Le scarpe di Julian Hakes

ottobre 12th, 2009 by Ivana

Mojito Shoe

Mojito Shoes, si chiamano così le scarpe proposte dall’architetto londinese Julian Hakes.

Appoggio, tacco e sostegno plantare, il tutto realizzato con un’ unica striscia di materiale che si avvolge su se stessa.

Lasciano sicuramente a bocca aperta per la bellezza, la sinuosità ed i materiali utilizzati, anche se, sono sicura, un po’ tutti ci interroghiamo sulla comodità o addirittura la vestibilità di queste Mojito. Tra le scarpe strane viste, come le Origami di Cahterine Meuter, le scarpe organiche di Zaha Hadid, le Hight Heels di Karim Raschid o le Wooden Sandal di Yarel Yair, va sicuramente riservato un posto d’onore anche per le Mojito.

Il design mi ricorda molto una scia di fumo o quei bellissimi disegni che si creano gettando dell’inchiostro in un bicchiere d’acqua, e chissà se non è andata proprio così. Sicuramente queste concept shoes attireranno l’attenzione e la curiosità di molte persone e, ovviamente, le immancabili critiche per queste scarpe realizzate in fibra di carbonio rivestita di gomma, per la parte a contatto con il suolo, e pelle per quella esterna e a contatto col piede.

Belle posso dire che sono belle, mi hanno subito colpito, certo è che ho qualche serio dubbio circa la vestibilità ed il comfort soprattutto durante l’utilizzo, ma visto che al momento sono ancora concept mi sento di concedergli il beneficio del dubbio… anche se c’è da pensare che l’architetto si è concesso qualche mojito di troppo:)! Vedi le altre immagini

Scarpe Mojito di Julian Hakes

Scritto in Fashion design, Nuovi materiali | 18 Commenti »

18 commenti

  1. fashion victim Scrive:

    che dire: ..quando la classe non è acqua! Nuove, Essenziali, Originali ..magari non adatte per lo shopping! (facciamo per una prima a teatro, dove perlopiù si sta seduti!)..ma a cosa non sarebbero disposte le donne pur di far morir d’invidia le altre?!
    ..comunque Bellissime!

  2. dadde Scrive:

    veramente belle!bravo!

  3. G MAN Scrive:

    io sto seguendo il Lab, con Campo Baeza e voi nooooooo !!

    *xo potetecontinuare a dibbattere su queste fantastiche scarpe mojito,,,giàgià.

  4. calimera Scrive:

    quando si inizieranno a mettere tutti i laccetti che tengano il piede il concept sarà lontanissimo, la linea, sicuramente bella a vedersi così, sarà distrutta.
    Non tutte le donne farebbero di tutto per far morire di invidia le altre, soprattutto quando il rischio è volare per terra al primo passo o essere costrette a contare i passi per non far brutte figure. Il discorso è sempre lo stesso: “il design deve migliorare la vita o è puro virtuosismo?” dalla vostra risposta dipende il vostro giudizio su queste scarpe.

  5. stefffff Scrive:

    x g man

    veramente stai seguendo un lab con campo baeza????
    voglio anche ioooooooo

  6. per G MAN Scrive:

    tu seguirai laboratori tutta la vita ..noi che ci siamo già affermati professionalmente preferiamo confrontarci in un ambiente stimolante come questo, di gente che ha qualcosa da dire su progetti condivisi. Tu continua il tuo laboratorio, forse dopo ci saprai dire qualcosa di più che: «fantastiche!»

  7. PEJA Scrive:

    Sono daccordo con la critica di calimera: in effetti non si parla di tornare al funzionalismo, ma di una nuova pacatezza espressiva! Questo mi sa di consumismo un po troppo mercatocentrico, un oggetto da comprare per “sfizio o per vizio” ma da usare ben poco…

  8. tazzy Scrive:

    fumo di londra o vapori dell’alcool.. ma la linea è davvero accattivante.. chissà che nn divengano addirittura indossabili!

  9. Francesco Scrive:

    Mah, da maschio non posso capire probabilmente. Per me sono belle, ma immagino non comode, poi tutti i discorsi sull’invidia li capite solo voi donne. Ad occhio credo però non slancino la figura femminile

  10. davide Scrive:

    concordo con le ultime riflessioni di Ivana e mi chiedo se l’assenza di un sostegno per la pianta del piede possa essere un problema o no.
    Penso che il design debba si migliorare la vita, ma non trovo nessuna critica al virtuosismo inteso come gioco formale…moltissimi oggetti oggi icone non sono altro che rielaborazioni estetiche senza nessuna aggiunta funzionale o innovazione (Phantom, S-Chair, McBookAir ecc ecc) e ben vengano quindi questi “azzardi” se possono “innovare” o lasciare/lanciare un segno su cui continuare…poi naturalmente subentra l’aspetto consumistico accennato da Peja, ma forse quello diventa un problema sociale morale.

    ola

  11. davide Scrive:

    PS
    ma se questa linea fosse stata pensata da Ghery o Lovegrove o Stark quali critiche avrebbe ricevuto?

    ola

  12. G MAN Scrive:

    ueueeeeeeeeeeeeeeeeeu…
    affermati professionisti °o°

    chiedo umilmente scusa vostra altezza,perdoname…
    ma parlo cn Mies Van Der Rohe o Aldo Rossi ?

  13. davide Scrive:

    @G MAN
    o hai poteri soppranaturali oppure sei a rischio esaurimento ;-) no perchè i due che hai citato sono entrambi morti

  14. G MAN Scrive:

    purtroppo… XD

  15. Capsule - Nuove scarpe Lacoste firmate Zaha Hadid Scrive:

    [...] le linee fluide, anche se preferisco le Mojito Shoes di Julian Hakes, più dolci ed aggraziate al piede. E voi che ne [...]

  16. bleahhhhh,sembra un calzino surgelato.. Scrive:

    come concetto è interessante..come calzatura fa schifo…sembra un lombrico..non è appetibile…sembra un calzino dimenticato a dicembre sul filo con meno 3 gradi fuori..e quando lo vai a riprendere è tuto storto rigido e congelato..bleah

  17. gaia Scrive:

    Secondo me, invece, è particolare! ovviamente impossibile da indossare però originale!!!!

  18. sly Scrive:

    Fantastiche-rivoluzionarie-grande mix di femminilità e tecnologia.bravo jiulian

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