giugno 21st, 2010 by Ivana

Nuovo look per i bus londinesi. Le icone tanto care a londinesi e turisti cambiano aspetto in occasione delle Olimpiadi 2012.
Chi non è mai stato a Londra alzi la mano! I London lovers sono moltissimi (me inclusa) e per chi ancora non è andato negli UK suggerisco un viaggio magari proprio in occasione delle Olimpiadi… quale scusa migliore! Resterete piacevolmente colpiti dalle bellezze di Londra e dalle icone di questa città fantastica. Il London Bridge, la ruota panoramica London Eye, i taxi neri, le cabine telefoniche rosse ed i celeberrimi bus Double-deck. Beh no, questo ultimi non più, o meglio, troverete i nuovissimi Double-deck bus!!
Sono infatti stati proclamati i vincitori del concorso indetto dal governo del Regno Unito, per il restyling del mezzo di trasporto per antonomasia degli anglosassoni! I magnifici bus rossi a due livelli fanno da leone tra le strade londinesi affollate da decine e decine di questi storici bus.
Un nuovo look, vagamente streamline, che strizza l’occhio alle forme storiche del Double-deck. Il progetto è dello studio Heatherwick (all’interno del Salone Satellite nelle aree-relax c’erano le loro sedute Spun) e vede linee morbide, tre ingressi, due scale , una pedana mobile posta nella parte posteriore del bus e un nuovo motore che, grazie alla propulsione ibrida abbinata al motore diesel, consumerà il 40% rispetto all’attuale Double Deck. In bus, rigorosamente rosso, sarà caratterizzato da ampi vetri per ambienti più luminosi e confortevoli. Il progetto finale sarà curato da Heatherwick Studio in collaborazione con Wrightbus e Transport for London.
Il nuovo bus non è male, credo non dispiacerà, ma il vecchio era carico di storia e a me piaceva moltissimo. Voi che ne pensate? Continua »
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giugno 21st, 2010 by Ivana

Ridiamoci su:) E’ lunedì mattina, piove (almeno da me) e probabilmente molti avranno un po’ il morale a terra… spero di rubarvi un piccolo sorriso con questo packaging ironico per hot dog disegnato per la TrueCoffee Shop, una catena di coffee shop molto attenta alle nuove tendenze a ai giovani (l’alter ego della Starbucks versione tailandese).
Per rilanciare la sua immagine e ampliare l’offerta ha puntato su questo prodotto molto amato dai giovani. Un packaging come gioco di parole reinterpretato con un simpaticissimo bassotto che si rinfresca con un bel ventilatore old style! La faccina del bassotto mi piace particolarmente
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giugno 18th, 2010 by Ivana

Green Box, un packaging tre utilizzi! Trasporta, serve e conserva!
Forse qualcuno di voi ha già visto o intravisto Green Box, ma ci tengo a postarlo perchè mi sembra una soluzione veramente efficace e sostenibile.
Sono sicura che i progettisti di Green Box sono dei divoratori di pizza e avranno fatto di necessità virtù! Perchè consumare o sporcare piatti quando da un packaging possiamo ricavarne qualcuno?
Dai piccoli gesti quotidiani spesso nascono progetti interessanti come questo. Green Box infatti somiglia ad un tradizionale contenitore per pizza ma, a differenza di quelli tradizionali, ha una marcia in più…anzi tre!
Dal top del contenitore, realizzato interamente in materiale riciclato, è possibile ricavare quattro pratici piattini. Grazie alle guide pre-tagliate, con un semplice gesto è possibile ricavare quattro piattini per gustare la propria fetta di pizza, senza sporcare altro o produrre altri rifiuti. Ma non è tutto! Nel caso in cui avanzasse un po’ di pizza (anche se la vedo una cosa molto difficile;) !!) è sufficiente rimuovere due alette dal packaging per trasformarlo in un comodo contenitore e conservare la pizza in frigo per un languorino notturno o per qualche amico! Continua »
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giugno 14th, 2010 by Ivana

Dal Giappone arriva un interessante materiale: il paper-wood. Legno e carta uniti per un nuovo materiale sostenibile.
Ideatore di questo nuovo materiale lo studio giapponese Drill Design. Per chi non li conoscesse Yusuke Hayashi e Yoko Yasunishi, fondatori di Drill Design, sono due giovani creativi attenti al design, alla grafica, al packaging e alle soluzioni d’arredo. I loro lavori seguono uno stile minimal e ricercato, in pieno japan style con un portfolio ricco che tocca molti ambiti della progettazione senza risparmiarsi sulla sperimentazione e messa a punto di nuovi materiali e l’utilizzo della carta come elemento principale o di supporto a diversi progetti.
E’ il caso di paper-wood, un materiale realizzato alternando strati di legno a strati di carta riciclata. Il materiale risulta leggero ma estremamente resistente e, grazie alla carta colorata, è possibile caratterizzare i progetti finali con gradevoli fantasie e tocchi di colore.
Con il paper-wood, i progettisti di Drill Design hanno creato diversi sgabelli, sedie e librerie. Oggetti interessanti sia dal punto di vista formale che estetico. Un’unione raffinata che si traduce in elementi d’arredo sostenibili, funzionali e performanti.
Come nel caso del tavolo 3 in 1 Slot Furniture anche questi elementi d’arredo sono caratterizzati da un packaging molto ridotto e da un montaggio ad incastro. Per la costruzione dello sgabello infatti è sufficiente unire la coppia di gambe e stabilizzarle incastrando alla sommità la seduta.
Interessante il materiale e l’effetto finale,. Che ne pensate? Guarda tutta la gallery Continua »
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giugno 9th, 2010 by Ivana

