luglio 8th, 2008 by Ivana

Si chiama SbrodoliNo ed è il nuovo cono gelato ideale per chi si…sbrodola sempre col gelato!
Estate, tempo di mare, di grandi bevute di acqua e di tanti gelati rinfrescanti! Proprio ieri mi sono gustata un bel gelatino e, sempre ieri, ho sporcato il mio jeans con una bella macchia di gelato e subito mi sono ricordata di SbrodoliNO. Se la mia gelateria l’avesse avuto, probabilmente il mio jeansetto sarebbe ancora pulito!
SbrodoliNo infatti è uno di quei progetti per il food-design che ti semplificano la vita e ti fanno godere il gelato, senza mani appiccicose o, ahimè, vestiti sporchi. Al tradizionale cono gelato, infatti, è stata aggiunta una semplice spirale, commestibile ovviamente, che raccoglie le temibili goccioline di gelato sciolto. Una seconda cialda che non lede l’immagine del cono, diventata ormai quasi un’icona, ma che ne avvolge la silhouette enfatizzandola con questa spirale che guarda verso l’alto.
Una comoda spirale che raccoglie il gelato “killer” e lo accompagna all’interno del cono stesso coniugando perfettamente gusto e praticità. L’idea è dello studio Ghigos (Davide Crippa, Barbara di Prete, Manolo Lochis e Francesco Tosi) e si è anche aggiudicato il premio fooddesign 3 ed è stato esposto al Salone del Gusto di Torino (2004).
Aspetto di vederla anche nelle mie gelaterie. Intanto la possiamo commentare… Le foto Continua »
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luglio 7th, 2008 by Ivana

Arrivano i vincitori del concorso Nastro Azzurro Unbeerlievable! Tra i 33 finalisti il primo premio è stato assegnato a Roberto Botta e la sua scaletta dall’inconfondibile silhouette della birra Nastro Azzurro.
Musa ispiratrice e motore di tutto il concorso è lei: la bottiglia da 33 cl. Una linea inconfondibile che cambia forma e funzione sotto le matite impazzite degli oltre 1500 iscritti al concorso. Idee stravaganti, alcune improponibili, altre bizzarre, altre ancora ironiche o giocose. Più di 850 progetti presentati, ispirati alla bottiglia di birra più famosa in italia, che hanno assunto più volte tematiche sociali ed ecologiche.
Roberto Botta si aggiudica i 10.000€ previsti per il primo classificato con il suo progetto QuaterBasei. All’apparenza una semplice silhouette della bottiglia di birra che, una volta aperta si trasforma in una scaletta con quattro gradini.
I Premi della Giuria (2.500€) vanno al progetto BeFreez di Jean Claude Chiementin come Miglior Progetto di Innovazione Tecnologica e ad Ecopanchina, di Rafael Vinader, che si aggiudica il premio per il Miglior Riutilizzo della Bottiglia.
Onestamente nella gallery ho trovato molti progetti interessanti e più provocatori. Tra i tanti quelli che più mi sono piaciuti sono: Drink Different, Ribbon Mushroom, Nastro da Mare, Birrardino o Set Stappagusto. Altri pazzeschi come Slurp, Dormici su, Birra di Rubik…. Vedeteli tutti perchè alcuni sono veramente al limite del surreale. Lascio a voi la classifica;)
Per gli interessati, a Torino dall’8 al 12 Luglio presso il Circolo Canottieri Esperia, saranno esposti tutti i 33 progetti finalisti. Alcune immagini Continua »
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luglio 4th, 2008 by Ivana

Sombrero Wire Manager, piccoli “cappellini” originali e colorati pronti ad ordinare i fili della nostra scrivania.
Non so come sia la vostra, ma la mia scrivania spesso diventa un groviglio di fili e cavi. Filo della stampante, del pc, della lampada, dello scanner….una grande ragnatela che nemmeno spiderman sarebbe capace di fare! Quelle rare volte che metto in ordine in camera mi dedico anche ai vari cavetti, sistemandoli alla meno peggio magari con un pò di scotch o qualche elastico per i capelli.
Dall’america il designer Andrea Ruggiero ci delizia con un particolare oggettino per sistemare fili e filetti che si avvinghiano tra le nostre caviglie. Si chiama Sombrero Wire Manager ed è un coloratissimo sombrerino ideale per mettere in ordine i fili e, soprattutto, tenerli lontano dai nostri piedi.
Il funzionamento è semplicissimo. Basta avvitare uno o più sobrerini sotto la scrivania e arrotolare il filo che si vuole sistemare lungo l’apposito alloggio del sombrero. L’idea è semplice ma molto utile, ideale sia per le nostre stanze che per gli uffici. Io li metterei anche sopra la scrivania per un tocco di colore e anche per tenerli più facilmente a portata di mano. Per chi volesse, si possono acquistare a 4$. Commenti? Tutte le foto Continua »
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luglio 2nd, 2008 by Ivana

