Bike to Work 3M: un pantalone… catarifrangente

marzo 25th, 2009 by Ivana

Pantalone catarifrangente

Non chiamatelo pantalone! Il Bike to Work, il nuovo pantalone realizzato in collaborazione con 3M Scotchline è un capo di abbigliamento studiato appositamente per chi va in bicicletta ma non vuole rinunciare allo stile elegante/casual.

Indossato sembra un normale pantalone, non eccessivamente elegante ma nemmeno un capo di abbigliemento sportivo. Bike to Work è però destinato a chi adora andare in bicicletta, anche di notte o in condizioni di scarsa visibilità.

Bike to Work è infatti caratterizzato da particolari cuciture e bordi catarifrangenti posti però all’interno del pantalone. Basta semplicemente svoltare le gambe del pantalone (pratica peraltro abituale per chi va in bici e non vuole sporcarsi i pantaloni) per segnalare la propria presenza sulla strada. Al risvolto vanno associate anche le tasche posteriori del pantalone che, come per le gambe, una volta svoltate fungono anch’esse da elementi catarifrangenti.

Un ottimo capo di abbigliamento per aiutare i ciclisti, più o meno esperti, a non essere ingoiati dalle tenerbre della strada. Sarebbe ottimo se abbinato anche a Light Lane, la pista ciclabile virtuale. Per gli interessati il prezzo si aggira intorno agli 80 euro ed è acquistabile su Cordarounds. Altre immagini Continua »

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Movito, lo scooter trasformabile

marzo 24th, 2009 by Ivana

Movito eco scooter

Movito, il primo eco scooter elettrico trasformabile disegnato dal designer Tai Chiem.

Si è fatto notare al Future Design Award il contest indetto dalla NASA tech brief e Solid Works. Uno scooter verde con motori elettrici posizionati nelle ruote. Un design aerodinamico e futuribile che cela caratteristiche insolite.

Movito infatti è uno scooter elettrico realizzato in fibre di carbonio rinforzate, dal design accattivante che può essere trasformato da scooter a minicar. Movito è formato da due parti modulari, lo chassis dello scooter e la base (dove alloggiano le batterie). Una volta staccato lo chassis dalla base è possibile trasformare lo scooter in una piccola minicar semplicemente affiancando due basi.

Grazie al motore elettrico posizionato nelle ruote della base dello scooter, Movito è particolarmente leggero ed è caratterizzato da un deisgn fluido e sottile. Grazie alla sua forma, e ai diversi tipi di utilizzo, Movito è particolarmente indicato per vivere la città e i piccoli centri storici.

Interessanti sono anche alcuni altri paricolari di Movito come il sellino in aerogel, il display touchscreen, i fari LED, un collegamento wifi per collegarsi ad internet e al GPS. Un concept molto interessante e versatile. Imparagonabile per design e funzionalità al concept della Ferrari V4. Che ne pensate? Continua »

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Miesrolo Chair: una sedia da srotolare

marzo 23rd, 2009 by Ivana

Miesrolo Chair

Un’idea semplice quanto geniale quella del designer serbo Uros Vitas e della sua Miesrolo Chair.

Sembra una struttura debole e amorfa ma basta un gesto e la sedia  Miesrolo prende forma.

Tanti pezzetti e listarelle di legno tenuti assieme da due grosse strisce di tessuto (probabilmente feltro). Sembra un progetto impossibile quello del designer Vitas eppure la sua sedia sembrerebbe essere più resistente di quello che sembra.

Alcuni dei suoi prodotti vennero già esposti l’anno scorso al Salone Satellite, sedia compresa, riscuotendo abbastanza successo. A distanza di un anno si riparla proprio della sua sedia, dal sapore così particolare che richiama le celeberrime forme della sedia Cantilever di Mies Van Der Rohe (non a caso il nome evocativo).

Un’incredibile sedia formata da soli pezzi di legno dalle forme particolar, ora quadrati ora trapezoidali, studiati e ragionati per far si che, una volta srotolata, la Miesrolo Chair assuma la sua forma garantendo rigidezza e stabilità. 

Per riporla o traspostarla basta arrotolarla su se stessa a mò di rotolo e il gioco è fatto. L’unica mia perplessità è relativa alla resistenza nel tempo del feltro ma l’idea è interessante. Continua »

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Light Bag: una bustina di luce

marzo 10th, 2009 by Ivana

Lighting Bag

E se creassimo luce grazie ad una reazione chimica? Wonsik Chae si fà la domanda e si dà anche la risposta. E che risposta! Lighting Bag, una bustina di tè..anzi di luce. 

Una tazza da tè che si trasforma in una tazza di luce? E’ lo scenario proposto dal designer Chae. Non parliamo di strane bevande ma di nuovi modi di creare luce. 