Nicolas Waldorf è un designer danese con una grande passione: i tavoli!
Le sue creazioni, quasi esclusivamente in legno, sono tutte caratterizzate da un design accattivante e originale, da linee geometriche ricercate e mai banali.
Dopo essersi “divertito” con diversi modelli di tavoli (nella gallery ne trovate diversi) il designer Waldorf ne ha realizzato uno che, in particolar modo, sta riscuotendo un notevole successo. La sua ultima opera Slot Furniture nasce dopo un’attenta analisi e tre punti chiave che Nicolas voleva sviluppare.
In primo luogo desiderava realizzare un tavolo dal design semplice e senza tempo. Un tavolo multifunzione che fosse però adeguato per un ufficio, un salotto e, allo stesso tempo, anche per una cucina. Come ultimo punto questo tavolo doveva avere un packaging dalle dimensioni estremamente ridotte e un approccio eco-friendly. Da queste riflessioni, portate avanti con successo, è nato il tavolo Slot. Un tavolo dal design minimal, perfetto in ufficio così come in cucina e dal packaging estremamente ridotto.
Il segreto del successo di questo tavolo sta tutto nel disegno e nel modo in cui Slot prende vita, senza viti nè colle ma esclusivamente attraverso i particolari tagli ed incastri che danno vita alle diverse configurazioni del tavolo. Così, a seconda di come si incastrano tra loro le gambe, si dà vita a tre tipi di tavoli dal design adatto ad un ufficio-conferenza, ad un tavolo da salotto o ad un tavolo comodo e funzionale ideale in cucina.
Per il materiale è stato scelto il bamboo per le sue caratteristiche fisico-meccaniche e per il basso impatto ambientale. Il packaging, come si vede anche dalle foto è estremamente ridotto e sottile. A me sembra un ottimo lavoro. Che ne dite? Continua »
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giugno 1st, 2010 by Ivana

Semplice eppure d’impatto è la sedia della designer Wu Yu-Ying vincitrice del premio Red Dot Award 2009.
L’ispirazione è arrivata alla designer osservando al microscopio un piccola sezione di corteccia di albero cambium. Wu Yu-Ying è così riuscita a scoprire il cuore di questo albero ed il meraviglioso gioco di celle a diversa dimensione e forma impossibili da percepire ad occhio nudo.
Nasce così Breathing Chair, una seduta in schiuma di lattice a densità controllata. Il disegno delle celle precedentemente osservato al microscopio è stato trasferito alla seduta sotto forma di texture 3D con diverse forme e grandezze.
Grazie alla densità controllata (più soffice verso l’estremità superiore e più compatta verso il cuore e la base) è possibile essere avvolti da questo cubo che si modella sotto il peso del nostro corpo, trasformando le estremità del cubo in comodi braccioli. Un prototipo che ha destato l’attenzione di molte case produttrici di elementi d’arredo e che a breve probabilmente troveremo anche sul mercato.
Quello che più mi piace di questa seduta è il modo in cui è stata trattata la schiuma di lattice, finalmente non coperta da rivestimenti in tessuto o altri materiali o vernici. Un utilizzo puro impreziosito dalla texture 3D che oltre a regalare un piacevole gioco estetico garantisce un buon comfort grazie ai vari livelli di densità che escludono l’utilizzo di elementi interni o strutture per sostenere correttamente il corpo. Una seduta monomaterica leggera e sostenibile. Peccato che il lattice dopo qualche tempo inizia a deteriorarsi, ma probabilmente staranno mettendo a punto un materiale più performante.
L’effetto finale mi sembra buono. Voi che ne pensate? Guarda tutta la gallery Continua »
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maggio 26th, 2010 by Ivana

