National Space Center: il museo ricoperto di "cuscini"

novembre 6th, 2008 by Ivana

National Space Center Leicester

Inghilterra. Scenario di architettura contemporanea e ricerca sui nuovi materiali. Una delle attrazioni turistiche  più suggestive è senza dubbio il National Space Center di Leicester, una cittadina situata vicino il fiume Soar in Inghilterra.  L’edificio, interamente ricoperto di “cuscini d’aria” è opera dell’architetto inglese Nicholas Grimshaw.

A primo impatto colpisce subito per la struttura dell’edificio caratterizzata da 38 grandi cuscini di EFTE (lo stesso materiale con il quale è stato costrito il Water Cube di Pechino) che gli regalano un aspetto soffice e tecnologico.  Una struttura interna in alluminio ricoperta da tre strati di EFTE stabile ai raggi UV e con una superficie autopulente per un edificio eco-sostenibile che ha bisogno di pochissima luce artificiale per l’illuminazione degli ambienti interni.

Una torre espositiva che ospita un museo aerospaziale, un planetario, dei laboratori di ricerca ed informazione per studenti di tutte le età e sei gallerie per mostre e attività per i visitatori più grandi (volo spaziale, cosmologia ed astronomia) e per i bambini, ai quali è dedicato il Challenger Learning Center una struttura interattiva per simulare una missione spaziale. Il centro è nato in collaborazione tra il centro di ricerche spaziali dell’università di Leicester e le agenzie governative locali. 

Sebbene la struttura possa essere considerata effimera, i vari rivestimenti sono garantiti per oltre 60 anni. Sicuramente un periodo molto lungo per questo genere di materiali, ma sempre più spesso mi chiedo cosa resterà delle nostre architetture alle generazioni future. Pensate sia meglio progettare per l’ “eternità” o per il “presente”?. Altre immagini Continua »

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E-note, l'evoluzione dei Post-it!

ottobre 27th, 2008 by Ivana

E-Note Sequoia Studio

L’evoluzione dei tradizionale ed usatissimi Post-it? Ce la propone lo studio di design Sequoia. Fogli elettronici, alimentati ad energia solare, iper tecnologici: sono gli E-Note.

In un probabile 2015 i tanto amati Post-it cederanno il passo ai più tecnologici e sostenibili E-note. Un concentrato di tecnologia interattiva e versatile. L’aspetto rimanda subito ai fogliettini semi-adesivi che utilizziamo un po’ ovunque: nei libri, sulle lampade, sui monitor dei nostri pc, sul telefono, sulle porte…. I Post-it da sempre rappresentano un modo veloce e carino per non dimenticare i nostri impegni.

Lo studio Sequoia sostanzialmente non ne cambia l’aspetto, nè il modo in cui li utilizziamo ormai a pieno regime in tutto il mondo dagli anni ’80 (sebbene l’adesivo sia stato brevettato nel ’68 da Spencer Silver della 3M). Quello che cambia, ovviamente, è la tecnologia. Non parliamo più di fogli colorati, ma di carta elettronica flessibile e pronta a cambiare colore, registrare i nostri promemoria o avvisarci acusticamente di un impegno. Particolare è anche la nuova colla che utilizzano; si chiama colla Gecko, di ovvia ispirazione biomimetica, grazie alla quale si potranno attaccare e staccare gli E-note infinite volte, senza rovinare o consumare l’adesivo retrostante.

I nuovi e-note esplorano e riprogettano il concetto di promemoria. L’utilizzo è identico ai post-it, cambiano solo pochi particolari. Inizierei dal packaging. In ogni confezione ci saranno 24 E-note ed una pennina per scrivere o cancellare messaggi. Ogni E-note è riutilizzabile svariate volte Continua »

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Inamo, il ristorante super tech

ottobre 13th, 2008 by Ivana

Inamo Restaurant HiTech

Tavoli touchscreen, proiettori, ambienti dal design raffinato e un mood super tech: è il ristorante Inamo. A Londra (quartiere Soho) design e tecnologia camminano di pari passo.

