dicembre 10th, 2008 by Ivana

DOT, il design allegro e consapevole del designer Alberto Caramello. DOT è un nuovo marchio per oggetti design oriented per la casa, la persona, l’esterno e per il tempo libero.
Tra i vari prodotti proposti da DOT oggi ne ho scelto uno di food design. E’ Ovetto, un tagliere molto particolare e utile che mi ha colpito soprattutto per la capacità del designer di aver saputo coniugare perfettamente ironia e funzionalità.
Ovetto evoca infatti la forma di uno uovo al tegamino (o occhio di bue, come preferite) con dei bordi morbidi che rendono questo tagliere vivace e particolare. Le caratteristiche sono diverse. Prima di tutto il bordino rialzato assicura che i liquidi non fuoriescano dal tagliere, evitando così di sporcare e non perdere nulla del cibo che stiamo tagliuzzando.
Quello che rende particolare Ovetto è sicuramelte l’ elemento in legno di castagno posizionato all’interno del tagliere. Un “tuorlo” rimovibile che nasconde un pratico foro che aiuta a versare il cibo tagliato all’interno di piccoli contenitori o padelle di cottura.
Il resto del tagliere è realizzao in grès smaltato bianco e, grazie a dei comodi piedini in gomma antiscivolo posizionati al di sotto del piano, è assicurata una perfetta stabilità. Un oggetto che cerca di cogliere la sintesi tra poesia e ironia, tra forma e funzione, tra innovazione e tradizione.
Vi consiglio di dare un’occhiata anche agli altri prodotti, sono tutti molto interessanti. Per gli interessati è possibile acquistarli on-line. Può essere un’idea per Natale! Continua »
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novembre 25th, 2008 by Ivana

I trasporti più cool del momento: i nuovi camper Motor Fly Bridge. Quando car design e nautica si incontrano.
“Il vento soffia in poppa a piena forza nelle vele del design nautico, e provoca inaspettati effetti. Mentre infatti ancora una ventina di anni fa il mondo automobilistico influenzava il design nautico” (le cabine di guida “stile auto” dei motoscafi da diporto, per esempio), ora il rapporto si sta ribaltando ne è testimone un camper, il progetto di un camper presentato da due giovani professionisti, Pasquale Casillo e Fabrizio Turconi.
Il “Motor Fly Bridge” è un camper di fascia alta che aggiunge alla funzionalità degli interni l’attenzione alla progettazione degli esterni, finalizzata a garantire agli occupanti durante le soste una “piattaforma” di relax e “living” all’aria aperta, e magari l’abbronzatura…
Dopo Mehrzeller, il caravan dal design particolare che ha fatto molto parlare di sè, oggi invece è la volta del camper Motor Fly Bridge. Diversamente dal Mehrzeller, il Fly Bridge lascia abbastanza invariata l’estetica generale del camper, puntando tutto su un nuovo utilizzo del tetto che ha molto a che fare con il design nautico.
Un nuovo scenario che nasce tra il futuro della mobilità e dei mezzi di trasporto con il design. Se ne è parlato molto a Palazzo Isimbardi di Milano alla rassegna «Terra, Acqua, Aria e Design», il primo evento in Italia ad affrontare la progettazione dei mezzi di trasporto, dalla bicicletta all’aereo di linea passando per i camper appunto.
Un “oggetto” con cui spostarsi e vivere come a casa propria, ma che dà anche la possibilità di vivere a maggior contatto con la natura, in linea con lo spirito libero e vacanziero del camperista.
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novembre 19th, 2008 by Ivana

Come trasformare degli insulsi recinti in plastica, destinati ai lavori in corso, in particolarissime borse?
Ci ha pensato il designer David Shock con la sua passione del riutilizzo di oggetti effimeri per arredo urbano.
Le creazioni del designer statunitense nascono dai tipici film bucherellati per lavori in corso, quelli dal classico colore arancio e texture forata, utilizzati in tutto il mondo per delineare le aree dei lavori. Le proposte del designer partono da questo prodotto di scarto, reinterpretato e riutilizzato nel campo del fashion design.
David Shock si diverte con questi materiali e li lavora fina a formare delle particolari borse di diversi tipi e grandezze. Se già state pensando che il rischio perdita oggetti è scontato, non temete: all’interno della borsa c’è una fodera di feltro per custodire gli oggetti con cura e non rischiare di perderli.
Al sito Etsy è possibile acquistare questa borsa (costa circa 30€) oppure ammirare gli altri prodotti disponibili, tutti originali e stravaganti. Non è la borsa dell’anno ma apprezziamo lo sforzo.
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novembre 13th, 2008 by Ivana

