febbraio 6th, 2009 by Ivana

Blight, le veneziane diventano solari. Accumulare la luce solare di giorno e restituirla di sera sottoforma di luce artificiale.
Blight è l’innovativa veneziata progettata dal designer belga Vincent Gerkens. Formalmente la veneziana resta invariata ma la funzione è stata totalmente riprogettata.
Differentemente dalle tradizionali veneziane, progettate solo per schermare parte della luce solare, Blight è pensata per schermare e accumulare energia solare nello stesso tempo.
Le superfici delle asticelle della veneziana sono formate da una doppia striscia di materiali: una composta da piccole celle solari ed un’altra da elementi elettroluminescenti.
Di giorno le celle solari raccolgono l’energia solare accumulandola nella batteria (situata nella parte più alta di Blight), di sera invece Blight si trasforma in un particolare apparecchio illuminante semplicemente ruotando di pochi gradi le asticelle.
L’utilizzo è il medesimo delle tradizionali veneziane. E’ possibile inclinare le asticelle assecondando la naturare incidenza dei raggi solari; una volta calato il sole basta ruotare dal lato opposto gli elementi della veneziana per rivolgere la striscia elettroluminescente verso l’ambiente da illuminare.
Il progetto del designer belga è tra i concept che concorrono al concorso Greener Gadget, presentato da Core77 (che vedrà il vincitore il prossimo 27 Febbraio), volto ad eleggere il miglior progetto verde per il 2009. Tra i progetti presentati è uno dei più votati ed è anche uno dei miei preferiti. Che ne dite? Altre immagini Continua »
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febbraio 4th, 2009 by Ivana

Le prese elettriche secondo la società americana Eubiq. Binari elettrici pronti a soddisfare tutti i bisogni energetici.
La ricerca di ciabatte e prese elettriche non si ferma mai. Ogni giorno ci troviamo a combattere e cercare disperatamente una presa libera per il cellulare, il pc, la stampante….ogni ambiente ha le sue continue ricerche: cucina, ufficio, università, bagno…
La statunitense Eubiq supera il concetto di presa elettrica e di ciabatta per sviluppare un nuovo prodotto, molto più versatile e funzionale. Il prodotto, in commercio negli USA, si chiama Eubiq Wall Socket ed è un vero e proprio binario elettrico. Niente prese, niente ciabatte scomode e ingombranti ma solo un binario che all’apparenza tutto sembra essere tranne che una presa elettrica.
Il sistema elettrico può essere installato dovunque ed occupa pochissimo spazio. La striscia è estremamente sottile ed ha un design adatto a qualsiasi ambiente. Wall Socket può essere posizionata su un tavolo, sui muri, al di sotto di alcuni scaffali e saremo sicuri di avere sempre una presa elettrica libera e a portata di mano. L’idea mi sembra la diretta evoluzione del progetto Wire Cablet, ma più funzionale ed adattabile.
Negli stati Uniti il sistema è già stato certificato, è utilizzato in molti uffici e case ed estremamente sicuro, a prova di dita di bambini! Per utilizzare il binario servono infatti delle apposite prese-adattatore con una base a “T” da inserire e ruotare di 90° bel binario. In questo modo le due estremità della “T” toccano i contatti e alimentano il dispositivo elettrico che desideriamo. Continua »
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febbraio 2nd, 2009 by Ivana

