settembre 4th, 2007 by Ivana

Uno dei progetti più interessanti, sostenibilmente parlando, sorgerà in California (precisamente a San Francisco) ad opera dell’architetto Renzo Piano.
Una splendida ed enorme copertura ondulata, all’apparenza semplice, regalerà all’edificio un importante valore ambientale nonché estetico.
Cuore del progetto sarà proprio il particolare tetto: su di esso saranno applicate più di 60.000 cellule fotovoltaiche per la generazione di energia pulita. Non solo. La vegetazione autoctona ricoprirà il tutto creando un tappeto erboso ideale per i insetti ed uccelli del luogo. Caratteristiche importanti alle quali si aggiungono anche altri aspetti fondamentali nella progettazione sostenibile: l’isolamento termico, il recupero delle acque pluviali, l’illuminazione e il riscaldamento passivi, il miglioramento della qualità dell’aria unitamente ad un’ esigua manutenzione. L’Accademia delle Scienze è un perfetto esempio di architettura bioclimatica. Ma le caratteristiche di sostenibilità di certo non finiscono qui.
Il nuovo progetto realizzato da Renzo Piano, prenderà il posto dell’edificio preesistente. In fase di demolizione sono stati diversi i materiali, del vecchio edificio, ad essere riciclati e riutilizzati nel nuovo. Questa operazione ha notevolmente ridotto la quantità di materiale dismesso destinato alle discariche (uno dei problemi principali dei prodotti durante il loro ciclo di vita). Inoltre è interessante il sistema di filtraggio dell’acqua destinato al progetto. Verrà infatti utilizzata acqua di mare, filtrata con un sistema naturale, e impiegata nell’edificio.
Un progetto che ha trovato terreno fertile in California, già teatro di importanti architetture sostenibili (come la sede della Google) e che vede un Renzo Piano già esperto in ambito di coperture verdi, come nel progetto de Il Vulcano Buono.
“Un’installazione moderna per esposizioni, cultura, ricerca, sotto lo stesso tetto, in accordo con le strategie di progettazione sostenibile”. Queste le parole di Renzo Piano. La sintesi perfetta di un progetto importante, sia dal punto di vista sociale che ecologico. Guarda altre foto Continua »
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settembre 3rd, 2007 by Ivana

Bertrand Clerc e Pelican, design semplice per una seduta extra-comfortevole.
Giovane, ma pieno di talento, Bertrand Clerc è un designer in erba che disegna oggetti semplici ma d’effetto. Pelican ne è un esempio. Un seduta realizzata con un materiale semplicissimo, dal design altrettanto semplice, ma che solo a vederla, trasmette comfort e relax. Tubolare d’acciaio abbinato a un tessuto stretch fanno di Pelican una seduta particolare con un appeal straordinario.
Devo dire che a primo impatto non sembra nemmeno una seduta, soprattutto se non c’è nessuno comodamente seduto, ma non appena qualcuno ci si accomoda, Pelican si trasforma in una seduta che segue dolcemente tutte le linee del corpo, modellandosi ad esso perfettamente, creando una seduta ogni volta diversa. La definirei quasi una seduta a “memoria di forma”.
D’impatto anche il nome. Diversamente dall’ultima nota stonata di Karim Rashid, Poly, Pelican comunica subito il concept della seduta, rievocando le forme mutevoli ed elastiche dei becchi dei pellicani. Molto bella non trovate?
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agosto 31st, 2007 by Ivana