Inamo è la diretta evoluzione del wine bar interattivo Adour nato negli States. Un concetto ampliato e reso ancora più gradevole dalla veste grafica interattiva. Un menù tutto da toccare, proiettato direttamente sul nostro tavolo. E’ la nuova frontiera dei menù touch!

E’ possibile ordinare semplicemente pigiando sulla rappresentazione della pietanza che desideriamo, avere un’anteprima visuale della portata proiettata direttamente nel nostro piatto, conoscere gli ingredienti, i vini che vengono proposti ma anche personalizzare il piatto cambiandone qualche ingrediente. Nel ristorante londinese Inamo è inoltre possibile conoscere i tempi di attesa e di cottura delle portate ed il loro stato di preparazione nonché richiedere il conto con un semplice touch. Nei tempi d’attesa o dopo pranzo è possibile impegnare il proprio tempo giocando a battaglia navale touch contro il vostro commensale, ovviamente proiettata sul nostro tavolo.

Il design degli interni è stato affidato allo studio Blacksheep. Design minimal dai toni caldi, caratterizzato ed illuminato solo dagli elementi bianchi posti al soffitto, all’interno dei quali si trovano i proiettori.   Continua »

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Torce Olimpiche: il design dal 1936 al 2008

agosto 29th, 2008 by Ivana

Torce Olimpiche 1936 - 2008

Dal 1936 all’ultima edizione delle Olimpiadi. La storia del design attraverso le torce olimpiche.

E’ di pochissimi giorni fa l’articolo pubblicato sul New York Times che immortala tutte le torce olimpiche, dei giochi estivi ed invernali, disegnate negli ultimi 70 anni. Un excursus storico fatto di forme, stili, materiali e concept sempre più interessanti ed affascinanti.

Dal lontanno 1936, edizione dei giochi olimpici di Berlino, fino all’ultima edizione ancora fresca nei nostri ricordi, di Pechino 2008. Torce sempre più sofisticate e vivaci. Le più belle, a mio avviso, partono dal 1998 dall’edizione di Negano. Protagonosti assoluti i colori e lo stile.

E’ probabilmente da quell’edizione che cambia il design delle torce che vede anche la torcia disegnata da Pininfarina in occasione dei giochi invernali di Torino 2006 fino all’ultima torcia di Pechino, disegnata da Lenovo ed ispirata alla tradizione della Cina. I colori, la forma di pergamena e le “clouds of promises” le nuvole delle promesse della nuova Cina che dialoga con l’innovazione e la modernità senza, come abbiamo visto, dimenticare le radici e le tradizioni locali.

Vi lascio al sito interattivo del New York Times. Intanto aspettiamo il 2012 per vedere come si comporterà Londra e quale design sceglierà per la sua torcia London2012…per ora conosciamo solo il logo, criticato dal mondo intero! Aspetto anche con ansia le megastrutture di Londra. Superare la Cina sarà difficile. Tutte le torce Continua »

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Adour: il winebar Interattivo

gennaio 30th, 2008 by Ivana

Interactive Wine Bar NY

NewYork. Arriva dagli States il primo winebar interattivo. Lusso, design e tecnologia insieme per un progetto interessante e innovativo.

Sebbene questi sistemi interattivi esistano da tempo (StudioAzzurro docet) è piacevole comunque veder realizzato un progetto del genere per un winebar. E’ l’Adour, un locale particolarmente raffinato ed elegante all’interno del quale è stata progettata un’area-bar d’eccezione.

