Home Energy Station: l'autovettura eco-sostenibile di Honda

febbraio 27th, 2007 by Ivana

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Home Energy Station III : il primo veicolo ad idrogeno che riduce le emissioni di CO2 ed ottimizza i consumi per le abitazioni.

Home Energy Station III un sistema globale progettato per fornire idrogeno alle vetture e, allo stesso tempo, per coniugare le esigenze dei fruitori offrendo anche elettricità, riscaldamento e acqua calda.

Un progetto globale quello della Energy Station che risolve il fastidioso problema dell’approvvigionamento di idrogeno: Honda infatti ha realizzato una stazione di rifornimento domestica dalle dimensioni ridotte (più o meno come un armadietto) in grado di produrre idrogeno utilizzando comune gas naturale.

L’idrogeno così prodotto, alimenta una piccola batteria che fornisce anche elettricità alla casa, mentre il calore prodotto dai processi di fabbricazione viene utilizzato per riscaldare l’acqua.

Con questo sistema, l’Honda, ha previsto una riduzione di emissioni di CO2 pari al 40% e un dimezzamento dei costi di elettricità, gas e carburante per l’economia domestica.

Un sistema focalizzato sulla sostenibilità ambientale che ottimizza i consumi dell’automobile e delle abitazioni, minimizza le emissioni dannose per l’ambiente. Fantastico il design e l’attenzione progettuale.

Grazie a Nicola E. per la segnalazione

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Smart Beverage Heater: il cucchiaino che riscalda le bevande

febbraio 26th, 2007 by Ivana

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Il designer statunitense Geoffrey Baldwin ha messo a punto un nuovo sistema per riscaldare le bevande.

Per tutte le volte che prendete una bevanda calda ma che poi, inevitabilmente, vi si raffredda perché non avete avuto tempo di berla, lo statunitense Baldwin ha ideato Smart Beverage Heater: un riscaldatore istantaneo e monouso che, a contatto con la bevanda, riscalda il liquido permettendovi di gustare il vostro caffé caldo.

Affinché ciò avvenga è sufficiente azionare Smart Beverage e verificarne il colore successivamente; quando il “cucchiaino” diventa rosso (grazie ad una vernice termo-cromica) è arrivato il momento di gustare la vostra bevanda calda.

Semplice il design e carina l’idea. Molto interessante l’evoluzione del progetto, le varie configurazioni che ha assunto nel tempo e tutto lo scenario, caratteristiche ben espresse nel secondo link che vi propongo, davvero interessante. Che ne pensate?

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Via YankoDesign e CoscaBlog

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Pod: scarpe in un gesto

febbraio 25th, 2007 by Ivana

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In feltro e in un unico pezzo, sono le POD, le scarpe realizzate in Francia.

Nati da un progetto di Eva Guillet & Aruna Ratnayake, le scarpe, seguono la filosofia di un origami: si ottengono, infatti, da un unico foglio di feltro opportunamente ripiegato e agganciato su se stesso. Originali e disponibili in tantissimi colori e fantasie, le Pod regalano innovazione e originalità ad un prezzo contenutissimo: solo 40 euro.

Eco-sostenibili e innovative credo siano una buona idea e una buona soluzione relativa alle problematiche ambientali vista la minimizzazione della materia e del packaging ultra-piatto, ottimo per la distribuzione del prodotto. Due domande; se piove? E se si rompono mentre si passeggia? L’idea è originale ma forse qualche altro accorgimento sarebbe opportuno.

Via CoscaBlog

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Solar Lampion: lampada ad energia rinnovabile

febbraio 23rd, 2007 by Ivana

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Solar Lampion, la lampada a pannelli solari che sfrutta l’energia rinnovabile.

Il campo del design che vede l’integrazione di pannelli solari, per sfruttare energia rinnovabile, aumenta a vista d’occhio, ma le applicazioni, spesso, risultano poco gradevoli esteticamente o poco integrate con l’oggetto.

Solar Lampion, invece, mi sembra un oggetto molto carino, con un pizzico di design che lo rende particolare e gradevole. Disegnato dal designer olandese Damian O’Sullivan, la lampada è formata da 36 piccoli pannelli solari che immagazzinano l’energia solare, di giorno, restituendola di notte sottoforma di energia luminosa grazie ad un LED presente nella lampada.

Un oggetto eco-sostenibile che risulta particolarmente innovativo dal punto di vista estetico per la particolare inclinazione dei pannelli solari che regalano alla lampada dinamicità e originalità, trasformando degli oggetti solitamente brutti e visivamente pesanti, in qualcosa di accattivante e scultoreo.

