settembre 30th, 2008 by Ivana

La penna del nuovo millennio? La propone il designer giapponese Takumi Yoshida. Ergonomica, leggera e sostenibile.
Il suo nome è Aptus, il massimo in termini di design e strumenti per la scrittura. Eleganza e funzionalità, a detta del designer, si fondono e prendono vita con Aptus. Una super penna creata per conferire la massima ergonomia. Diversamente dalle tradizionali penne, Aptus ha ben 4 punti di contatto (tre alla punta e uno lungo la penna), unico particolare non è adatta ai mancini…
Più del design, sicuramente originale, quello che più apprezzo in questa penna è il lato sostenibile. Aptus infatti puo’ essere utilizzata per lunghissimi tempi grazie al sistema refill. Contrariamente alle tradizionali penne, che una volta esaurite si gettano via, in Aptus dobbiamo solo cambiare la cannula con l’inchiostro, la struttura resta sempre la stessa.
Per chi non riesce ad accettare la tecnologia e ama scrivere ancora con le tradizionali penne è un’ottima alternativa sostenibile e di gradevole aspetto. Per i malati c’è sempre D:Scribe. Tra le due preferisco Apsus, spero sia veramente così comoda come promette il designer… Continua »
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settembre 29th, 2008 by Ivana

Design & tecnologia ancora una volta vanno di pari passo; ancora una volta i materiali di ultima generazione danno vita ai probabili oggetti del futuro. Oggi scopriamo il cellulare di tessuto.
Dopo BMW GINA, l’auto di tessuto, è arrivata l’era degli oggetti soft?
Dopo il cellulare per bambini, e il cellulare per anziani, riuscite ad immaginare un telefono fatto di cotone? Un telefono morbido, soffice, leggero e flessibile? Beh prima di questo progetto nemmeno io, ma per i designer nulla è impossibile.
E’ il caso del designer Qian Jiang che, dopo attenti studi sulle innovative strutture elettriche create con la cellulosa ha creato il primo cellulare in tessuto. Si tratta di una serie di dischi con elettronica in tessuto teso in mezzo.
L’interfaccia, semplice e luminosa, reagisce ad una combinazione di gesti tattili; possiamo strizzarlo, stringerlo o sfiorarlo e SoftPhone rileverà una deformazione sulla superficie che interpreterà come un determinato comando. Per rispondere, ad esempio, basterà stringere leggermente SoftPhone tra le mani, viceversa, per riagganciare, basta strizzarlo un po’ di più.
Tutti gli accessori-fotocamera, batterie e antenna – sono realizzati con la stessa tecnica e risultano anch’essi morbidi e flessibili. Sarà il cellulare del futuro? Immagini Continua »
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settembre 24th, 2008 by Ivana

Un designer ed uno chef uniscono il loro sapere e la propria passione per far nascere nuovi oggetti di food-design e accostamenti di gusti per vivere nuove esperienze e sapori: è BACCANO, il meglio dell’arte e del vivere italiano.
Inizio la rubrica “Segnalati da voi” della sezione Segnala una notizia ad A+D, con questo oggetto del brand italiano Baccano. Tra i prodotti, tutti dal design elegante e funzionale voglio segnalare Isotto, un particolare progetto di food-design per gustare risotti appunto.
Un piatto sviluppato dal designer Michele Venisti caratterizzato da una forma nuova studiata ad hoc per i risotti. Il riso puo’ essere ammucchiato, nella parte della curvatura, per restare caldo oppure può essere distribuito lungo la parte piatta del piatto per essere raffreddato e gustato con calma. Grazie alla particolare forma è possibile mangiare agevolmente tutto il riso fino all’ultimo chicco! Ideale per chi adora il riso e i risotti!
Al sito ufficiale potete vedere tutti i prodotti (molto interessante anche PaneOlio), fare ordinazioni on-line e seguire i consigli culinari degli chef e gustare anche i prodotti Baccano. Altre immagini Continua »
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settembre 22nd, 2008 by Ivana

Sebbene la stagione estiva sia ormai agli sgoccioli mi fa piacere segnalare questi sandali molto particolari ideati dal designer Yarel Yair.
Tutti i suoi progetti sono estremamente affascinanti e funzionali; abbiamo già visto come la sua gruccia appendiabiti Swan (ultima gruccia nel post) rappresenti un perfetto mix di stile e funzionalità. La gallery del suo sito è ricca di oggetti che vi invito a vedere.
Ma ritornando ai sandali. Mi piace molto la linea di questi wooden sandal: evocano lo stile orientale sia per le forme che per i materiali e hanno un design originale e emozionante. Tutta la scarpa è realizzata da un’unica sfoglia di legno ripiegata e modellata a vapore. I lacci in caucciù completano il tutto con l’ultimo richiamo alla natura e alla semplicità.
Credo che il particolare design li renda particolarmente traspiranti e confortevoli e adatti ad ammortizzare bene il peso del corpo durante lunghe passeggiate.
Tra queste e le scarpe origami della Meuter è una dura lotta. Voi quali preferite?
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settembre 19th, 2008 by Ivana

