luglio 22nd, 2007 by Ivana

Nero, nuovo trend in Giappone.
Ragazzi, questa notizia è davvero strana, voglio condividerla con voi! Anche se in piena estate quasi tutti preferiscono vestirsi di bianco o con colori chiari, in Giappone sta nascendo una vera e propria “Nero-Mania“.
Questo colore, sicuramente non estivo, sta diventando una nuova icona di stile. Tutto nero o, per dirla alla giapponese, tutto “KURO“: accessori, prodotti per casa e bellezza e addirittura cibi, normalmente bianchi, stanno acquistando questa nuova veste nera.
Alcuni prodotti non mi lasciano molto meravigliata. Aerei neri con interni e sedili di pelle nera (fin qui, niente di incredibile), spazzolini da denti in plastica nera (non saranno il massimo, ma nn stupiscono) o i packaging interamente neri per il tofu (chi l’ha mangiato sa che è un cibo bianco).
Cose strane, si, ma niente da lasciare a bocca aperta. Il bello arriva ora però. Passino i cotton-fioc neri e anche la carta igienica nera, ma il dentifricio, il sale e, addirittura, le uova nere sono proprio trend assurdi.
Onestamente non so nemmeno se colorare questi cibi con pigmenti neri possa essere in qualche modo nocivo. Le cose più strane giungono spesso dalla terra del sol levante, ma questa black-mania è davvero pazzesca…e anche un po’ inutile!! Che ne pensate?
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luglio 20th, 2007 by Ivana

Si chiama Papton Chair, la sedia realizzata interamente in cartone.
Sicuramente ne avrete già sentito parlare perché è diventata il tormentone di questo mese. Ha avuto un successo immediato ed è apparsa su tantissimi blog. Questa seduta, semplice (mica tanto), leggera ed originale è ormai un’icona di design sostenibile.
Realizzata da un unico foglio di cartone riciclato, opportunamente sagomato e ripiegato, risulta, grazie a irrigidimenti di forma, estremamente resistente e leggera. Niente colle o giunzioni varie, un vero e proprio esempio di progettazione ecologica per una sedia che pesa appena 2 kg.
Si realizza in pochissimi e semplici gesti, nemmeno gli aeroplanini di carta sono più semplici da realizzare! L’idea geniale è firmata da due giovani designer tedeschi dello studio Fuchs+Funke che, rapiti dalla bellezza e dalla complessità degli origami, hanno deciso di tradurre un linguaggio, così complesso ma affascinante, in una qualcosa di più semplice destinato al retail.
Un’idea vincente (è ormai famosa in tutto il mondo) ma soprattutto un prodotto attento alle problematiche ambientali, riciclabile al 100%, con un ingombro, da aperta, di circa 1cm. Design geometrico ma efficace. Vi piace? Altre immagini Continua »
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luglio 19th, 2007 by Ivana

Lopita, la seduta modulare.
Credo che le immagini parlino da sole. Tra tutte le sedute modulari e componibili Loopty Loop Loopita (il nome è un po’ scioglilingua!) è quella che, fin’ora, mi ha maggiormente colpita. Disegnata dal designer Victor Aleman, la trovo estremamente originale e mi cattura molto per le composizioni realizzabili con i vari pezzi della seduta.
Una chais-longue, riveduta e corretta, disegnata da un nastro (apparentemente) continuo di rovere rosso con l’aggiunta si morbidi cuscini realizzati in schiuma ad alta densità che garantiscono massimo comfort.
Il design, come già detto, mi piace; l’idea poi di un oggetto modulare è vincente: pochi pezzi che, sapientemente mixati tra loro, creano una seduta sempre diversa. La modularità poi va interpretata anche come un fattore di sostenibilità, sia per gli imballaggi ridotti che per l’ingombro totale della seduta in fase di distribuzione.
La cosa che mi lascia un po’ perplessa è proprio il comfort…mi sembra alquanto scomoda. Sicuramente non riuscirei a mai a leggerci un libro. Magari, all’aperto, in un bel giardino, mi ci stenderei volentieri per rilassarmi un po’, possibilmente con una bella bibita fresca (con questo caldo!). Non so, dovrei provarla per darvi un giudizio abiettivo. Dite anche voi la vostra. Guarda altre immagini Continua »
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luglio 17th, 2007 by Ivana

