Bamboo Phone: il cellulare ecosostenibile

aprile 1st, 2009 by Ivana

Bamboo Phone

Il primo cellulare biodegradabile realizzato in bamboo. Si chiama Bamboo Phone.

Funziona praticamente come un normale telefono cellulare ma ha concept estremamente sostenibile. Dopo i cellulari in legno, quelli per bambini (gli Oh Kids Phone) o per anziani (gli SMS Text Messenger), il target si rivolge ai fruitori attenti all’ambiente. Arrivano così i cellulari realizzati in bamboo.

Questa volta non parliamo di un gioco stilistico o di un utilizzo di un materiale inconsueto, ma di un cellulare concepito per rispettare l’ambiente.

Si usa come un cellulare tradizionale, permette di fare e ricevere chiamate ma, a differenza dei cellulari tradizionali da gettare nei rifiuti speciali (RAEE), per la dismissione Bamboo Phone può essere tranquillamente gettato nei rifiuti umidi. La struttura esterna, e parte di quella interna, è realizzata infatti in mais e bamboo che, a distanza di qualche mese, si trasformeranno in concime per la terra.

Bamboo Phone non avrà bisogno di caricabatterie ma si ricaricherà a mano grazie ad una piccola manovella posta nella parte posteriore del cellulare. I consumi saranno ridotti all’osso anche grazie ad un particolare display monocromatico. Ideatore di questo cellulare sostenibile il designer Gert Jan Van Breugel.

Non è il massimo dell’innovazione, ma sicuramente rappresenta un buon sistema biodegradabile, facilmente disassemblabile che fa uso di energie alternative. Bisognerà comunque stare attenti alle batterie. Mi sembra comunque un ottimo spunto. Altre immagini Continua »

Scritto in Design eco-orientato, Nuovi materiali | 8 Commenti »

Miesrolo Chair: una sedia da srotolare

marzo 23rd, 2009 by Ivana

Miesrolo Chair

Un’idea semplice quanto geniale quella del designer serbo Uros Vitas e della sua Miesrolo Chair.

Sembra una struttura debole e amorfa ma basta un gesto e la sedia  Miesrolo prende forma.

Tanti pezzetti e listarelle di legno tenuti assieme da due grosse strisce di tessuto (probabilmente feltro). Sembra un progetto impossibile quello del designer Vitas eppure la sua sedia sembrerebbe essere più resistente di quello che sembra.

Alcuni dei suoi prodotti vennero già esposti l’anno scorso al Salone Satellite, sedia compresa, riscuotendo abbastanza successo. A distanza di un anno si riparla proprio della sua sedia, dal sapore così particolare che richiama le celeberrime forme della sedia Cantilever di Mies Van Der Rohe (non a caso il nome evocativo).

Un’incredibile sedia formata da soli pezzi di legno dalle forme particolar, ora quadrati ora trapezoidali, studiati e ragionati per far si che, una volta srotolata, la Miesrolo Chair assuma la sua forma garantendo rigidezza e stabilità. 

Per riporla o traspostarla basta arrotolarla su se stessa a mò di rotolo e il gioco è fatto. L’unica mia perplessità è relativa alla resistenza nel tempo del feltro ma l’idea è interessante. Continua »

Scritto in Nuovi materiali, Young Designers | 7 Commenti »

Light Bag: una bustina di luce

marzo 10th, 2009 by Ivana

Lighting Bag

E se creassimo luce grazie ad una reazione chimica? Wonsik Chae si fà la domanda e si dà anche la risposta. E che risposta! Lighting Bag, una bustina di tè..anzi di luce. 

Una tazza da tè che si trasforma in una tazza di luce? E’ lo scenario proposto dal designer Chae. Non parliamo di strane bevande ma di nuovi modi di creare luce. 

Il dispositivo luminoso ideato dal designer Chae (l’abbiamo già conosciuto con il segnalibro Abracadabra) è semplicissimo da usare. Vi serve un po’ di luce? Basta scartare il sacchettino, proprio come una bustina da tè ed immergerlo in un liquido e… luce fu! Una calda luce giallo oro di diffonderà nella tazza e poi in tutta la stanza ricreando una calda atmosfera e trasformando la nostra tazza in una piccola lampada portatile.

Niente di paranormale ma semplicemente un’affascinante reazione chimica tra il liquido contenuto nella tazza e delle sostanze fluorescenti contenute nella bustina. Il video vi chiarirà sicuramente le idee facendovi capire anche l’immediatezza e il tipo di luce di Lighting Bag.

