Cooffee Way: i vassoietti per i caffè

giugno 10th, 2008 by Ivana

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Colorati, pratici ed esclusivi. Sono i vassoietti da caffè Cooffee Way.

Per quelli che non possono stare un attimo senza caffé nasce CooffeeWay, un pratico vassoietto, ideale per trasportare il caffè ovunque! Sono coloratissimi, pratici e, ovviamente, pronti per essere collezionati.

Ma andiamo per gradi. Come nasce e come si usa. CooffeeWay nasce per tutti quelli che fanno del caffé il “carburante” della giornata, un piccolo piacere da godersi ovunque. Un vassoietto (registrato e brevettato) ideato per trasportare comodamente e senza scottarsi fino a quattro bicchierini di caffè (o 2 bicchieri più grandi).

In ogni vassoietto (13*14 cm) sono previsti fino a 4 alloggi per i bicchierini di plastica (con un diametro sufficiente per bloccarli e trasportarli facilmente) e spazi per trasportare anche le rispettive bustine di zucchero e palettine. Elementi creati in cartone ondulato rivestito e resistente caratterizzati tutti da immagini sempre diverse e suggestive: fiori, frutti, bandiere, chicchi di caffé, immagini astratte e molte altre ancora. Tutte da collezionare o, perchè no, personalizzare! (soprattutto per chi vuole promuovere la propria attività attraverso questi simpatici e utili vassoietti).

A mio avviso un’idea molto interessante, ottima per trasportare più caffé evitando eventuali scottature o rovesci di bevanda (una soluzione più funzionale di quella per esempio di Starbucks che pone attorno i propri bicchieri delle “ciambelline” in cartone ondulato per evitare che i clienti si scottino) . Design semplice ma più che funzionale.

Interessante è anche la loro zuccheriera per bar: Emysugar. Un elemento d’arredo -anch’esso registrato e brevettato) che permette di esporre tutti i tipi di bustine di zucchero ma anche di recuperarne i residui cartacei, ed eventuali rimanenze di zucchero, al suo interno. Un oggetto che nasce per facilitare la vita dei clienti dei bar che troppo spesso, dopo aver zuccherato il proprio caffè, cercano invano un cestino nelle vicinanze per gettare le carte delle bustine. Anche Emysugar è un buon veicolo pubblicitario che ogni bar, negozio o locale può personalizzare con immagini, marchi o loghi da porre ai fianchi della zuccheriera.

Entrambi i prodotti sono molto belli dal vivo (ringrazio ancora i ragazzi per avermi gentilmente inviato il materiale), uno estremamente funzionale, l’altro più vivace e giocoso. I vassoietti li ho già “collezionati” tutti, adesso aspetto di trovarli nei bar della mia città assieme Emysugar! E adesso caffé!!

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Kartell: il design organico di Lovely Rita

giugno 9th, 2008 by Ivana

Mensola Lovely Rita. Ron Arad per Kartell

Ron Arad disegna Lovely Rita, la mensola libera e sinuosa.

Sembra quasi modellata da un soffio di vento la mensola Lovely Rita. Il design così fluido e organico la rendono particolarmente attraente e sinuosa, caratteristiche comuni a molti oggetti di casa Kartell.

Un marchio sinonimo di qualità e, ovviamente, di design italiano. Kartell è leader in Italia e all’estero per l’arredamento Made in Italy, con i suoi 59 anni di storia magistralmente raccontati attraverso tutti i suoi prodotti che esprimono il linguaggio e l’atmosfera del periodo in cui sono nati ma, allo stesso tempo, sono degli oggetti contemporanei che portano con sè molti altri valori e messaggi. Tutto questo li ha resi parte integrante del nostro paesaggio domestico.

Lovely Rita è una mensola modulare, caratterizzata da tanti piccoli elementi -2 moduli di base per sei differenti colori- tali che a seconda di come vengono disposti alla parete, si possono creare mensole di dimensioni e forme mutevoli e ampliabili all’infinito (parete e soldi permettendo). E’ l’ideale per libri e piccoli oggetti o per decorare una parete con un tocco di design.