Il dispositivo luminoso ideato dal designer Chae (l’abbiamo già conosciuto con il segnalibro Abracadabra) è semplicissimo da usare. Vi serve un po’ di luce? Basta scartare il sacchettino, proprio come una bustina da tè ed immergerlo in un liquido e… luce fu! Una calda luce giallo oro di diffonderà nella tazza e poi in tutta la stanza ricreando una calda atmosfera e trasformando la nostra tazza in una piccola lampada portatile.

Niente di paranormale ma semplicemente un’affascinante reazione chimica tra il liquido contenuto nella tazza e delle sostanze fluorescenti contenute nella bustina. Il video vi chiarirà sicuramente le idee facendovi capire anche l’immediatezza e il tipo di luce di Lighting Bag.

Un prodotto di light design che certamente lascia a bocca aperta ma che forse non rappresenta il top per la sostenibilità ambientale e la salute umana nè probabilmente un nuovo modo alternativo di generare luce. L’idea non è male ma avrei sempre paura che qualcuno possa bere accidentalmente il liquido (soprattutto in fase di decadenza luminosa) o che possa essere addirittura cancerogeno (anni fa levarono dal mercato le stelline fluorescenti perchè considerate cancerogene!). Forse le sostanze fluorescenti contenute nella bustina sono diverse? Voi che ne pensate? Altre immagini

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PHILIPS riprogetta gli ospedali e le camere del futuro

marzo 9th, 2009 by Ivana

Ambient Hospital

Tecnologici e futuribili, gli ospedali pensati dalla PHILIPS rivoluzionano il concetto di cura del malato, con un nuovo tipo di medicina e di diagnostica.

Un salto tecnologico in un futuro non così lontano come assicurano i progettisti della multinazionale olandese PHILIPS.

Nuovi scenari concretizzabili nell’arco di cinque anni, tecnologie pronte ad essere impiegate per la sanità di domani (anche per l’Italia??). 

Le visioni alla Minority Report prendono vita negli ospedali del futuro firmati PHILIPS dove le pareti si trasformeranno in maxi schermi touch in 3D dove il medico potrà illustrare al malato qualsiasi notizia. Si discuterà dei problemi del malato osservando la cartella clinica digitalizzata, esaminando e facendo scorrere tutti i documenti sul maxischermo e visualizzare, ad esempio, le fasi di un’operazione con tanto di ricostruzione 3D del corpo del paziente (organi interni compresi) che, durante la degenza, è costantemente monitorato grazie ad innovative coperte wireless capaci di controllare tutti i dati vitali. Il tutto in un ambiente più accogliente in grado di migliorare il benessere quotidiano delle persone con collegamenti video con i propri cari.

Non si parla solo di degenze e di ospedali tecnologici ma anche di nuovi sistemi innovativi per analisi o ecografie come la particolare cintura di scansione. Basterà sedersi comodamente su un divano e appoggiare sulla pancia delle donne incinte una particolare coperta wireless per ecografie. Mamme e papà potranno così vedere l’ecografia a colori del proprio bambino proiettata direttamente sulla parete e controllare battiti e crescita del feto. Continua »

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Green Cuisine: PHILIPS presenta la cucina del futuro

marzo 4th, 2009 by Ivana

Green Cuisine Philips

Le cucine del futuro ideate dalla Philips. Superfici touchscreen e design minimal.

La PHILIPS ormai da tempo sta portando avanti una politica di innovazione e sostenibilità. Un nuovo modo di vivere la tecnologia che abbiamo visto in progetti incredibili come Off the Grid la casa del 2020 o i lampioni solari-eolici Light Blossom.

Ancora una volta Philips cerca di stravolgere gli scenari, questa volta domestici, portando avanti un nuovo progetto estremamente affascinante. E’ la cucina vista dagli occhi della Philips. Grandi superfici touchscreen, in corian retroilluminato, che rivoluzioneranno il modo di vivere la cucina.

Una cucina che ha tutta l’aria di un bellissimo iPhone Apple ad esempio, dove è possibile riscaldare qualsiasi cosa ovunque sulla sua superficie, e dove l’interfaccia tattile di regolazione luminosa segue gli apparecchi nei loro spostamenti. E’ la Green Cuisine uno dei tre nuovi concept per un futuro più sostenibile e a misura d’uomo, presentati da Philips al Simplicity Event 2008 di Mosca, sulla Piazza Rossa.

Sotto la superficie della Green Cuisine, dei sensori invisibili sono in grado di individuare padelle, vaporiere e bollitori e di scaldarli in qualsiasi punto si appoggiano: un unico spazio, ma anche una sola energia, che oltre a cuocere serve anche per raffreddare, come ad esempio la glacette per tenere al fresco il vino bianco.

La superficie del piano composta da due strati, uno a induzione per la cottura e l’altro luminoso a Led, offre la flessibilità di spostare gli elettrodomestici liberamente, e al tempo stesso di avere un’interfaccia visiva che li segue” spiega Stefano Marzano direttore creativo di Philips Design. La cucina vanta il maggior consumo energetico, e così il bollitore intelligente individua automaticamente il numero di tazze disposte attorno, e fa bollire solo la quantità d’acqua necessaria. Continua »

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