Piccolo e multifunzione. Lettore CD ed Mp3 in un unico oggetto.
Per chi colleziona CD e anche per chi ha una montagna di Mp3, DMP è l’accessorio pensato per soddisfare i bisogni più critici di tutti i musicofili.
Il giovane designer Kim Yong Seong ha disegnato questo splendido oggetto per chi ama ascoltare la musica senza essere schiavo di mille supporti. Mp3 o CD che sia, DMP è un meraviglioso lettore multifunzione. Si indossa come tutti gli Mp3, al collo come una collana, nei jeans, in borsa e ci accompagna con la nostra musica preferita. Ma è l’ideale anche per i patiti dei CD! DMP infatti ha un particolare design ideato per la lettura dei tradizionali Compact Disc. Basta solo aprire le due parti del lettore, inserire il CD nell’apposito alloggio che si crea ed il gioco è fatto!
Di sicuro, nella modalità CD non è possibile riporlo in borsa o nei jeans, anzi, come tutti i lettori CD deve stare immobile su una superfice piana, ma il connubio mi sembra comunque ben riuscito. Mi piace molto anche l’interfaccia grafica, semplice ma con un bel display LCD. Me lo comprerei volentieri, ma sarei curiosa di sapere se il laser è ben protetto dalla polvere (per evitare problemi con la lettura delle tracce) e, ovviamente, il prezzo. Guarda le altre foto Continua »
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agosto 30th, 2007 by Ivana

Steve Jobs, leader della Apple, e Martin Winterkors, dirigente della Volkswagen, sono pronti a collaborare per creare l’auto della nuova generazione: l’iCar.
Questa ci mancava! Dopo il celeberrimo iPod e il suo cuginetto iPhone, quella mente perversa di Steve Jobs ne sforna un’altra delle sue. Questa volta però la cosa si fa in grande: non più accessori ma addirittura un’automobile firmata Apple.
Piccola, compatta ed impreziosita, ovviamente, di tutto punto con un equipaggiamento firmato Apple, la nuovissima iCar (questo il probabile nome) promette di essere l’auto destinata agli utenti più giovani: la young generation. Una collaborazione che si stringerà probabilmente con la casa automobilistica tedesca Volkswagen.
Per ora però nulla è certo, si sa solo che nei giorni scorsi, in California, i due leader si sarebbero incontrati proprio per delineare le loro idee. Un incredibile brainstorming (chissà quante ne saranno volate!) per mettere a punto, quella che tutti stanno definendo, l’auto del futuro.
E le fantasticherie sull’ipotetico design dell’iCar già impazzano sulla rete. Quella in immagine è una delle più divertenti. Voi come ve l’aspettate? Bianca? Trasparente? Colorata? Dagli spigoli arrotondati? Lucente? Dite la vostra se volete.
- Leggi altro sull’ iCar [in inglese]
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agosto 29th, 2007 by Ivana

Zaini e borse ecologiche, riciclate e ad energia solare!
Mi dispiace dirlo, ma Settembre è alle porte e presto scuole ed università richiameranno tantissimi studenti sui banchi. La corsa alla bosra più fashion si apre dunque!
Non parlo ovviamente dei soliti zaini, ma di un nuovo trend per gli amanti dell’ambiente e della moda eco-friendly. Cinque diverse tipologie per tanti modelli studiati per diversi stili di vita. Materiali riciclati sapientemente utilizzati, pannelli solari integrati e tante curiosità tutte da scoprire.
Inizierei con la borsa a pannelli solari Voltaic, l’ideale per chi non si stacca mai dal proprio cellulare o necessita di caricare l’i-pod o altri piccoli accessori. Simile a questa borsa, ma con un marcia in più, è Juice Solar Tote che abbina ai pannellini solari (questa volta integrati meglio) dei tessuti biodegradabili. Design sostenibile al 100%.
Particolari e graficamente più interessanti sono le borse Baumm e Feuerwear per le quali sono stati utilizzati striscioni pubblicitari riciclati per le prime, e addirittura tubi estintori utilizzati dai pompieri (quelli arrotolati come delle girelle, presenti in tutti gli edifici pubblici in quelle vetrinette rosse… avete capito no?) riutilizzati egregiamente per la creazione di una splendida eco-collezione dai prezzi incredibili: rispettivamente 30 e 69$!
Ultima è l’elegantissima Red Flag, realizzata dalla stessa casa di produzione della particolatissima borsetta Felt Bag di cui parlai diverso tempo fa. Bianca come le vele di una barca è una borsa per gli amanti dell’ambiente e del mare realizzata proprio con ritagli di vele. Per acquistarla potete collegarvi al sito della Branch per 198$.
Per tutte le altre borse e per le vostre curiosità ecco i link utili: Continua »
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agosto 28th, 2007 by Ivana