Definirlo un semplice mouse risulta riduttivo. Mx Air è il primo mouse, prodotto dalla Logitech, multifunzione ed innovativo.
Comincerei dalla cosa più importante e che salta subito agli occhi: il design. Affusolato, ergonomico ed estremamente elegante MX Air, più che per le numerose funzionalità (di cui poi vi parlerò) stupisce per le linee morbide ed allungate. Eccezionale direi, come anche l’abbinamento materiali e colori che lo rendono ancora più seducente e attrattivo.
Ma per i patiti della tecnologia MX Air è molto, molto di più. Per alcuni servirebbe una laurea in ingegneria per capire tutte le funzioni, per altri è sicuramente un godimento. Prima di tutto non necessita di nessun appoggio per funzionare, nessun tappetino o (odioso) foglio di carta, niente scrivanie nè appoggi vari. MX fluttua e, grazie ad un sensore interno (tecnologia FreeSpace), converte i movimenti della mano in comandi di controllo del cursore naturali e a risposta immediata. (Regola il volume con un movimento della mano verso Continua »
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luglio 16th, 2007 by Ivana

Nell’atrio monumentale della stazione di Roma Termini ha da poco inaugurato un Acafè, un nuovo punto di ristorazione franchising voluto da Autogrill e progettato dagli architetti romani Colli e Galliano.
L’intento dei progettisti è quello di trasformare un semplice bar-caffetteria in “un luogo di incontro capace di dare una nuova identità allo spazio preesistente, dialogando da protagonista con il contesto storico”. Un bar come punto di riferimento ed elemento nodale in un luogo, o per meglio dire in un “non luogo” come lo definirebbe Marc Augé.
Un elemento architettonico dal design fluido e contemporaneo che si risolve con un unico nastro che si stacca dal pavimento e dal mezzanino per diventare un unico corpo multifunzione: banco, scocca e soffitto. Un unico elemento monolitico nel quale sono integrati anche l’illuminazione e l’impianto di climatizzazione. Un’architettura sinuosa interamente realizzato in Corian, materiale di alta qualità estetica e di facile manutenzione.
Di estrema importanza nel progetto risulta l’apporto grafico: una parete esistente, rivestita in laminato specchiante, grazie al gioco delle sagome di persone, si trasforma in segnaletica direzionale per convogliare il flusso di fruitori verso il ristorante ubicato nel mezzanino.
Nulla a confronto del mitico Starbucks (che come franchising ha davvero molto ha insegnare, anche se sui caffè ha molto, molto, da imparare!!!) o alle architetture dei Sexy Supermercati. Indubbiamente il progetto, tutto italiano, promette molto bene. Vedremo se, col tempo, spunteranno come funghi altri Acafè. Onestamente mi farebbe piacere e mi rilasserebbe averlo nella mia stazione!
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luglio 13th, 2007 by Ivana

Accolgo davvero molto volentieri la segnalazione inviatami dalla redazione di NoMadeDesign, un e-concept store on line interamente dedicato ad oggetti di design italiano, internazionale, autoprodotto ed ecosostenibile.
Un sito pensato per tutti gli amanti del design e degli oggetti d’arredo icone del Made in Italy, ma anche complementi d’arredo innovativi appartenenti al panorama emergente.
NoMadeDesign, è infatti un nome che racchiude una doppia filosofia, una doppia chiave di lettura, interessante e profonda. No Made è sia design nuovo, innovativo e che inventa; ma è anche un design Nomade, in continuo divenire, capace di rispondere alle sempre più nuove esigenze di mercato e, soprattutto, della società.
Un concept, assolutamente contemporaneo e in piena linea con gli scenari mutevoli di oggi, che si manifesta e prende vita in un sito e-store ricco di oggetti icone del design ma che sottolinea e promuove anche oggetti di giovani designer e stelle emergenti del panorama internazionale.
Nel sito, ben organizzato e di facile navigazione, sono presenti diverse categorie: illuminazione, complementi d’arredo ecc ecc… ma hanno attirato la mia attenzione anche altre categorie come quella dedicata al mio mito Karim Rashid, una dedicata al pubblico in erba (i bambini) e un’ultima, molto originale, dedicata a pezzi di design fino a 99€.
Tra i tantissimi pezzi, famosi e meno famosi, spiccano alcuni complementi d’arredo, che sicuramente avrete già visto, come ad esempio il tavolino Illusion e il cestino portacarte Bin Bin entrambi realizzati dal designer John Brauer. Oggetti originali che rispecchiano un nuovo modo di Continua »
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luglio 12th, 2007 by Ivana

Fire Winder, un grazioso lampioncino alimentato ad energia eolica progettato da Tom Lawton.
La ricerca di prodotti sostenibili, funzionanti ad energia pulita e rinnovabile non si ferma mai e FireWinder ne è un altro esempio.
Già in qualche post precedente parlai di Light Wind, un lampione funzionante ad energia eolica. Il concept di fondo è il medesimo: utilizzare energia rinnovabile per alimentare prodotti tradizionalmente funzionanti ad energia elettrica.
A differenza di Light Wind, FireWinder è un lampioncino molto più piccolo, quasi una lanterna; un elemento decorativo per arredo urbano e non. E’ interamente alimentato dall’inesauribile forza del vento, elegantemente trasformata in luce da questa lampada a forma di spirale.
Magicamente, che sia un vento debole o più forte, FireWinder dà il via ad una danza piroettante che genera bagliori incantevoli, più o meno brillanti, a seconda dell’intensità del vento.
Un movimento seducente e una luce dinamica per una lampada eco-sostenibile meravigliosa. Immagino sia davvero affascinante dal vivo. Che ne pensate?
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luglio 11th, 2007 by Ivana