Un prodotto di light design che certamente lascia a bocca aperta ma che forse non rappresenta il top per la sostenibilità ambientale e la salute umana nè probabilmente un nuovo modo alternativo di generare luce. L’idea non è male ma avrei sempre paura che qualcuno possa bere accidentalmente il liquido (soprattutto in fase di decadenza luminosa) o che possa essere addirittura cancerogeno (anni fa levarono dal mercato le stelline fluorescenti perchè considerate cancerogene!). Forse le sostanze fluorescenti contenute nella bustina sono diverse? Voi che ne pensate? Altre immagini

Continua »

Scritto in Nuovi materiali, Young Designers | 11 Commenti »

PHILIPS riprogetta gli ospedali e le camere del futuro

marzo 9th, 2009 by Ivana

Ambient Hospital

Tecnologici e futuribili, gli ospedali pensati dalla PHILIPS rivoluzionano il concetto di cura del malato, con un nuovo tipo di medicina e di diagnostica.

Un salto tecnologico in un futuro non così lontano come assicurano i progettisti della multinazionale olandese PHILIPS.

Nuovi scenari concretizzabili nell’arco di cinque anni, tecnologie pronte ad essere impiegate per la sanità di domani (anche per l’Italia??). 

Le visioni alla Minority Report prendono vita negli ospedali del futuro firmati PHILIPS dove le pareti si trasformeranno in maxi schermi touch in 3D dove il medico potrà illustrare al malato qualsiasi notizia. Si discuterà dei problemi del malato osservando la cartella clinica digitalizzata, esaminando e facendo scorrere tutti i documenti sul maxischermo e visualizzare, ad esempio, le fasi di un’operazione con tanto di ricostruzione 3D del corpo del paziente (organi interni compresi) che, durante la degenza, è costantemente monitorato grazie ad innovative coperte wireless capaci di controllare tutti i dati vitali. Il tutto in un ambiente più accogliente in grado di migliorare il benessere quotidiano delle persone con collegamenti video con i propri cari.

Non si parla solo di degenze e di ospedali tecnologici ma anche di nuovi sistemi innovativi per analisi o ecografie come la particolare cintura di scansione. Basterà sedersi comodamente su un divano e appoggiare sulla pancia delle donne incinte una particolare coperta wireless per ecografie. Mamme e papà potranno così vedere l’ecografia a colori del proprio bambino proiettata direttamente sulla parete e controllare battiti e crescita del feto. Continua »

Scritto in Design - Video, Furniture Design, Interior Design, Nuovi materiali | 1 Commento »

Green Cuisine: PHILIPS presenta la cucina del futuro

marzo 4th, 2009 by Ivana

Green Cuisine Philips

Le cucine del futuro ideate dalla Philips. Superfici touchscreen e design minimal.

La PHILIPS ormai da tempo sta portando avanti una politica di innovazione e sostenibilità. Un nuovo modo di vivere la tecnologia che abbiamo visto in progetti incredibili come Off the Grid la casa del 2020 o i lampioni solari-eolici Light Blossom.

Ancora una volta Philips cerca di stravolgere gli scenari, questa volta domestici, portando avanti un nuovo progetto estremamente affascinante. E’ la cucina vista dagli occhi della Philips. Grandi superfici touchscreen, in corian retroilluminato, che rivoluzioneranno il modo di vivere la cucina.

Una cucina che ha tutta l’aria di un bellissimo iPhone Apple ad esempio, dove è possibile riscaldare qualsiasi cosa ovunque sulla sua superficie, e dove l’interfaccia tattile di regolazione luminosa segue gli apparecchi nei loro spostamenti. E’ la Green Cuisine uno dei tre nuovi concept per un futuro più sostenibile e a misura d’uomo, presentati da Philips al Simplicity Event 2008 di Mosca, sulla Piazza Rossa.

Sotto la superficie della Green Cuisine, dei sensori invisibili sono in grado di individuare padelle, vaporiere e bollitori e di scaldarli in qualsiasi punto si appoggiano: un unico spazio, ma anche una sola energia, che oltre a cuocere serve anche per raffreddare, come ad esempio la glacette per tenere al fresco il vino bianco.

La superficie del piano composta da due strati, uno a induzione per la cottura e l’altro luminoso a Led, offre la flessibilità di spostare gli elettrodomestici liberamente, e al tempo stesso di avere un’interfaccia visiva che li segue” spiega Stefano Marzano direttore creativo di Philips Design. La cucina vanta il maggior consumo energetico, e così il bollitore intelligente individua automaticamente il numero di tazze disposte attorno, e fa bollire solo la quantità d’acqua necessaria. Continua »

Scritto in Design eco-orientato, Furniture Design, Nuovi materiali | 11 Commenti »

Cooka, piano di cottura di Maurizio Maiorana

febbraio 24th, 2009 by Ivana

Cooka

Maurizio Maiorana disegna Cooka un piano di cottura realizzato in argento e silicone.