Parck Design, un sito che raccoglie i più bei proggetti di arredo urbano di designer giovani e meno giovani pronti a scatenare la fantasia per creare ”salotti” urbani unici e memorabili.
Le vacanze sono finite quasi per tutti (purtroppo!) e adesso ci fanno compagnia i ricordi, le foto e magari qualche souvenir. Chissà quante città bellissime avrete visto, chissà quanti monumenti fantastici avranno rapito la vostra attenzione e chissà quanti arredi urbani avranno allietato alcune ore della vostra giornata.
Scontati o d’impatto, gli arredi urbani impreziosiscono i salotti del mondo rendendoli spesso luoghi di relax e aggregazione, posti che rapiscono e restano impressi nella memoria di tutti. Una politica sposata (purtroppo!!) raramente dall’Italia ma che, nel resto del mondo (vedi Barcellona, Madrid, Parigi, Berlino, Amsterdam……..) risulta una pratica consolidata.
Nel sito Parck Design, “Embrassons les Arbres” (Abbracciamo gli alberi), sono presenti moltissimi progetti di arredo urbano, realizzati da designer di tutte le età e di tutte le nazioni, con una filosofia progettuale comune: progettare enfatizzanzo e rispettando la natura, costruendo attorno ad essa un arredo memorabile e di stile.
Una raccolta bellissima (alcuni progetti sono straordinari) che vi consiglio di sfogliare. Tra i tanti ho trovato anche Ensamble, la panca modulare di cui parlai poco tempo fa. Che dirvi di più, divertitevi a sfogliare tutta la raccolta e magari ditemi anche quali progetti preferite e quali proprio non vi sono piaciuti. I miei preferiti? Lihè, Entracte e Ondine.
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agosto 27th, 2007 by Ivana

Karim Rashid e Poly, la nuova collezione di sedute prodotte dall’azienda italiana Bonaldo.
Ok, ok, ok. Già so cosa state pensando: “Manco è tornata dalle vacanze e già è pronta a tessere le lodi del suo amato Karim!”. Ebbene no. Questa volta niente elogi, anzi, una tiratina d’orecchi credo se la sia meritata.
Di Karim Rashid ho parlato davvero molte volte, sottolineandone sempre lo stile originale ed eclettico ed incoronandolo spesso icona di design contemporaneo.
Questa volta vi parlo di Poly, la sua ultima creazione. Una seduta in policarbonato colorata e dalle linee geometriche. Diversamente dai suoi altri lavori Poly non mi entusiasma molto. Il suo stile originale in questo complemento d’arredo non traspare affatto, anzi, a colpo d’occhio mi ricorda La Marie, la seduta di Philippe Starck. Il nome Poly, ispirato dal materiale, davvero troppo banale per il suo stile. Forse il sole gli ha dato un po’ alla testa, chissà… A voi piace?
Ottime invece le impressioni circa l’azienda Bonaldo, una delle principali protagoniste del Made in Italy che vanta partecipazioni con stelle del design quali Ron Arad, Mauro Lipparini, Toshiyuki Kita, Giuseppe Viganò, Lomazzi, Rashid e molti altri. Splendide collezioni di design raffinato che dialoga con le diverse tendenze internazionali.
Nei cataloghi, disponibili on-line, un vasto assortimento di oggetti di qualità, ricercati ed originali firmati dai designer più affermati del panorama contemporaneo.
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luglio 28th, 2007 by Ivana