Stanchi delle solite foto? Sognate un nuovo approccio fotografico? Allora bisogna provare Clam Camera, la fotocamera che ci regalerà foto nuove e/o con un insolito effetto “3d”.
E’ il nuovo modo di fare foto proposto dal designer Gowoon Jeong. La sua fotocamera digitale Clam è dotata infatti di un doppio obiettivo, uno, come da abitudine, per immortalare paesaggi o persone davanti la fotocamere ed uno, per immortalare chi invece si trova dietro.
In un solo cheese una doppia foto quindi, una tradizionale ed una, per la prima volta, che cattura le espressioni di chi scatta. Facce buffe, meravigliate o studiate, grazie a Clam da oggi anche chi -o cosa- sta dietro la fotocamera, sarà protagonista della foto!
Una volta scattate, è possibile rivedere entrambe le foto grazie al doppio monitor LCD e decidere se stamparle separatamente, se sovrapporle o creare un’unica foto che includa entrambi gli scatti. Tutto questo con un unico click.
Ma uno degli aspetti più interessante è probabilmente quello poter scattare foto panoramiche dall’effetto 3d. Clam è infatti progettata per poter essere aperta a “portafoglio” così da allineare a piacimento gli obiettivi e scattare delle bellissime foto panoramiche.
Che siano buffe, artistiche o panoramiche, per gli amanti delle foto Clam Camera sarà un dispositivo imperdibile. Lo vedo perfetto associato magari alla Flying Stick Camera per un servizio fotografico completo. Che ve ne pare? Tutte le foto Continua »
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gennaio 30th, 2009 by Ivana

Ofess, gli ombrelli più originali si chiamano Isabrella.
Ofess è un nuovo brand cinese, fresco e alla moda, che ha da poco lanciato sul mercato questo ombrello dal packaging originale ed accattivante.
“Oggetti funzionanti, emozionanti e sorprendenti, caratterizzati da un alto valore estetico” questa la mission del brand (acronimo del nome stesso Ofess “Ojects with Functions, Esthetic consideration, Satisfaction & Surprise”)
Devo dire che guardando il progetto Isabrella, la mission mi sembra sposata al 100%. Quello che all’apparenza sembra un comune packaging per alcolici, o vini pregiati, altro non è che un originalissimo ombrello!
Dalla bottiglia, una volta svitata, fuoriesce l’ombrello, mentre il collo e il corpo della bottiglia si trasformano rispettivamente in manico e in porta ombrello. Dal tappo è invece possibile estrarre il laccetto per il trasporto.
I packaging, come abbiamo detto, oltre ad essere eleganti, sono studiati soprattutto per essere funzionali. Grazie al corpo della bottiglia infatti, possiamo riporre l’ombrello, anche se bagnato, in una borsa o trasportarlo comodamente senza rischiare di farci il bagno. Per eliminare l’acqua piovana è sufficiente svitare la base della bottiglia e il gioco è fatto!
Quindici bottiglie e quindici texture differenti, una più bella dell’altra, per un ombrello originale, elegante e funzionale. A me piace da impazzire! Qui è disponibile solo a Firenze (località Vicchio – via Costoli) o on line al sito J-Concept. Li compriamo tutti? Altre foto Continua »
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gennaio 28th, 2009 by Ivana

Coloratissime, fashion ed intermante realizzate in plastica. Si chiamano Glue Cinderella, le nuove ballerine prodotte da Normaluisa in collaborazione con Kartell.
Comde, alla moda e adatte a tutte le età, le scarpe ballerina stanno spopolando in tutto il mondo e hanno conquistato anche le maison di alta moda.
Il nuovo trend però parla chiaro: protagonista assoluta la morbida e versatile plastica!
Sono già stati diversi i designer che hanno le scarpe in plastica (per essere più precisi parliamo di gomma), pensiamo ad esempio a Zaha Hadid o le High Heels di Karim Rashid; entrambe scultoree scarpe in plastica prodotte per il brand brasiliano Melissa.
Oggi il testimone passa a Normaluisa che, assieme alla Kartell, ha lanciato sul mercato le Glue Cinderella, ballerine colorate, per le moderne Cenerentole, prodotte con una nuova tecnica di stampaggio ad iniezione grazie alla quale è stato possibile produrre scarpe bicolore con particolari texture opache o trasparenti sui modelli.
Le Glue Cindarella sono state presentate in anteprima mondiale alla Settimana della Moda di Milano, durante la sfilata di Normaluisa presso l’Orto Botanico di Brera, e dovrebbero già essere in commercio. Onestamente sono carine ma non mi fanno impazzire, mi ricordano le scarpette di gomma che usavo a mare per non farmi male i piedi sui sassi. A voi piacciono? Altre foto Continua »
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gennaio 27th, 2009 by Ivana