Via Inhabitat

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Off-Corso: la discoteca ecologica di Rotterdam

febbraio 22nd, 2007 by Ivana

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Rotterdam, scenario di progetti ecosostenibili e innovativi come la discoteca Off-Corso.

Per ogni passo che muoviamo produciamo energia…” e allora perché non provare a catturarla e utilizzarla come fonte di energia pulita e rinnovabile?

E’ quello che succede a Rotterdam, nella discoteca Off-Corso, la prima discoteca ecologica al mondo. Il locale, infatti, proprio grazie al movimento creato dai clienti che danzano in pista, riesce a produrre energia ed utilizzarla per illuminare ed animare il locale.

Tutto questo grazie ad uno speciale pavimento, al di sotto del quale sono posizionate delle apparecchiature in grado di trasformare le variazioni di pressione, dovute ai clienti “danzanti”, in energia elettrica da utilizzare per movimentare il locale.

Un progetto verde, unico nel suo genere, davvero interessante. Sarebbe bello avere cose del genere anche in Italia no?

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Ferrari P4/5: Pininfarina realizza un sogno

febbraio 21st, 2007 by Ivana

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La nuova Ferrari P4/5, una creazione di Pininfarina che ha debuttato al Concorso d’eleganza, il concorso più prestigioso del mondo.

Non una semplice show-car ma una vera e propria vettura da poter guidare su strada. Design aggressivo e aerodinamico, imponente ma raffinato come tutta la serie Ferrari. La P4/5, progettata da Pininfarina per James Glickenhaus, si ispira alla Ferrari Enzo per realizzare un modello che parte dalle sport racing ma che, di fatto, realizza un’autovettura da strada.

Più di 200 componenti completamente realizzati ex-novo: dai fari allo bi-xeno appositamente studiati con un innovativo sistema di led gialli e bianchi, ai cerchi in lega – di alluminio da 20 pollici – fresati da pieno fino alle cerniere a vista in alluminio o acciaio speciale. La carrozzeria, interamente in carbonio, ha una forma fluida; il frontale coniuga funzionalità aerodinamica e novità estetica con un profilo affusolato; il corpo centrale è dominato dal parabrezza a guscio unico, mentre l’accesso all’interno dell’abitacolo avviene attraverso due porte con apertura a farfalla. Nel cruscotto c’è un Pc per rimanere sempre connesso al mondo esterno mentre i vetri sono in policarbonato. Il posteriore è caratterizzato da fianchi poderosi nei quali trova sede il lunotto trasparente a goccia che funge anche da coprimotore.

La vettura – sottolinea Ken Okuyama, Direttore Stile Pininfarina – esprime nel suo insieme eleganza e fluidità con una pulizia delle superfici tipica dello stile Pininfarina”.

Un pezzo unico, in tutto e per tutto, realizzato esclusivamente per il collezionista americano James Glickenhaus il quale, per realizzare il suo sogno, ha speso 3 milioni di dollari… anche pochi secondo lui!

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Milton Glaser, il padre di "I love New York"

febbraio 19th, 2007 by Ivana

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I love New York: Chi non ha visto, almeno una volta nella sua vita, il celebre logo riportato nell’immagine accanto?

E chissà quante altre volte avrete visto loghi simili, o comunque ispirati allo stesso concetto, in cui diventa un processo spontaneo intepretare il cuore come “love”, costituendo la celebre frase che tutti conosciamo.

Ebbene il padre di INY (pronunciato “I love New York”, e qualche volta anche “I heart New York”) è Milton Glaser, uno dei più famosi ed apprezzati designer contemporanei.

ILOVENY, icona in perfetto stile pop, nasce in occasione di un premio messo in palio dalla città di New York al fine di promuoverne il turismo. Nel 1977 il dipartimento di sviluppo economico e della pubblicità, Rich and Green, mette a punto una campagna di marketing per la città di New York.

Milton Glaser, sempre molto produttivo durante la sua carriera, probabilmente in parte si ispira allo slogan turistico che accompagnava lo stato della Virginia sin dal 1969, titolato “Lovers”: pensato e disegnato senza riferimenti alla pop-art. Inaspettatamente, in soli due mesi Glaser finisce di disegnare tutto il materiale necessario alla campagna pubblicitaria realizzando uno dei lavori di maggior successo, che tutt’oggi continua ad essere fonte di guadagno.

i_love_new_love_york_2.jpgIl logo venne stampato su migliaia di t-shirts a venduto a New York riscuotendo da subito un ampio successo. Così divenne da subito un simbolo noto e facilmente riconoscibile.

ILOVENY è tutt’oggi utilizzato per promuovere il turismo nello stato di New York e sono davvero tantissimi i gadget prodotti i questi anni.