Bella è bella, senza dubbio, ma ricorda un po’ troppo la versione movimentata della più famosa BookWorm, realizzata sempre per Kartell e sempre da Ron Arad. Forse era a corto di idee? Di certo tra BookWorm e Lovely Rita passano solo tre anni (1993 e 1996) forse il nostro amico Arad voleva solo modificarla un po’.. si sa, non si è mai soddisfatti al 100% delle proprie opere. Siamo clementi almeno questa volta? Immagini  Continua »

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80's Ghost: lampade dai videogames

giugno 6th, 2008 by Ivana

80’s Ghost

Per i nostalgici dei favolosi anni ’80, le lampade Ghost sono una chicca da non perdere.

Sono ispirate al celeberrimo gioco Pac-Man, il simpatico personaggino-pallino giallo che cercava di raccogliere tutte le sue pilloline facendo attenzione a non essere catturato dai fantasmini.

E sono proprio questi ultimi i protagonisti delle lampade 80′s Ghost. Un prodotto di light-design realizzato in polipropilene opaco che riproduce fedelmente, sia nei colori che nella forma, i fantasmini del famoso videogioco.

Di certo meno celebri, e magari anche meno amati di Pac-man stesso, le lampade Ghost sono un chiaro omaggio agli anni ormai trascorsi, alla spensieratezza degli ’80 e ad un videogioco antesignano delle moderne piattaforme da gioco. Pac-man torna a rivivere, anzi, a risplendere nelle nostre stanze come un oggetto simbolico ideale per i nostalgici, per chi ha fatto le nottate avanti al Commodore 64 o per chi semplicemente li trova simpatici.

Ideatore dei fantasmini il designer brasiliano Anderson Horta, sicuramente un cultore di pac-man, che vede in questa lampada un diverso modo di concepire i fantasmini: non più entità delle quali aver paura, ma elementi giocosi e simpatici che danno luce e vivacità alle nostre stanze.

Non è la lampada dell’anno e nemmeno l’idea più originale della storia del design ma un simpatico segnale di un bisogno di semplicità, di oggetti familiari che hanno segnato la nostra gioventù. 

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Wheelly, moduli abitativi per senzatetto

giugno 5th, 2008 by Ivana

Wheelly, ruota sistema-abitativo per senzatetto

Wheelly, la ruota diventa un piccolo modulo abitativo.

Proprio pochi giorni fa ho parlato di Bedu, il bidone trasformabile in campo per emergenze; oggi vi ripropongo l’argomento  social-design con un nuovo ed interessante progetto. E’ Wheelly il rifugio per i senzatetto.

Il gruppo Zo-Loft (abbiamo già parlato di questo gruppo di giovani designer italiani per il progetto Din-Ink, i tappi-posate, ricordate?) si ripropone con un sistema-rifugio. Una ruota per ripararsi, per proteggersi e per spostarsi, una ruota come status-symbol ma soprattutto una ruota come dimora intima e più dignitosa.

Whelly è disegnato per colonizzare e vivere tutti i tipi di realtà urbana, da solo o connesso ad un altro modulo, così da poter creare rifugi multipli e colorati“. Un progetto sostenibile, basato sul sistema del cuscinetto a rullo, realizzato in gomma, alluminio e cartone pressato riciclabile al 100%. La corona interna è ritmicamente segnata da una sequenza di fori per permettere di appendere un sacco da 250 lt ed alcuni oggetti quotidiani. Grazie a due tende pieghevoli in poliestere, diventa un rifugio sicuro ed intimo, provvisto di uno spazio isolato dal terreno per dormire ed uno per poter stipare gli oggetti.

Agli estremi del carrello sono previsti due elementi circolari in gomma sui quali è possibile collocare loghi o marchi. Questa caratteristica permette di ridurre i costi di produzione del carrello o, addirittura, renderlo gratuito per tutti i senzatetto, diventando dei veicoli pubblicitari all’interno della città.

Wheelly, come tanti bei progetti, purtroppo vive solo sulla carta, ma sono certa susciterà presto il giusto interesse e magari troverà un “papà” finanziatore. Farebbe sicuramente la felicità di molte persone. A voi la parola. Immagini Continua »

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