Una vecchia nave da carico si trasforma in piscina galleggiante sulle acque di un fiume berlinese.
Badenschiff è la nuova piscina realizzata dagli architetti AMP Arquitectos e nasce dall’esigenza di utilizzare le piscine ed il centro benessere berlinese anche alle basse temperature invernali. D’estate il centro termale Badenschiff è caratterizzato da una serie di piscine a pelo d’acqua che, grazie al sistema di copertura degli architetti AMP, sarà fruibile anche in inverno.
Il nuovo Bedenschiff è realizzato con un particolare sistema di copertura a strati caratterizzato da tre membrane trasparenti ed opache che avvolgono le tre diverse piattaforme (tra loro comunicanti). Le varie membrane sono sostenute da arconi di legno curvi recuperati da una vecchia nave da carico. La struttura prende forma, oltre che con gli arconi, anche grazie a dei piccoli getti di aria, pompati tra le varie membrane, che hanno il duplice scopo di mantenere la corretta tensione per la resistenza al vento e di isolate termicamente l’interno delle tre piattaforme.
Dall’interno, grazie alle membrane trasparenti, è possibile godersi il panorama berlinese comodamente abbandonati nelle acque calde delle piscine sia di giorno che di notte e a qualsiasi temperatura esterna.
Il risultato finale è gradevole, economico e flessibile ed ha un aspetto interessante sia di giorno che di notte. Se ce l’avessi sotto casa ci andrei volentieri tutte le sere! Le immagini Continua »
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gennaio 23rd, 2009 by Ivana

Wind Belt, il generatore eolico economico e compatto ideato per gli ambienti domestici.
Con questo progetto Shawn Frayne si è aggiudicato il Breaktrought Award 2007 della rivista Popular Mechanics.
Lui (lo vedete nella foto che stringe WindBelt) ha appena 28 anni, ed è riuscito a realizzare questo piccolo dispositivo in alternativa alle pale oliche con prestazioni fino a 30 volte maggiori! Con il suo Wind Belt, sarà possibile crearse un piccola “centrale eolica domestica” grazie ai bassi costi e alle dimensioni estremamente contenute.
WindBelt è costituito da una piccola memrana sottile che oscillando fa vibrare due magneti posizionati tra due piccole bobine di metallo. Basta una piccola corrente d’aria per generare il movimento della membrana con conseguente produzione di energia. Il dispositivo genera 40 milliwatts con un vento di appena 10 miglia orarie.
La geniale intuizione gli è venuta guardando le oscillazioni del Tacoma Narrows Bridge, il famoso ponte californiano crollato nel 1940 a causa del forte vento.
Grazie alla sua invenzione sarà possibile, per adesso, alimentare LED, orologi, radio e altri piccoli apparecchi esculsivamente con l’energia eolica, ma l’invenzione è in via di sviluppo ed è pronta per rimpiazzare gli obsoleti ed inquinanti generatori al kerosene. Staremo a vedere dunque, ma credo che anche grazie ad Obama, ci sarà un importante sviluppo di questo piccolo grande dispositivo.
Vi lascio al video che, anche se in inglese, fa capire chiaramente il funzionamento di WindBelt. Che ne pensate? Continua »
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gennaio 21st, 2009 by Ivana