Paul Sandip è un giovane designer con grandissime potenzialità. I suoi oggetti escono sempre fuori dai tradizionali canoni, sono irreali e regalano forme inconsuete e fantasiose.
E’ il caso della molletta da bucato Kilip ad esempio (che in uno degli ultimi post ha fatto scervellare davvero tante persone!!)
Questa sua stravaganza si manifesta tuonante in tutti i suoi progetti, non ultimo il temperamatite ATE che zitto zitto ha anche vinto il Red Dot Award nel 2007.
Era dal 1874 che il temperamatite non cambiava la sua forma ad opera di Therry Des Estwaux. Alcuni oggetti, anche perchè ben progettati e funzionali, non cambiano mai ma Paul Sandip, anche in questo oggettino malefico (un po’ come la graffetta) ha voluto dire la sua. E credo ci sia riuscito egregiamente.
Degno di “indovina l’oggetto misterioso” ATE ha una forma inedita, elegante e misteriosa. Il particolare design consente di temperare diversi tipi di matite, dalle tradizionali a quelle più spesse. E’ comodo da maneggiare e adatto anche come gomma per cancellare grazie alle estremità cancellanti. Un gioiellino no?
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settembre 18th, 2008 by Ivana

E’ l’ultima arrivata di casa Sand & Birch e si chiama Olivia. Un lampada dalle linee ora geometriche ora fluide.
Conosciamo già gli amici Andrea Fino e Samanta Snidaro dello studio Sand & Birch Design. Qui su A+D hanno fatto il loro ingresso con il progetto architettonico Oft, la casa trasformabile. I loro progetti, però, non sono solo architettonici ma anche di disegno industriale (li trovate sul loro sito e sono tutti molto famosi).
Poco tempo fa mi hanno segnalato la loro ultima creazione, Olivia appunto. Mi è piaciuta subito questa lampada, con le sue forme cartonesche ed originali. Mi piace come è stato coniugato il regolare con l’irregolare, le linee spezzate con quelle continue e morbide della base e del porta lampada, e come hanno coniugato l’utilizzo dell’alluminio in parte lucidato e in parte spazzolato. Olivia è surreale, sembra uscita da un quadro di Magritte per la sue fattezze oniriche ed irreali. I designer si sono ispirati alla fantasia libera dell’infanzia, una fantasia non imbrigliata nè rigida ed Olivia ne è la piena testimonianza.
Per la realizzazione è stato utilizzato solo alluminio mentre due blocchi di LED bianchi garantiscono una luce brillante e vivace. A Gennaio sarà presentata al salone di Parigi Maison et Object e sono sicura farà parlare di sè. Ciao ragazzi, complimenti ancora!
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settembre 16th, 2008 by Ivana

Come conservare tutti i bigliettini da visita, raccolti magari le manifestazioni più importanti, senza riempire la valigia di migliaia di bigliettini? E’ facile, basta archiviarli con Electronic Business Card (EBC)!
Ricordate Sungwoo Park e Bongkun Shin? Probabilmente no. Ma se vi dico Voice Stick, Rolling Bench, Eazzzy e Jelly Click? Magari qualche lampadina si accende. Sono proprio gli artefici dei progetti sopracitati i genitori di quest’ultimo progetto, EBC appunto. Un concentrato di tecnologia!
Archiviare bigliettini da visita non è mai stato più semplice. Basta inserirli all’interno di EBC ed attivare la scansione! Niente più cartoncini da portar con sè, informazioni da trascrivere o bigliettini da cercare come aghi nei pagliai.
Una volta effettuata la scansione, infatti, il bigliettino viene memorizzato all’interno della memoria di EBC. Grazie allo schermo OLED è posibile visualizzarli tutti e, utilizzando la rotellina laterale, si può scorre tutta la raccolta per cercare quello di nostro interesse.
Un concept innovativo, futuribile ed utile. La grafica ricorda un po’ quella dell’ iPhone, magari la apple si ispirerà e lo utilizzaerà per la prossima versione del suo cellulare. Non sarebbe male! Tutte le immagini Continua »
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settembre 15th, 2008 by Ivana