Vivere la città in modo differente, più intimo e contemporaneo; è possibile con Brillo, un’originale seduta per arredo urbano dal design scultoreo disegnata dallo studio Adriano Design.
Brillo è un modo nuovo, diverso e attuale, di concepire il design delle sedute urbane e dei luoghi di aggregazione sociale che queste possono creare, aggiungendo anche gli ingredienti della comunicazione delle città e dei loro valori caratteristici, della sostenibilità e della convenienza economica dei soggetti interessati dall’operazione.
Sedute che arricchiscono gli ambienti urbani di un nuovo segno grafico, con una seduta dal carattere forte, ergonomica e versatile.
Da seduta tradizionale a seduta-appoggio per soddisfare i nuovi bisogni della società contemporanea. Un unico elemento, sapientemente sagomato, che si articola nello spazio regalando un oggetto versatile ed elegante. Su brillo ci si può sedere tradizionalmente, ma si può anche usare come seduta-appoggio. Il particolare design dello schienale infatti ha una duplice funzione, è sì uno schienale ma è anche un comodo piano, studiato ergonomicamente, per poggiare un pc, un libro, un quaderno,mangiare qualcosa o, semplicemente, rilassarsi.
Adriano Design è il nome con il quale Davide e Gabriele Adriano, due fratelli italiani, piemontesi di nascita e architetti di formazione, firmano i loro progetti di industrial design e product design (al concorso Mini Design si sono classificati terzi con il progetto Sentieri Urbani). Brillo, una seduta ottima per impreziosire le città e riscoprire la bellezza di vivere all’aria aperta. Bisognerebbe produrre il formato “matrimoniale” per sedersi in coppia, no? Continua »
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novembre 12th, 2008 by Ivana

Uno degli ambiti più produttivi del design è sicuramente quello dedicato al food.
Le idee arrivano copiose da tutto il mondo. L’ultima che ho trovato si chiama Trongs, un sistema per il finger-food studiato per mangiare con le mani, senza sporcarsele.
I Trongs sono dei piccoli utensili di food-design, facilmente impugnabili con le mani che si adattano alle dita sistemandosi perfettamente tra indice-medio e pollice senza ostacolare i movimenti naturali delle mani o delle dita.
Una volta impugnati è possibile toccare tutti i cibi senza sporcarsi le mani, nel massimo dell’igiene anche se non ci siamo lavati le mani.
Il particolare design di Trongs, con quelle estremità curvate e leggermente appuntite le rende simili a delle pinzette e adatte ad afferrare qualsiasi cibo, dal più piccolo al più grande, in totale comfort. Diversamente da Pick It o Eat with Your Finger Trongs ci lasciano liberi di fare movimenti istintivi, di stringere il cibo con le dita proprio come se non avessimo nessun accessorio tra le mani. Il design stesso di Trong è stato infatti studiato ergonomicamente sulle tre dita -indice-medio-pollice- che utilizziamo per mangiare con le mani. Dopo averli utilizzati basta lavarli e sono pronti per il prossimo finger-food.
Oltre a costare pochissimo (6paia circa 3€), sono utili e li può usare anche un bambino. Date un’occhiata al video.
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novembre 5th, 2008 by Ivana

L’acqua è il bene più prezioso della terra, più prezioso dei diamanti e del petrolio. Una risorsa sfruttata e troppo spesso usata male, in modo irrispettoso. Impariamo a saperla usare ed evitare sprechi. Impariamo anche ad utilizzare l’acqua piovana. E’ il progetto Rain Drop del designer Evan Gant. Un progetto di social design estremamente interessante, destinato al recupero dell’acqua piovana.
L’idea associa, oltre al recupero dell’acqua, il recupero e riutilizzo di bottiglie di plastica -a fine vita- che fungeranno da piccoli serbatoi. Il progetto, vincitore del concorso Design for Poverty, è destinato ai paesi poveri e riesce a raccogliere l’acqua piovana attraverso una serie di beccucci da applicare alle grondaie delle case.
Grazie ai particolari beccucci, ai quali si collegano le bottiglie, l’acqua viene fatta scorrere e conservata nelle bottiglie stesse ed è pronta per essere usata. Ovviamente non parliamo di acqua potabile, ma di acqua pronta per essere utilizzata per l’agricoltura, per usi personali e per mille altri usi ai quali viene impropriamente utilizzata l’acqua potabile.
I beccucci hanno una doppia funzione: possono permettere la rimozione totale della bottiglia ma possono anche essere aperti, tramite una cerniera, per un utilizzo immediato dell’acqua a mò di doccetta (per lavarsi le mani ad esempio).
Ho un solo dubbio… nei paesi poveri le grondaie ci sono? Particolare a parte trovo il sistema efficace ottimo per i paesi poveri ma ideale anche (soprattutto) per il resto del mondo. Le immagini
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ottobre 29th, 2008 by Ivana