Sognate una pista ciclabile “privata”? E’ l’idea proposta dai designer Alex Tee ed Evan Gant. Sicurezza, anche di notte, per i ciclisti più fanatici grazie a Light Lane.
Chi ama andare in bicicletta alzi la mano! La bici è sicuramente un ottimo passatempo, un salutare sport e un mezzo di trasporto estremamente sostenibile. Perfetto da tutti i punti di vista anche se, spesso, risulta carente dal punto di vista della sicurezza.
Soprattutto di sera, alcune piste ciclabili possono risultare davvero rischiose. Alcune, soprattutto quelle a livello stradale (qualora ci siano), sono mal illuminate e mal segnalate, cosa che rende difficile l’identificazione dei ciclisti da parte degli automobilisti meno attenti, con conseguenze spesso tragiche.
Alex Tee ed Evan Gant progettano quindi Light Lane un dispositivo da applicare alla parte posteriore del sellino della bicicletta. Grazie a questo faro-laser è possibile creare una pista ciclabile virtuale e segnalare la propria presenza su strada, ben visibile di notte, anche a distanza, con tanto di logo della pista ciclabile.
Non risolve certamente tutti i problemi dei ciclisti, che sicuramente sarebbero più contenti se avessero delle piste ciclabili separate dalla carreggiata con paletti protettivi e lampioni luminosi, ma magari aiuta a preverire spiacevoli incidenti. Io lo comprerei subito, voi? Continua »
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gennaio 20th, 2009 by Ivana

Colim è un acronimo che sta per Colour of Life in Motion, ed è un nuovo concept di mobilità intelligente.
Dopo Motor Fly Bridge e Mehrzeller, la lista dei camper si arricchisce con Colim, un veicolo ibrido, a metà strada tra un camper, una roulotte e una piccola autovettura, pronto ad adattarsi a diverse esigenze.
L’ideatrore di questo nuovo camper è il designer Christian Susana, che ha pensato a questo veicolo per un nuovo stile di vita, più libero e confortevole senza tralasciare la tecnologia e, ovviamente, un tocco di design!
Colim è infatti un camper-roulotte flessibile, pensato per un massimo di quattro persone, dove l’abitacolo può essere scollegato dalla parte abitabile, per meglio adattarsi alle diverse esigenze dei fruitori. E’ possibile così concedersi un tuor ancora più a contatto con la natura, percorrendo strade più piccole grazie alla piccola “autovettura estraibile”, arrivando in luoghi proibitivi per un veicolo più grande come un camper.
Tutto questo senza dimenticare i comfort che regala una roulotte che, nel caso di Colim diventa un tutt’uno con l’abitacolo, trasformandosi così in camper di ultima generazione.
Gli interni mi sembrano un po’ claustrofobici, ma credo sia un buono spunto per ragionare e aprire nuovi scenari per la mobilità. Le vostre impressioni? Galleria di immagini Continua »
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gennaio 19th, 2009 by Ivana

Semplici lampade? Chiaro che no. Oggi parliamo delle filtro-lampade ideate dalla FilterDesign.
Purificano l’aria mentre illuminano ed arredano! Dalle automobili agli ambienti domestici per purificare l’aria che respiriamo.
L’idea è dell’imprenditore Andrea Campi titolare della Campi Filtri Aria Automobili che dal 1992 si occupa di filtrazione ad alta efficienza nel settore automobilistico. Da questa importante esperienza, Andrea Campi decide di trasferire la tecnologia dei filtri antipolline per auto in ambiente domestici ed uffici realizzando queste particolari lampade.
Nascono così le Filtro-lampade, oggetti di design dove il filtro è la parte fondamentale dell’aspetto e del funzionamento della lampada. Un filtro-paralume pronto a trattenere microparticelle e pollini presenti nell’aria.
Tutte le filtro-lampade sono caratterizzate da una serie di LED capaci di sviluppare 15 programmi di luce differenti, a colore fisso o variabile. Ma ovviamente la peculiarità di queste lampade risiede nell’enorme superfice filtrante (che arriva anche ad 1,5 m2) che riesce ad aspirare e trattenere particelle anche inferiori ad un micron, trattenendo quindi pollini e polveri fini PM5 e PM2,5. Grazie alle velocità di ventilazione delle lampade, è possibile filtrare dai 50 ai 110 m3 l’ora risultando così ideale per ambienti grandi e più piccoli.
I modelli sono 3 – Cily, Dadò e Pinguy – tutti dalle linee minimal, pronti a mantenere molto bassi i livelli di particolato dell’aria che respiriamo. Lampade ideali per chi soffre di allergie e, ovviamente, per chi desidera vivere o lavorare in un ambiente più salubre. Che ne pensate? Continua »
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