Nuovi materiali e nuove forme per i tradizionali piani cottura: Maurizio Maiorana, designer torinese, li ridisegna morbidi, flessibili e tecnologici.

Per il piano di cottura Cooka  il designer Maiorana propone delle piastre in argento che, come si vede dalle immagini, ha una conducibilità termica nettamente superiore rispetto al rame o all’alluminio utilizzati per i fuochi delle cucine tradizionali. In questo modo, oltre a ridurre gli sprechi energetici, i cibi si preparano meglio e in minor tempo (sempre se utilizziamo anche pentole adeguate).

Interessante è anche l’utilizzo del silicone come supporto alle piastre che, oltre a garantire un ottimo isolamento temico, resiste a temperature che variano da -60° a 280°. In più questo particolare silicone regala buone caratteristiche di flessibilità e morbidezza al prodotto che diventa così facilmente trasportabile, leggero e poco ingombrante.

Grazie ai tasti touch è possibile regolare la temperatura d’utilizzo, mentre una serie di LED attorno alle piastre ne segnala l’alta temperatura evitando spiacevoli incidenti.

Il piano Cooka funziona esclusivamente ad energia elettrica, questo lo rende utilizzabile in qualsiasi posto ed è un buon sostituto dei fornellini a gas (purchè ci sia una presa elettrica ovviamente) o delle piastre elettriche portatili che siamo abituati a vedere. A me piace, voi che ne pensate? Altre immagini Continua »

Scritto in Furniture Design, Nuovi materiali, Young Designers | 14 Commenti »

Nike Hindsight: supervista per tutti!

febbraio 18th, 2009 by Ivana

Occhiali Nike

Sicurezza, design e tecnologia: gli occhiali Nike Hindsight aumenteranno di 25° il normale campo visivo umano. Una vista da falco, pronta a percepire gli imminenti pericoli della giungla urbana. 

Lontano dalle mode del momento gli occhiali Nike, design sportivo ed ergonomico, sono un vero e proprio gioiello tecnologico.

Con questi particolari occhiali da sole, messi a punto dal designer newyorkese Billy May, ciclisti e podisti potranno percorrere le loro strade in modo più sicuro!

La super-vista non sarà quindi solo un dono per supereroi ma anche per comuni mortali. Le sofisticate lenti degli occhiali Hindsight miglioreranno notevolmente il comfort visivo dei ciclisti aumentando di 25°, da entrambi i lati, la vista periferica umana.

La visione sarà quindi molto più confortevole con un range visivo molto più ampio tanto da evitarci di girare continuamente la testa da destra a sinistra, prestando maggiore attenzione alla strada con conseguenti ricadute positive in termini di sicurezza. 

Tutto questo grazie alle lenti Fresnel che riescono a concentrare nel campo visivo umano anche le cose che, diversamente, non verrebbero viste ad occhio nudo. Il top per chi ama vivere la città sia a piedi che in bici. Probabilmente tra un annetto sarà possibile acquistarli. Beh, speriamo no? Altre immagini Continua »

Scritto in Nuovi materiali, Uncategorized | 8 Commenti »

Blight, veneziane solari elettroluminescenti

febbraio 6th, 2009 by Ivana

Blight, veneziana solare

Blight, le veneziane diventano solari. Accumulare la luce solare di giorno e restituirla di sera sottoforma di luce artificiale.

Blight è l’innovativa veneziata progettata dal designer belga Vincent Gerkens. Formalmente la veneziana resta invariata ma la funzione è stata totalmente riprogettata.

Differentemente dalle tradizionali veneziane, progettate solo per schermare parte della luce solare, Blight è pensata per schermare e accumulare energia solare nello stesso tempo. 

Le superfici delle  asticelle della veneziana sono formate da una doppia striscia di materiali: una composta da piccole celle solari ed un’altra da elementi elettroluminescenti

Di giorno le celle solari raccolgono l’energia solare accumulandola nella batteria (situata nella parte più alta di Blight), di sera invece Blight si trasforma in un particolare apparecchio illuminante semplicemente ruotando di pochi gradi le asticelle.