Non so quanti di voi vedono V, il nuovo telefilm tratto dalla celeberrima serie Visitors. Beh, io sono una di quelle! Spesso i protagonisti di V, nella loro nave madre, utilizzano dei particolari computer con schermi touch trasparenti che compaiono come per magia con un semplice gesto della mano.
Non siamo ancora a questi livelli, ma quando ho visto i nuovi schermi trasparenti ho subito pensato alle super tecnologie dei V!
Quelli di cui parlo sono dei nuovissimi display AMOLED da 19 pollici che, per ora, garantiscono una trasparenza del 30%. Parliamo ancora di un prototipo, ma la Samsung sta lavorando duramente affinché diventi la tecnologia di domani. Ovviamente già ci sarà qualcuno che starà dicendo “e vabbè ma dà fastidio alla vista guardare attraverso il monitor!”. Concordo con chi sta pensando questa cosa, ma in parte.
E’ vero, non sarebbe il massimo un pc con monitor trasparente, potrebbe far venire mal di testa, distrarre o sforzare la vista, ma non fossilizziamoci su quest’unico utilizzo e pensiamo alle applicazioni per il futuro, alle integrazioni con la realtà aumentata, ad un uso in ambito medico, alle pubblicità… o perchè no all’uso che ne fanno i V nei loro ambienti minimal (a proposito, per chi non avesse visto la serie consiglio di vederla!!)
Ad ogni modo per farvi un’idea migliore di quanto sia sottile, leggero e trasparente il nuovo display AMOLED vi lascio al video. Iniziamo a pensare alle applicazioni per il futuro? Continua »
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maggio 25th, 2010 by Ivana

Perdonatemi ma mi sono innamorata di questo splendido packaging Noté! L’idea è di Corinne Pant che ha realizzato questo packaging così semplice eppure così d’impatto. Monomaterico e poetico! Less is more, è il caso di dirlo!
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maggio 24th, 2010 by Ivana

Bysteel, una collezione di idee e progetti che prendono vita dalla più semplice delle forme: un foglio di metallo.
In zona tortona non passava inosservata l’installazione Bysteel dedicata principalmente all’outdoor, ma perfetta anche per gli interni. Il verde predominava nell’area dedicata all’azienda di Forlì, con arredi pronti ad abbracciare e dialogare perfettamente con la natura.
Arredi, sedute, tavoli, lampade e complementi d’arredo tutti rigorosamente in total white, caratterizzati ora da un design minimal, ora da un design più ricercato, con richiami floreali o astratti. Il metallo che di solito appare sempre così pesanti ora prende vita in forme leggere e delicate, pronte ad esaltare il verde e creare piccoli angoli freschi e fioriti.
Gli oggetti Bysteel si ispirano alla natura ed alla natura ritornano, la loro costruzione è realizzata all’interno delle officine di Forlì attraverso processi di taglio e piega, pronti ad ottimizzare degli scarti e customizzare gli oggetti. I prodotti sono interamente realizzati con materiali riciclabili e sono tutti caratterizzati da un design che prevede, in molti casi, alloggi per piante e fiori.
Come un grande origami la collezione genera volumi per farli talvolta scomparire, per illuminarli o, semplicemente farci compagnia con un tocco di verde che ultimamente non manca in nessuna collezione. In cucina, in camera da letto (vedi Moss design), nei bagni ed ora anche in giardino gli arredi vengono progettati per integrarsi con il verde ma, soprattutto, per celebrarlo ed esaltarlo come nel caso della Bysteel.
Gli arredi diventano quindi un tutt’uno con la natura, la evocano e la imitano, la esaltano e la proteggono con una collezione che si fonde letteralmente con la natura ma che si contrappone alle sue forme organiche con un design minimal e spesso geometrico. Perfetti in qualsiasi giardino e ideali anche per gli interni. Vi consiglio di vedere tutti i prodotti e scaricare il catalogo Continua »
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maggio 11th, 2010 by Ivana

Sono 27 i progetti finalisti del concorso indetto da INTERNI Costruire Green Life. Un concorso in collaborazione con A2A, per la realizzazione di progetti che esprimano e valorizzino il concetto di sostenibilità nella costruzione di città che consentano uno stile di vita “green”.
Quattro sono stati gli Atenei Italiani coinvolti: il Politecnico di Milano, lo IUAV di Venezia, la Seconda Università degli Studi di Napoli (Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli”), l’Università degli Studi di Palermo (Facoltà di Architettura). A loro è stato chiesto di sviluppare progetti architettonici e di design coerenti con lo sviluppo sostenibile.
Le caratteristiche dei progetti, ai fini della valutazione sono: l’aspetto economico (contenimento dei costi di costruzione e dei materiali e la quantificazione del risparmio energetico ed idrico); l’impatto sociale (attenzione al contesto urbanistico e alle aspettative sociali), il fattore ambientale (l’utilizzo -sostenibile- delle risorse ambientali primarie come l’acqua, lo smaltimento dei rifiuti, il riciclo e il riuso dei materiali; tutto ciò che concerne l’inquinamento).
Tra i vari progetti finalisti, che potete visionare e votare al sito di INTERNI nell’area Costruire Green Life, ce ne sono diversi molto interessanti tra questi, uno dei miei preferiti è sicuramente WaterGrass.
Watergrass è un innovativo sistema piezoelettrico che mette in sinergia ambiente, tecnologie e benessere collettivo. E’ un sistema non invasivo ed estremamente compatto che sfrutta l’energia cinetica e filtra l’acqua piovana.
Il funzionamento è molto semplice Continua »
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