La celebre immagine di Glaser è, purtroppo, tornata fortemente alla ribalta in seguito agli attacchi dell’11 settembre alle Twin Towers. Il nuovo logo recita: “Amo New York più che mai”, realizzata sempre con lo stesso font e caratterizzata da un pezzetto di cuore scurito, forse bruciato, a simbolo della ferita inferta alla città. Molti visitatori e turisti, in seguito a tale evento, hanno acquistato e indossato le t-shirts con su stampato il nuovo logo come segno di solidarietà.

Sono comunque tanti i lavori geniali prodotti da Glaser in questi anni, per cui val davvero la pena visitare il suo sito ufficiale e sfogliare con calma tutta la sua produzione.

We are all african” è uno dei lavori che preferisco: Semplice e geniale.

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Metrò, il passeggino extra-leggero e compatto della WIP

febbraio 18th, 2007 by Ivana

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Extraleggero, super-maneggevole e ultra-pieghevole è il nuovo passeggino della WIP (marchio storico per articoli sportivi).

La WIP, fucina di tecnologia per la lavorazione di profili metallici in lega leggera, congiunga design, tecnologia italiana e la sua esperienza 50ennale per la sua nuova creazione: il passeggino Metrò.

Innovativo, leggero, elegante e curato nei minimi dettagli, è un progetto che vede l’utilizzo della tecnologia più avanzata ed il design più evoluto. Disegnato da Edoardo Perri, WIP è compatto e pratico e sicuramente soddisfa le esigenze dei genitori più intraprendenti e che amano viaggiare e spostarsi senza limiti.

Telaio in alluminio per la massima leggerezza, maniglione ergonomico regolabile, freno centralizzato, meccanismo di chiusura che lo rende super compatto, fodera lavabile e intercambiabile e tessuti Climate Comfort sono solo alcune delle caratteristiche più innovative ed originali di Metrò.

Un passeggino made in Italy disponibile sul mercato in primavera.

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Orikaso: tazze, piatti e mug componibili e riciclabili

febbraio 17th, 2007 by Ivana

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Orikaso: piatti, tazze e mug ultraleggere.

Ma anche trasportabili e riciclabili al 100%. Orikaso, proprio come un origami prende vita tra le vostre mani; un foglio sagomato in polipropilene che, opportunamente piegato, si trasforma in confortevoli tazze, piatti o mug.

Forme allegre e un pizzico di design vi faranno dimenticare i problemi di peso o di spazio regalandovi, invece, la possibilità di bere un caffé con gli amici in qualsiasi luogo, sulla cima di una montagna, in mezzo al mare…un leggero foglio di plastica vi regalerà la liberà di spostarvi comodamente da un luogo all’altro senza il fastidio del peso o delle dimensioni dei tradizionali e obsoleti accessori da pic-nic.

Divertenti, colorati, resistenti nel tempo e alle temperature (fino a 100°C) Orikaso vi regala un nuovo modo di vivere, spensierato e nuovo.

Orikaso: piccoli, leggeri, migliori!

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Zaha Hadid: progetto stazione alta velocità Afragola

febbraio 16th, 2007 by Ivana

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Zaha Hadid autrice della stazione Alta Velocità di Napoli.

Lo stile fluido e distintivo di Zaha Hadid segna e caratterizza la nuova stazione alta velocità di Napoli, la cui inaugurazione è prevista intorno al 2008. Una porta per la città di Napoli, un nodo di scambio di treni che si fonde con il parco naturalistico-tecnologico teso a riqualificare e valorizzare un’area urbana -Afragola- con centri per la sperimentazione agricola, attrezzature per lo sport, un grande centro commerciale, caffè e ristoranti.

Il progetto di Zaha Hadid è concepito come un ponte che, vitalizzato dalle funzioni commerciali, segna un percorso entro un volume di calcestruzzo e vetro che assicura la connessione del tessuto urbano scavalcando la ferrovia e che segue alcuni princìpi bioclimatici.

Le particolari vetrate, infatti, regolano l’ingresso della luce solare: in inverno consente l’ingresso diretto della luce solare, in estate la differente incidenza dei raggi solari risparmia le vetrate dall’irraggiamento consentendo comunque l’ingresso della luce all’interno della stazione.

La struttura si solleva fino a circa 9 metri di altezza inclinandosi dolcemente alle estremità dove si apre per accogliere il flusso dei passeggeri che, dalla grande hall centrale del ponte, attraverso scale e rampe mobili, sono indirizzati verso i treni.

61 milioni di euro investiti per un progetto come un segno monumentale sul territorio, la stazione si svilupperà su 4 livelli, per oltre 30mila metri quadrati, favorendo un ridisegno paesaggistico complessivo.

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Via ArchiMagazine

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