L’utilizzo è il medesimo delle tradizionali veneziane. E’ possibile inclinare le asticelle assecondando la naturare incidenza dei raggi solari; una volta calato il sole basta ruotare dal lato opposto gli elementi della veneziana per rivolgere la striscia elettroluminescente verso l’ambiente da illuminare.

Il progetto del designer belga è tra i concept che concorrono al concorso Greener Gadget, presentato da Core77 (che vedrà il vincitore il prossimo 27 Febbraio), volto ad eleggere il miglior progetto verde per il 2009. Tra i progetti presentati è uno dei più votati ed è anche uno dei miei preferiti. Che ne dite? Altre immagini Continua »

Scritto in Design eco-orientato, Furniture Design, Nuovi materiali | 9 Commenti »

Le prese elettriche della Eubiq

febbraio 4th, 2009 by Ivana

Presa elettrica EUBIQ

Le prese elettriche secondo la società americana Eubiq. Binari elettrici pronti a soddisfare tutti i bisogni energetici.

La ricerca di ciabatte e prese elettriche non si ferma mai. Ogni giorno ci troviamo a combattere e cercare disperatamente una presa libera per il cellulare, il pc, la stampante….ogni ambiente ha le sue continue ricerche: cucina, ufficio, università, bagno…

La statunitense Eubiq supera il concetto di presa elettrica e di ciabatta per sviluppare un nuovo prodotto, molto più versatile e funzionale. Il prodotto, in commercio negli USA, si chiama Eubiq Wall Socket ed è un vero e proprio binario elettrico. Niente prese, niente ciabatte scomode e ingombranti ma solo un binario che all’apparenza tutto sembra essere tranne che una presa elettrica.

Il sistema elettrico può essere installato dovunque ed occupa pochissimo spazio. La striscia è estremamente sottile ed ha un design adatto a qualsiasi ambiente. Wall Socket può essere posizionata su un tavolo, sui muri, al di sotto di alcuni scaffali e saremo sicuri di avere sempre una presa elettrica libera e a portata di mano. L’idea mi sembra la diretta evoluzione del progetto Wire Cablet, ma più funzionale ed adattabile.

Negli stati Uniti il sistema è già stato certificato, è utilizzato in molti uffici e case ed estremamente sicuro, a prova di dita di bambini! Per utilizzare il binario servono infatti delle apposite prese-adattatore con una base a “T” da inserire e ruotare di 90° bel binario. In questo modo le due estremità della “T” toccano i contatti e alimentano il dispositivo elettrico che desideriamo. Continua »

Scritto in Furniture Design, Nuovi materiali | 9 Commenti »

Wind Belt: energia eolica domestica

gennaio 23rd, 2009 by Ivana

Wind Belt, generatore eolico domestico

Wind Belt, il generatore eolico economico e compatto ideato per gli ambienti domestici.

Con questo progetto Shawn Frayne si è aggiudicato il Breaktrought Award 2007 della rivista Popular Mechanics.

Lui (lo vedete nella foto che stringe WindBelt) ha appena 28 anni, ed è riuscito a realizzare questo piccolo dispositivo in alternativa alle pale oliche con prestazioni fino a 30 volte maggiori! Con il suo Wind Belt, sarà possibile crearse un piccola “centrale eolica domestica” grazie ai bassi costi e alle dimensioni estremamente contenute.

WindBelt è costituito da una piccola memrana sottile che oscillando fa vibrare due magneti posizionati tra due piccole bobine di metallo. Basta una piccola corrente d’aria per generare il movimento della membrana con conseguente produzione di energia. Il dispositivo genera 40 milliwatts con un vento di appena 10 miglia orarie.

La geniale intuizione gli è venuta guardando le oscillazioni del Tacoma Narrows Bridge, il famoso ponte californiano crollato nel 1940 a causa del forte vento.

Grazie alla sua invenzione sarà possibile, per adesso, alimentare LED, orologi, radio e altri piccoli apparecchi esculsivamente con l’energia eolica, ma l’invenzione è in via di sviluppo ed è pronta per rimpiazzare gli obsoleti ed inquinanti generatori al kerosene. Staremo a vedere dunque, ma credo che anche grazie ad Obama, ci sarà un importante sviluppo di questo piccolo grande dispositivo.

Vi lascio al video che, anche se in inglese, fa capire chiaramente il funzionamento di WindBelt. Che ne pensate? Continua »

Scritto in Design eco-orientato, Nuovi materiali | 11 Commenti »

« Articoli precedenti Articoli successivi »

logo A+D


News e articoli sul Rendering | vray tutorial




Categorie


Archivio

Link Utili

http://www.wikio.it