lo Ied di Torino, ha dato vita ad una serie di prodotti pensati anche per persone con handicap o malformazioni.   Continua »

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Brillo, arredo urbano firmato Adriano Design

novembre 13th, 2008 by Ivana

Adriano Design arredo urbano

Vivere la città in modo differente, più intimo e contemporaneo; è possibile con Brillo, un’originale seduta per arredo urbano dal design scultoreo disegnata dallo studio Adriano Design.

Brillo è un modo nuovo, diverso e attuale, di concepire il design delle sedute urbane e dei luoghi di aggregazione sociale che queste possono creare, aggiungendo anche gli ingredienti della comunicazione delle città e dei loro valori caratteristici, della sostenibilità e della convenienza economica dei soggetti interessati dall’operazione.

Sedute che arricchiscono gli ambienti urbani di un nuovo segno grafico, con una seduta dal carattere forte, ergonomica e versatile.

Da seduta tradizionale a seduta-appoggio per soddisfare i nuovi bisogni della società contemporanea. Un unico elemento, sapientemente sagomato, che si articola nello spazio regalando un oggetto versatile ed elegante. Su brillo ci si può sedere tradizionalmente, ma si può anche usare come seduta-appoggio. Il particolare design dello schienale infatti ha una duplice funzione, è sì uno schienale ma è anche un comodo piano, studiato ergonomicamente, per poggiare un pc, un libro, un quaderno,mangiare qualcosa o, semplicemente, rilassarsi. 

Adriano Design è il nome con il quale Davide e Gabriele Adriano, due fratelli italiani, piemontesi di nascita e architetti di formazione, firmano i loro progetti di industrial design e product design (al concorso Mini Design si sono classificati terzi con il progetto Sentieri Urbani). Brillo, una seduta ottima per impreziosire le città e riscoprire la bellezza di vivere all’aria aperta. Bisognerebbe produrre il formato “matrimoniale” per sedersi in coppia, no? Continua »

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WaterWheelGate: il vincitore del concorso Mini Design Award

ottobre 23rd, 2008 by Ivana

Waterwheelgate Mini Design Award 

Il futuro della città: l’ambiente. Dare valore all’acqua. Era queso il tema della quarta edizione del concorso Mini Design Award. Finalmente arrivano i vincitori.  

Il primo premio è stato assegnato al progetto “Waterwheelgate” di GIACOMO SANNA e ALESSANDRA SCARDAONI. Un progetto molto interessante e metaforico. I due architetti-designer hanno progettato WaterWheelGate una piattaforma galleggiante polifunzionale, alimentata totalmente dall’energia dell’acqua.

Un progetto che guarda al passato reinterpretando il funzionamento dei mulini ad acqua. La ruota di WaterWheelGate, proprio come quella degli storici mulini, grazie allo scorrere dell’acqua genera l’energia pulita che alimenterà tutta la piattaforma. Un progetto di sensibilizzazione, di didattica, di consapevolezza e di rispetto per questa fonte di vita e di energia che è l’acqua. La piattaforma WaterWheelGate è caratterizzata da una grande ruota arancione, un gate appunto, una porta d’accesso ad un luogo grazie al quale l’uomo torna in contatto con il fiume, con l’acqua. Una piattaforma flessibile che può essere posizionata in ogni città (ovviamente con un corso d’acqua). Una piazza al centro della quale è possibile leggere, attraverso un conta kilowatt, quanta energia la ruota sta accumulando e producendo grazie al semplice scorrere dell’acqua. Una piazza mutevole per vivere un’esperienza unica. 

 “E’ difficile pensare a una città senz’acqua – hanno raccontato Giacomo Sanna e Alessandra Scardaoni, entrambi laureati presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza -, sia essa il mare che la bagna, il lago su cui affaccia, il fiume che l’attraversa. Forse è proprio questo rapporto di quotidianità a farci perdere di vista il suo reale valore. Abbiamo così individuato un preciso ambito di intervento nel quale fosse possibile ristabilire un rapporto più consapevole tra la città e l’acqua e di conseguenza tra questa, il suo valore e l’uomo. L’accento è posto sul tema della sostenibilità attraverso un approccio sensibile alla valorizzazione dell’acqua come risorsa rinnovabile capace di produrre energia pulita. Waterwheelgate diventa così la porta di accesso iconica a una piattaforma sostenibile autoalimentata.”

Il secondo e terzo premio Continua »

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Ferrari V4: da auto a moto!

settembre 26th, 2008 by Ivana

Ferrari V4

Quando i sogni diventano realtà… la Ferrari si trasforma in bolide a due ruote!

Colori fiammanti, design fluido e la grinta che la contraddistingue da sempre non mancano nella versione per centauri! Piedi per terra ragazzi, stiamo parlando di un concept, per ora. 

Una moto Ferrari alimentata da un motore ferrari. Il sogno proibito di tanti uomini (e donne!) prende forma…e che forma!! Il design è firmato dall’israeliano Amir Glinik, lui che per tanti anni si è chiesto perchè mai la Ferrari non potesse avere una cuginetta a due ruote. 

Detto-fatto! Dal desiderio di Mr Glinik, nasce la Ferrari V4; un mix di linee vintage e contemporanee unite alle tecnologie più avanzate e recenti destinate al motore e alla guida. Comandi manuali simili ad un jet aereo F16, pulsanti da gare F1, computer di bordo e touchscreen di ultima generazione. Ma il meglio si nasconde sotto la carena rosso fiammante. Il meglio dell’ingegneria meccanica: il motore Ferrari -modificato ovviamente-.

