Salone del Mobile 2009: day one

aprile 22nd, 2009 by Ivana

Euroluce Salone Mobile Milano 2009

Riflettori puntati sull’attesissima 48esima edizione del Salone del Mobile di Milano. Si aprono dunque le danze per l’evento italiano dedicato al design, alle innovazioni e ai designer emergenti.

Un brulicare di visitatori da tutta Italia e dal resto del mondo, saranno pronti a macinare kilometri tra lo spazio espositivo di Rho (che quest’anno ospiterà anche l’Euroluce), il Salone Satellite e l’immancabile Zona Tortona, pronti a scoprire quali saranno i prodotti disegnati pronti a sfidare la crisi (almeno così si spera). 

Prima di vedere di persona le novità che il Salone proporrà quest’anno, vediamo assieme quali sono i prodotti che, più di altri, stanno facendo parlare di sè. Inizierei con le creazioni di light design esposte all’Euroluce. Tra tutte trovo interessante la lampada Pixel realizzata da Bakery Group. Una lampada da parete e da soffitto, con diffusore in polietilene stampato in rotazionale, fissato a struttura portante in metallo verniciato (tutte le foto nella gallery a fine post).

Nota particolare anche per Homology Lamp di Giorgio Gurioli, una lampada da terra dalle linee geometriche con corpo in poliuretano compatto e anima d’acciaio. Diffusore in plexiglass opale termoformato, base in acciaio lucidato e tagliato a laser.

Affascinanti ed evocative anche le lampade proposte da Moooi -nello spazio Superstudio- Forme esplosive, paragonabili a fuochi d’artificio per le lampade Raimond, oppure per le bellissime Eurolantern in pieno Japan style ispirate senza dubbio alle lanterne giapponesi. Continua »

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Moy, l'automobile intelligente che crei tu

aprile 14th, 2009 by Ivana

Automobile MOY

Moy, l’automobile che crei tu! Non è un’auto per writers o per i nuovi grafici, ma un’automobile per tutti, estremamente tecnologica e versatile!

La prima auto che potrà cambiare look come il desktop del nostro pc.

Nasce proprio da questa idea e dal nuovo approccio e le capacità di stare al passo coi tempi che i giovani hanno con le tecnologie e le innovazioni.

Nasce così Moy, un’automobile nuova, sia per materiali che per tecnologie, ideata dal giovane designer croato Elvis Tomjlenovic vincitore del concorso Auto(r) Design Conference. Moy è un concentrato tecnologico che vede, per la prima volta, un’automobile personalizzabile in un click.

Tutta la carrozzeria della nuova autovettura Moy sarà realizzata in un sottile strato di policarbonato caratterizzato da una struttura sandwich all’interno della quale si troveranno altri strati di cristalli liquidi, led e fibre elettrocromiche.

Tutto questo per l’auto destinata “alla generazione del futuro che userà la tecnologia come strumento principale per esprimersi e comunicare“. Cambiare skin all’auto sarà semplicissimo. Ogni utente potrà disegnare al pc l’esterno dell’autovettura con un disegno che meglio lo rappresenta e poi semplicemente trasferirlo wireless all’auto che, in pochi secondi, cambierà faccia. I vari disegni  …

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Islanda: nuovi piloni per l'elettricità

aprile 6th, 2009 by Ivana

Arphenotype

I nuovi piloni elettrici proposti dallo studio londinese Arphenotype. L’Islanda, a breve, caratterizzerà il proprio paesaggio con questi scultorei piloni.

A primo acchitto ho pensato subito all’ennesimo lavoro dell’iraniana Zaha Hadid, ma i piloni in questione sono stati progettati dai londinesi Arphenotype. Design fluido, più vicino ad un’opera scultorea che ai tradizionali piloni che siamo abituati a vedere.

Tutto nasce dalla società elettrica islandese Landsnet, in collaborazione con l’ordine degli architetti islandesi che, stanchi dei soliti piloni squadrati e deturpanti per il paesaggio, hanno deciso di bandire un concorso volto al redesign di questi elementi.

Tra tutti i progetti presentati Adaptability sembrerebbe essere il progetto vincitore del concorso. I tradizionali piloni in metallo, a breve, cederanno il posto a questi maestosi piloni avvenieristici realizzati in compositi plastici rinforzati con eco resine resistenti alle temperature, ai raggi UV e alla forza del vento. I piloni sono stati progettati secondo un chiaro rifermento biomimetico (ricordano infatti una struttura ossea) grazie al quale lo studio londinese è riuscito a creare una struttura leggera ma estremamente resistente.  I piloni Adaptability, grazie alle produzioni a controllo numerico, potranno essere prodotti in diverse dimensioni (da 17 a 32 metri) e a costi ridotti. Con il loro design morbido caratterizzeranno ancora meglio gli scenari islandesi (e non solo!).

Il nome del progetto nasce dalla volontà dello studio londinese di creare nuovi piloni capaci di adattarsi alle esigenze dei vari landscape, caratterizzati da un design diverso non più severo e austero ma dolce e organico. Da qui la possibilità di produrre ogni volta un pilone di dimensioni diverse, creato appositamente per un determinato paesaggio. Continua »

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Bamboo Phone: il cellulare ecosostenibile

aprile 1st, 2009 by Ivana

Bamboo Phone

Il primo cellulare biodegradabile realizzato in bamboo. Si chiama Bamboo Phone.

Funziona praticamente come un normale telefono cellulare ma ha concept estremamente sostenibile. Dopo i cellulari in legno, quelli per bambini (gli Oh Kids Phone) o per anziani (gli SMS Text Messenger), il target si rivolge ai fruitori attenti all’ambiente. Arrivano così i cellulari realizzati in bamboo.

Questa volta non parliamo di un gioco stilistico o di un utilizzo di un materiale inconsueto, ma di un cellulare concepito per rispettare l’ambiente.

Si usa come un cellulare tradizionale, permette di fare e ricevere chiamate ma, a differenza dei cellulari tradizionali da gettare nei rifiuti speciali (RAEE), per la dismissione Bamboo Phone può essere tranquillamente gettato nei rifiuti umidi. La struttura esterna, e parte di quella interna, è realizzata infatti in mais e bamboo che, a distanza di qualche mese, si trasformeranno in concime per la terra.

Bamboo Phone non avrà bisogno di caricabatterie ma si ricaricherà a mano grazie ad una piccola manovella posta nella parte posteriore del cellulare. I consumi saranno ridotti all’osso anche grazie ad un particolare display monocromatico. Ideatore di questo cellulare sostenibile il designer Gert Jan Van Breugel.

Non è il massimo dell’innovazione, ma sicuramente rappresenta un buon sistema biodegradabile, facilmente disassemblabile che fa uso di energie alternative. Bisognerà comunque stare attenti alle batterie. Mi sembra comunque un ottimo spunto. Altre immagini Continua »

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