Piccoli, tascabili, colorati e dal design particolare: sono i nuovi bloc-notes ideati dallo studio di design Maginwulf Studios.
Per tutti gli appassionati di design, per quelli che amano schizzare, per quelli che vogliono imprimere su carta tutte le emozioni di un viaggio o un pensiero, una frase … questo piccolo blocchetto cade, come si suol dire, “a fagiolo”. 150 foglietti tutti da scarabocchiare pronti ad aiutarvi nelle situazioni più impensabili!
E poi, diciamocelo, ogni volta che ci viene un’idea, uno slogan, una forma o più semplicemente, dobbiamo segnarci un indirizzo o un numero di telefono, INEVITABILMENTE non si ha un pezzettino di carta nemmeno a pagarlo oro! ( a me manca sempre anche la penna però!) E allora iniziamo a scrivere sui posti più impensati: dietro gli scontrini, sui fazzolettini di carta, sulle mani…con una grafia spesso, ahimé, indecifrabile.
Divise in tre categorie –note, numeri e indirizzi e taccuino- queste piccole agendine sono un must per tutti gli “smemorati” o per quelli che amano segnarsi tutto quello che gli passa per la testa. Beh, non dimenticate di metterlo in borsa mi raccomando! Continua »
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luglio 24th, 2007 by Ivana

Zaha Hadid, proprio lei, la designer-architetto di fama mondiale, si è cimentata in un nuovo ambito: scenografie teatrali.
Di Zaha Hadid ho parlato già in diversi post. Anche questa volta il suo stile, inconfondibile, emerge e caratterizza il teatro fondendosi perfettamente con le bellissime coreografie dei ballerini, opera del coreografo Federic Flamand. Lo spettacolo dal titolo Metapolis II, sarà in programmazione dal 25 al 27 Luglio al Lincoln Center di New York e lascerà sicuramente a bocca aperta tutti i partecipanti all’opera.
Nel complesso la scenografia è davvero semplice ma d’effetto: tre grandi lingue di alluminio che sembrano fuoriuscire dal palcoscenico come un nastro. Vedendole si riconosce subito l’inconfondibile firma della designer. Sul blog della Hadid è possibile leggere un articolo interamente dedicato alla scenografia da lei realizzata (in inglese) e vedere un video, anche se si sofferma di più sulle coreografie che sulla scenografia.
Ad ogni modo mi sembra interessante scoprire quanto il campo d’azione di questi piccoli grandi “divi” aumenti sempre di più. Aspetto con ansia il prossimo lavoro, chissà dove metterà lo zampino! Voi che immaginate?
(Via)
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luglio 23rd, 2007 by Ivana

Se soffrite di vertigini e le esperienze estreme vi terrorizzano, questo nuovo “ristorante” Dinner in the Sky non fa proprio al caso vostro.
Concepito per regalare forti emozioni e una cena da ricordare per tutta la vita (sempre che il cavo non si spezzi!) Dinner in the sky vi regala l’ebbrezza di cenare su comode sedie e raffinati tavoli elegantemente apparecchiati completamente sospesi nel cielo.
Una grossa piattaforma, sulla quale troverete solo delle speciali sedie ed un tavolo, per 22 coraggiosi pronti a cenare fluttuando nel cielo a più di 50metri di altezza per ben 8 ore. Maitre e sommelier vi accompagneranno con pasti e vini prelibati; ma non è tutto. A rendere ancora più speciale ed unica questa esperienza ci sarà anche una piccola orchestra composta da un piano e due violini, pronti a sottolineare l’evento con note romantiche e rilassanti. Magari per rompere il ghiaccio e stemperare la paura meglio qualcosa di rilassante!
Un evento unico per tutti quelli che desiderano trasformare un ordinario pasto in un momento magico che resterà sicuramente impresso per sempre nella memoria di tutti i partecipanti.
I prezzi non ve li dico per non rivinare il clima magico che si è creato, ma se siete proprio curiosi qui c’è una lista con i vari costi. Se mai un giorno cenerò su questa speciale piattaforma, vorrei tanto farlo godendomi il bellissimo panorama parigino. La Senna sotto i miei piedi, la tour Eiffel che brilla davanti ai miei occhi ed il Notre Dame alle mie spalle, una cena romantica, vino rosso a volontà e un menù speciale, con piatti decorati e i violini che incorniciano il tutto. Scusatemi, mi sono fatta prendere un po’ la mano!
Beh, se non siete fifoni e,soprattutto, avete un bel gruzzoleto da parte quest’estate sapete cosa fare! Fatemi sapere… Guarga altre foto Continua »
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