«Sia che ci chiediamo quanto veloce possa andare, sia che speculiamo sul suo prezzo, in entrambi i casi i numeri sono davvero alti», ha dichiarato Glinik dal suo blog “Industrial & Art

Forme che preservano la storia e le celeberrime linee della Ferrari. Il prototipo V4 ha solleticato la fantasia di molti estimatori e di potenziali acquirenti danarosi che stanno facendo i capricci per averla!! Per gli interessati, la Superbike V4 è disponibile anche in nero e giallo. Preferenze? Le immagini Continua »

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Food Design: il cibo è materia, il cibo è linguaggio

settembre 25th, 2008 by Ivana

Food-Design

Food Design®, è giunta alla sua quinta edizione. Illuminazioni di cioccolato, gioielli di zucchero, cucchiaini commestibili e packaging innovativi. Il design per il cibo ed il cibo che si trasforma in oggetto di design ritorna a Torino dal 10 al 28 ottobre 2008. 

La mostra-evento presenterà al pubblico i progetti di designer che hanno elaborato nuovi concept legati alla somministrazione del cibo creando usi e funzioni che diventano nuovi rituali. Food Design si è distinto nel panorama dell’offerta culturale torinese inserendosi a pieno titolo tra le iniziative presenti nel Calendario Ufficiale di Torino World Design Capital 2008.

Tra le novità 2008, due nuovi importanti premi istituiti dalla Camera di Commercio di Torino, che ha voluto contribuire all’innovazione del prodotto e della comunicazione delle realtà del comparto agro-alimentare piemontese, attraverso l’utilizzo del design, inteso come vettore in grado di rafforzare la posizione competitiva delle imprese.

I premi saranno assegnati ai migliori progetti presentati nelle due categorie del concorso. In collaborazione con Eataly, sono previsti workshop tematici coordinati da personalità di spicco del mondo del gusto e da designer di chiara fama, riuniti ad elaborare nuovi indirizzi progettuali e a delineare le caratteristiche di una nuova figura emergente nel mondo del design: il food designer.

E’ previsto inoltre un Corner Food Design® presso lo stand Camera di Commercio di Torino al Salone del Gusto 2008 (23-27 ottobre) in cui saranno esposti anche i progetti del concorso Choc-à-porter – Il servizio ideale per il cioccolato: concorso dedicato alla progettazione di un nuovo strumento per il servizio e la degustazione del cioccolato.

Non perdete l’appuntamento il 10 Ottobre alle 18:30 – Via Nizza 230 Torino. Tel e fax 011 4360383.

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Lampada Olivia di Sand & Birch Design

settembre 18th, 2008 by Ivana

Lampada Olivia

E’ l’ultima arrivata di casa Sand & Birch e si chiama Olivia. Un lampada dalle linee ora geometriche ora fluide.

Conosciamo già gli amici Andrea Fino e Samanta Snidaro dello studio Sand & Birch Design. Qui su A+D hanno fatto il loro ingresso con il progetto architettonico Oft, la casa trasformabile. I loro progetti, però, non sono solo architettonici ma anche di disegno industriale (li trovate sul loro sito e sono tutti molto famosi).

Poco tempo fa mi hanno segnalato la loro ultima creazione, Olivia appunto. Mi è piaciuta subito questa lampada, con le sue forme cartonesche ed originali. Mi piace come è stato coniugato il regolare con l’irregolare, le linee spezzate con quelle continue e morbide della base e del porta lampada, e come hanno coniugato  l’utilizzo dell’alluminio in parte lucidato e in parte spazzolato. Olivia è surreale, sembra uscita da un quadro di Magritte per la sue fattezze oniriche ed irreali. I designer si sono ispirati alla fantasia libera dell’infanzia, una fantasia non imbrigliata nè rigida ed Olivia ne è la piena testimonianza.

Per la realizzazione è stato utilizzato solo alluminio mentre due blocchi di LED bianchi garantiscono una luce brillante e vivace. A Gennaio sarà presentata al salone di Parigi Maison et Object e sono sicura farà parlare di sè. Ciao ragazzi, complimenti ancora!

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Torce Olimpiche: il design dal 1936 al 2008

agosto 29th, 2008 by Ivana

Torce Olimpiche 1936 - 2008

Dal 1936 all’ultima edizione delle Olimpiadi. La storia del design attraverso le torce olimpiche.

E’ di pochissimi giorni fa l’articolo pubblicato sul New York Times che immortala tutte le torce olimpiche, dei giochi estivi ed invernali, disegnate negli ultimi 70 anni. Un excursus storico fatto di forme, stili, materiali e concept sempre più interessanti ed affascinanti.

Dal lontanno 1936, edizione dei giochi olimpici di Berlino, fino all’ultima edizione ancora fresca nei nostri ricordi, di Pechino 2008. Torce sempre più sofisticate e vivaci. Le più belle, a mio avviso, partono dal 1998 dall’edizione di Negano. Protagonosti assoluti i colori e lo stile.

E’ probabilmente da quell’edizione che cambia il design delle torce che vede anche la torcia disegnata da Pininfarina in occasione dei giochi invernali di Torino 2006 fino all’ultima torcia di Pechino, disegnata da Lenovo ed ispirata alla tradizione della Cina. I colori, la forma di pergamena e le “clouds of promises” le nuvole delle promesse della nuova Cina che dialoga con l’innovazione e la modernità senza, come abbiamo visto, dimenticare le radici e le tradizioni locali.

Vi lascio al sito interattivo del New York Times. Intanto aspettiamo il 2012 per vedere come si comporterà Londra e quale design sceglierà per la sua torcia London2012…per ora conosciamo solo il logo, criticato dal mondo intero! Aspetto anche con ansia le megastrutture di Londra. Superare la Cina sarà difficile. Tutte le torce Continua »

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