Davide Conti è un giovane designer genovese con tante idee e tanti progetti all’attivo. I progetti finora realizzati sono davvero tanti, sebbene Davide sia giovanissimo.
Molti dei suoi progetti sono stati segnalati su diversi blog di design. La categoria Product, all’interno del suo sito, è molto ricca e, tra i tanti progetti, voglio segnalarvi Voilà ed Esse.
Voilà è un particolarissimo piatto, segnalato al concorso di design per l’artigianato nella sezione food-design. Un piatto realizzato in ceramica dall’aspetto geometrico molto particolare e gradevole che richiama la forma delle ali di gabbiano.
Come Voilà anche Esse ha una forma particolare, ma questa volta il design è più fluido e caratterizzato da una forma ad “S” che lo rende più morbido e delicato. Anche Esse è realizzato in ceramica ed è ottimo per impreziosire le tavole ed esaltare i cibi.
I piatti possono essere utilizzabili da entrambi i lati e, in particolare Voilà una volta capovolto regala due alloggi per il cibo. Una particolarità che lo rende adatto a determinati cibi, degustazioni e party. I lavori al suo sito sono tantissimi (purtroppo tutte le aree non sono ancora accessibili a tutti) alcuni sono veramente interessanti. Aspettando che sia aperto a tutti ci iniziamo a vedere qualche pillola! Continua »
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ottobre 21st, 2008 by Ivana

Come potrebbe essere un cellulare completamente “avvolto” in uno schermo OLED? E’ l’idea che ha avuto il designer Mac Funamizu il quale, partendo da questa fantasia, ha pensato ad un nuovissimo tipo di cellulare super sottile, super hi-tech.
Richiama molto lo stile della Apple, bianco e morbido, ma il cellulare del designer Fanamizu ha una marcia in più che lo caratterizza e lo rende anche più bello dell’i-Phone.
Tutto il dispositivo è stato pensato avvolto da uno schermo OLED sottilissimo che rende il cellulare estremamente leggero e gradevole esteticamente, senza spigoli né bordi nè tasti.
E’ lo stesso designer a dichiarare di essersi ispirato al design Apple e al modello Aeon della Nokia, un cellulare che gli ha solleticato la fantasia fino a fargli disegnare questo nuovo concept che trovo estremamente accattivante e tecnologico.
Sottilissimo ma con una superficie 100% schermo e 100% touchscreen. Sarà possibile anche aprire il dispositivo per visualizzare la tastiera, sempre touchscreen, e un monitor per scrivere e rispondere più comodamente a mail o messaggi. Come nell’i-Phone sarà possibile visualizzare foto e video, questa volta su uno schermo più grande e brillante. Design e tecnologia, il connubio perfetto per i progetti più interessanti. Altre immagini Continua »
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ottobre 20th, 2008 by Ivana

Nuove esperienze e nuovi packaging. Il designer Miles Russell pensa ad un nuovo packaging per la Philadelphia, più comodo e funzionale, pronto per essere utilizzato.
Il limite di molti packaging di food-design è che, sebbene siano gradevoli e ben fatti, non sempre sono funzionali; spesso per consumarne il contenuto abbiamo per forza bisogno di qualche altro strumento, cucchiaino o coltello ad esempio. E’ il caso del packaging tradizionale della Philadelphia, la famosa vaschetta color grigio brillante. Senza un coltello è abbastanza complesso prendere un po’ di formaggio e spalmarlo per farcire un panino.
Il packaging pensato dal designer statunitense Russell, invece, può essere utilizzato in qualsiasi momento, anche con una sola mano! La forma del nuovo packaging permettere di spremere il contenuto direttamente dove preferiamo e, grazie alla spatolina incorporata, di spalmare al meglio tutto il formaggio.
Ovviamente stiamo parlando solo di una proposta, non impazzite a cercarla nel banco frigo perchè purtroppo non la troverete. Spero che la Philadelphia, e le altre marche che producono prodotti spalmabili, si ispirino presto all’idea del designer Russell per creare numerose nuove linee di “packaging squeezable”. Non mi dispiacerebbe affatto applicare questo principio al packaging della Nutella!!!
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ottobre 1st, 2008 by Ivana

Le tematiche di food design sono sempre più oggetto di studio di giovani designer e non; un tema frizzante, analizzato e contemplato da tutti.
Oggi è il momento di James, un piatto dalla particolare morfologia. Autori di questo ultimo progetto di food design, Andrea Grossfuss e Olaf Kiessling della Sternform Produkt Design. Anche questo piatto nasce dagli sforzi progettuali di designer che provano a “liberarci le mani” durante le stressantissime cene in piedi.
Di esempi ne abbiamo visti tanti, tutti diversi: K-Wine, Clip-On, l’anello Fingerfood e Kasane; da oggi possiamo aggiungere anche James alla lista! un semplicissimo piatto che, grazie ad un “taglio laterate, permette l’appoggio di un bicchiere a calice lasciandoci una mano libera ed evitandoci così i soliti imbarazzi degni di Tazzy, celebre personaggio buffo ed impacciato!!
Un altro progetto pro-mani-libere, semplice ma funzionale.
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