Grucce di tutti i tipi, forme e colori. Ma quante ne hanno progettate i nostri amici designer?
Sebbene in molti pensano che questi accessori stiano a poco a poco scomparendo, diversi designer sono pronti a dire il contrario! Fonte di ispirazione per molti, le grucce sono spesso oggetto di prove più o meno creative e funzionali per designer di tutto il mondo.
Coloratissime, magneriche, zoomorfe, in forme particolari o semplicissime, anti-odori, per sportivi, per pigri… via libera alla progettazione! Gli esempi sono molteplici, tutti pronti a testimoniare quanto questo oggetto non sia affatto dimenticato o in via di “estinzione”.
Dopo il salto una raccolta di grucce provenienti da tutto il mondo. Di alcune abbiamo già parlato come Rethink o Coat Hanger ma il panorama è davvero ampio perciò, invece di altre parole, meglio le immagini! Enjoy it! e se ne conoscete altre segnalatele;) Continua »
Scritto in Curiosità, Young Designers | 22 Commenti »
settembre 12th, 2008 by Ivana

Finalmente un tappo progettato per essere aperto con facilità da tutti. E’ U-Cap, una piccola curvatura ed il gioco è fatto.
U-Cap è un progetto che risolve la vita di tante persone; il tipico progetto “ovvio” al quale, finora, nessuno aveva dato vita. Quante volte ho dovuto litigare con il tappo delle bottiglie perchè non si apriva?! Quanti taglietti o mani rosso fuoco e doloranti! Credo sia capitato a tutti.
La soluzione? Ce la dà il designer Jeong Hoon Cha il quale ha pensato bene di modificare la forma del tappo (lasciando ovviamente invariata la parte interna destinata ad avvitarsi all’estremità della bottiglia). Una geometria non più circolare ma leggermente ellittica, una forma più ergonomica studiata per posizionarsi nell’incavo della mano tra il pollice e l’indice. Un packaging intelligente così funzionante che, come si vede dalle foto, viene aperto anche solo con il mignolo!
Un progetto adatto a tutti, ideale per i bambini, ma pensato, soprattutto, per persone che hanno più la forza di una volta: gli anziani. U-Cap, assieme a SMS Text Messenger, è un altro progetto interessante che non si dimentica delle persone non proprio giovanissime, cosa encomiabile e degna di nota. Buon lavoro! Guarda le foto
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Scritto in Food Design, Packaging, Young Designers | 13 Commenti »
settembre 8th, 2008 by Ivana

SMS Text Messenger è probabilmente il primo “cellulare” destinato ad un pubblico meno giovane e poco amante della tecnologia. Stop a tastini e letterine microscopiche, via libera agli sms. Dopo i cellulari per bambini ecco quelli per anziani.
Non parliamo proprio di cellulari, ma di dispositivi per inviare SMS. Quanti ne scrivete al giorno? Io abbastanza. Ma avete mai pensato che le persone un po’ più in là con gli anni ne inviano pochissimi? Il dato è questo: solo il 17% delle persone non più giovanissime (oltre i 65 anni) utilizza questo tipo di comunicazione contro il 94% di ragazzi tra 16 e 24. Il problema non è solo legato ad una sorta di “repulsione alla tecnologia“, spesso sono i problemi alla vista o le difficoltà a maneggiare piccoli oggetti, le vere cause frenanti.
Il modo più comodo di scrivere un messaggio, secondo il designer Tom Kenworthy, ideatore di SMS Text Messenger, è di scriverlo con le proprie mani! Non sto parlando di lettere, magari affidate ad un piccione viaggiatore!!! ma di un apparecchietto capace di “leggere” quello che si scrive su una particolare superficie, per poi tradurlo in lettere digitali. Come? Semplice!
Il dispositivo, da chiuso, si presenta come un quadratino bianco con un pallino giallo al centro. Una volta tirate le estremità, il quadratino si trasforma in rettangolo, esce il display, il pallino diventa un touchpad e siamo pronti per scrivere direttamente con le dita. Come nell’esempio. Vogliamo scrivere “ciao” (o hello come nella foto)? Semplice! Non ho bisogno dei pulsantini, ma scrivo direttamente la mia “C” sul touchpad giallo. Traccio la forma col dito e, una volta riconosciuta la lettera dal cellulare, la confermo con i tasti al lato (gialli e ben visibili). Via ad un’altra lettera, la “i”… e così via. Nel 2008 ha anche vinto il concorso Inclusive World indetto dalla RSA (Royal Society of Art and Design)
Niente caratteri corpo 2, T9 impazziti o menù difficili da navigare. Ovviamente ci vorrà sempre un nipotino pronto a spiegare come utilizzare SMS Text Messenger, ma a me sembra un accessorio abbastanza efficace. L’unica mia perplessità è relativa al display, forse troppo piccolo. Altre immagini Continua »
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