Mi ha davvero colpita piacevolmente questa seduta, vincitrice per altro del concorso Pianeta Fresco aperto a tutti i giovani designer partenopei under40 (edito dall’ API e la CCIAA di Napoli). Si chiama ReSeat, un progetto per l’ arredo urbano, e colpisce per il design originale, l’ attenzione ambientale e sociale.
L’autore di questa nuova seduta è il giovanissimo designer Fabio Ciaravolo, neo-laureato in Disegno Industriale. Il suo progetto ha un concept profondo e innovativo, legato ad un comportamento sociale che rispecchia una nuova esigenza: “riappropriarsi dello spazio pubblico così che i luoghi del verde possano diventare di nuovo luoghi di socialità e relax“.
La seduta infatti, ergonomica e completamente in armonia con l’ambiente, permette di stendersi comodamente su un prato, rilassarsi e trascorrere ore spensierate assieme ad amici o, perché no, abbandonarsi per un sonnellino o per farsi baciare dal sole.
Nel progetto di fondamentale di importanza sono gli aspetti della sostenibilità ambientale, quindi la scelta del materiale ha svolto un ruolo fondamentale nel processo evolutivo del prodotto. ReSeat è infatti interamente realizzata in un elastomero termoplastico del poliestere, facile da smaltire e riciclabile al 100%. Continua »
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luglio 10th, 2007 by Ivana

Per tutti quelli che detestano l’odiosa suoneria della sveglia (come me!!), Alarming ring fa al caso vostro.
Personalmente ho risolto il problema con la sveglia-suoneria del cellulare, inizia piano piano aumentando gradualmente il volume. Rispetto alle sveglie tradizionali, che mi facevano venire un infarto con relativa parolaccia del mattino, è sicuramente una sveglia più soft. Anche le radiosveglie risolvono, in parte il problema, svegliandoci magari con la nostra canzone preferita.
Ma Alarming Ring risolve ancora meglio il problema. E’ un semplice anellino che si indossa durante la notte, è sufficiente immettere l’orario desiderato e, invece della tradizionale musichetta, Alarming ring inizia a vibrare, svegliando delicatamente e senza rumore.
Non solo, l’anellino-sveglia risolve anche un altro problema, caro soprattutto alle coppie che vivono assieme, ma che si svegliano ad orari diversi. Gli anelli sono infatti due e vibrano ad orari diversi, a seconda delle necessità. Per “spegnerli” basta riporli sull’apposita base.
Il giovane designer, Meng Fandi, ha davvero risolto un bel problemone con questo progetto, semplice ma significativo. Magari con un dolce risveglio la giornata sarà più tranquilla e la qualità della vita migliora notevolmente… Altre immagini Continua »
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luglio 9th, 2007 by Ivana

Anche l’americana Boeing si veste di “verde” e lancia sul mercato l’attesissimo DreamLiner: l’eco-aereo.
L’inaugurazione del Boeing 787 ieri, 8 Luglio 07 (per gli americani 7-8-7!!!), ha lasciato tutti a bocca aperta. Un bagno di folla, è il caso di dirlo, per questo nuovo eco-aereo, dal design rinnovato e iper-tecnologico, che si è fatto notare per gli esterni e per gli interni, ma soprattutto per la nuova veste eco-sostenibile.
Il nuovo Boeing 787, infatti, è il primo aereo di nuova generazione a impatto ambientale ridotto. Meno alluminio e più fibra di carbonio, il nuovo modello rappresenta l’ultima sfida dell’industria aeronautica : usare composti sintetici (a partire dalla fusoliera) invece del metallo.
L’uso di questi nuovi materiali, molto più leggeri ma dalle prestazioni nettamente superiori, alleggerendo il peso dell’aeromobile, permettono un conseguente risparmio di carburante pari al 30%, una percentuale considerevole se consideriamo l’emissione di gas serra che un aereo rilascia nell’ambiente durante un volo.
Tra le società che hanno contribuito alla realizzazione del nuovo gioiellino americano spicca anche l’italiana Alenia di Finmeccanica con il suo bel 26%!!
Un’altra bella notizia (ragazzi questa è bellissima!!!) è che nel nuovo 787 particolarmente importanti sono state anche tutte le Continua »
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