Quattro postazioni con menù tutti da toccare ed esplorare proiettati, dall’alto, direttamente sulla superficie del bancone, pronti per essere sfogliati e per stupire gli utenti.  Un’interfaccia di design interattivo realizzata in collaborazione con uno studio americano, il Potion (specializzato in progetti interattivi), dove l’utente può navigare all’interno del menù stesso selezionando vini, scegliendoli in ralazione alla regione di provenienza, al colore, al gusto e anche ai cibi. Nel menù sono suggeriti anche i bicchieri più adatti alla degustazione del vino e altre informazioni relative all’annata, alla produzione etc etc.

All’utente non resta che navigare, scegliere i vini che più lo attirano (semplicemente pigiando sul nome del vino) e, successivamente, degustarlo. Una grafica efficace -anche se ricorda vagamente quella della celebre trasmissione Chi Vuol Esser Milionario- che si interfaccia con gli utenti con semplicità ed immediatezza.

Sarebbe carino aggiungere anche un sistema Rfid per un prodotto totale. Beh, non ci resta che provarlo! Altre foto Continua »

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Smarter ClothTag: le etichette intelligenti

gennaio 11th, 2008 by Ivana

etichette RFID, smarter clothTag

RFID informativi anche per i capi d’abbigliamento. Le etichette diventano smart.

In un momento storico caratterizzato sempre più dall’eccellenza tecnologica, dalle nanotecnologie e dai materiali intelligenti, anche i capi d’abbigliamento diventano “intelligenti” grazie alle etichette dotate di sistemi RFID.

Acronimo di Radio Frequency IDentification (identificazione a radio frequenza), questi sistemi, utilizzati già da diversi anni nell’industria farmaceutica, garantiscono l’identificazione automatica di oggetti e la trasmissine di dati sensibili attraverso supporti piccolissimi.

Il designer Samgmin Bae ha pensato bene di trasferire questa tecnologia ai capi d’abbigliamento, ideando delle etichette innovative. Considerando che circa il 70% delle persone non leggono le etichette dei capi (o lo fanno quando ormai è troppo tardi!!) questo sistema assicurerà il corretto lavaggio degli indumenti. Basterà semplicemente inserirli in una lavatrice o asciugatrice (con sistema di lettura RFID), senza preoccuparsi di leggere le etichette e scervellarsi!! Tutto sarà gestito dagli apparecchi per il lavaggio dei capi, che le leggeranno e si autoprogrammeranno. 

Un sistema trasferito oggi alla moda, ma estremamente versatile e impiegabile in moltissimi altri settori. Si potrebbero immaginare per moltissimi altri usi ad esempio in negozi, palestre, uffici, ma anche per oggetti, cibi, bevande….. Un nuovo mondo interattivo in pochissimi millimetri destinato a nuovi stili di vita.

(Via)

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Nuovo iPod Touch Apple

settembre 7th, 2007 by Ivana

Nuovo iPod Touch Apple

La “settima meraviglia del mondo”?? Il nuovo iPod Touch by Apple.

Rieccoci qua. Dopo i recenti rumors circa la nuova automobile iCar Apple, si torna a parlare del nostro amico Steve Jobs il quale, pochi giorni fa, a San Francisco ha presentato l’ultimo arrivato in casa Apple: il nuovo iPod Touch. Amorevolmente ribattezzato dal suo paparino Steve “la settima meraviglia del mondo, anche questo, come il fratellino iPhone, appartiene alla recente Touch Generation.

Design e appeal praticamente identici all’iPhone, il nuovo iPod (mezzo cm più basso e 3mm più sottile) ci regalerà moltissime innovazioni, come la possibilità di connettersi ad internet con tecnologia wireless, connettersi a motori di ricerca come Google e Yahoo, utilizzare applicazioni Apple YouTube per guardare e condividere filmati, oltre alla possibilità di scaricare musica dal sito iTunes wi-fi music store.

Due versioni, una da 8G e una da 16G (rispettivamente 299€ e 399€) per allietare il nostro tempo libero con più di 3500 brani, 20.000 foto e 20 ore di video.  Per chi è affetto da iPod-mania deve però aspettare ancora qualche giorno, l’uscita in Italia è prevista intorno al 28 Settembre. Aspetteremo ansiosi Continua »

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- Zona Tortona – Le bellissime installazioni della 3M i00

maggio 11th, 2007 by Ivana

3m-installazione-milano.jpg

3M, l’azienda Italiana di prodotti tecnologici e innovativi, ha presentato al fuori salone 2007 un’incredibile video installazione interattiva e poetica.

Tavoli, schermi, tappeti e muri interattivi che reagiscono al tocco o al passaggio delle persone. Veramente emozionante lo stand della 3M, presente in zona Tortona, dove l’interattività regnava sovrana. Sorprendenti lavori che ricalcano le orme degli antesignani italiani Studio Azzurro.

Davvero suggestivo il tappeto: semplice e bianco ma che, camminandoci sopra, prendeva vita con splendidi fiori che sbocciavano o meravigliose farfalle colorate. D’impatto anche i tavoli che, una volta toccati, si animavano come specchi d’acqua ed i maxi schermi che, un po’ alla Minority Report, cambiavano pagine con i movimenti delle braccia.

Tutte le installazioni erano caratterizzate da rilassanti effetti sonori come sottofondo. Uno spazio da vivere “con mano”, cangiante e colorato. Davvero d’effetto. >>Guarda i video. Continua »

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Adidas e Mi Innovation Center: il nuovo retail concept

marzo 10th, 2007 by Ivana

mi-innovation-center.jpgAdidas e Mi Innovation Center. Un po’ come la Nike, anche Adidas sperimenta un nuovo modo di concepire gli acquisti: quelli super personalizzati e tecnologici.

Non parliamo solo di estetica ma, soprattutto, di un’esperienza computerizzata volta alla creazione di un prodotto ideato su misura, sulle esigenze e sui desideri del cliente.

Capi personalizzati grazie all’uso della tecnologia che, anche in questo store, è la protagonista assoluta. Il primo Innovation Center, progettato da Mutabor Design, è sorto a Parigi, in una delle strade più famose della capitale Francese: gli Champs-Elysèes.

Nello store è possibile simulare una corsa o una camminata grazie ad un grande tapirulant ricoperto di sensori, grazie ai quali, viene rilevata forma, misura e tipologia di pressione del piede. Nello step successivo il cliente, attraverso un touch screen, puo’ scegliere colori e finiture della scarpa.

Uno store interattivo e altamente tecnologico con personale che segue passo passo i clienti annotando dettagli e richieste su tavolette digitali. L’obiettivo fandamentale dei progettisti del Mi Innovation Center era quello di coniugare al meglio stile futuristico e funzionalità dell’ambiente.

Tecnologia, innovazione, interfacce, dettagli, colori e materiali hanno trasformato un semplice store in un’esperienza unica e interattiva. Un retail concept che cambierà le aspettative ed il modo di fare acquisti delle persone. Se andate a Parigi non perdetevi il Mi Innovation Center, davvero un’esperienza interessante.

video-mi-innovation-center-adidas.jpg

Via Concepts&Contents

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Ferrari Store designed by Massimo Iosa Ghini

gennaio 15th, 2007 by Ivana

ferrari store

Il Ferrari Store, progettato da Massimo Iosa Ghini, può essere definito come uno shop immaginifico.

Entrando nello store si ha la sensazione di entrare in una nuova dimensione dove aerodinamicità, curve sinuose e superfici lucide richiamano le linee morbide della Ferrari la più amata, la rossa fiammante.

“Ho pensato di sviluppare delle linee direttamente derivate dalla morbidezza e dinamicità delle forme dei bolidi e delle berline, ma anche da un’idea di velocità che prende avvio dall’estetica futurista marinettiana, per definire un design essenziale ma espressivo”.

Non parliamo solo di un’automobile da corsa o un gioiello da esibire sulle strade, ma anche di uno dei casi più interessanti di design identity Continua »

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