Verterra: qualità, design sostenibile e sociale. Una società americana da prendere come modello. Scopriamo perchè.
Una mission ecosostenibile da tutti i punti di vista. Verterra controlla il ciclo di vita dei propri prodotti dall’inizio alla fine. Durate il processo di lavorazione nessun albero viene tagliato, nessun elemento chimico o tossico viene aggiunto ai prodotti, niente colle, niente lacche nè solventi, nessuna vernice. Varterra è un prodotto sostenibile al 100%.
Verterra è anche design sociale. Nelle sedi del sud Asia che partecipano alla produzione dei prodotti Verterra, a tutti i lavoratori viene garantito un giusto salario, tutte le spese mediche sono coperte e i luoghi di lavoro destinati agli operai sono progettati per essere sicuri e confortevoli.
I prodotti Verterra, per lo più piatti e vassoi, hanno un design elegante e versatile e sono portatori di un messaggio sostenibile estremamente intenso. Questi prodotti sono realizzati con le foglie secche degli alberi (quelle che solitamente vengono accantonate ai bordi della strada per essere poi bruciate). Verterra trasforma questi materiali di “scarto” in materie prime per oggetti dall’elevato valore estetico e sostenibile.
Sono prodotti che si biodegradano in due mesi che possono essere riposti in frigo, utilizzati nei forni a microonde e nei forni (su questo ho qualche perplessità, ma è una cosa che garantiscono..). Per la produzione di questi prodotti viene utilizzato solo vapore e una pressa per comprimere al meglio tutte le foglie (sterilizzate precedentempente attraverso raggi UV). L’80% di tutta l’acqua utilizzata per il processo produttivo viene catturata e riutilizzata per produrre altro vapore.
I prodotti sono ovviamente riutilizzabili (entro 2mesi) e costano meno di un dollaro al pezzo (la confezione da 100 pezzi costa 70 $)! Più sostenibile di Verterra credo non esista ancora niente. Altre immagini Continua »
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luglio 1st, 2008 by Ivana

Una nuova categoria di prodotto, una nuova esperienza tattile, un nuovo fantastico modo di vivere la tecnologia: è Microsoft Surface.
Sono sicura che conoscete tutti l’ultimo gioiellino i casa Microsoft ma, visto che non ne avevo ancora parlato, mi sembra opportuno aprire un piccolo post e vedere anche voi della “community” cosa ne pensate.
Surface stupisce tutti a primo impatto per l’interfaccia intuitiva e touchscreen. Un, chiamiamolo tavolino, con uno schermo di 30 pollici pronto ad interagire con tutti, che siate soli o accompagnati da amici.
Vedere foto, video, disegnare, consultare una mappa, inviare foto, navigare, leggere le caratteristiche di una bevanda….sarà tutto facile, veloce e tecnologico! L’utlizzo è semplicissimo oltre che emozionante (vedete anche il video). Per vedere le foto, per esempio, basta poggiare la fotocamera digitale sulla superficie di Surface per poterle letteralmente toccare con mano, ruotarle, ingrandirle, spostarle, cestinarle o inviarle ad un amico. Niente tastiere nè mouse. Surface ha bisogno solo delle vostre mani per funzionare.
Questo prodotto, che costà tra i 5 e i 10mila dollari ( 6mila euro più o meno) lo troveremo presto nei migliori alberghi, negozi o locali. Potremmo fare acquisti, ordinare direttamente dal tavolo Surface dopo aver sfogliato il menù virtuale, leggere tutto quello che ci può interessare del piatto che abbiamo ordinare e magari leggere anche la posta.
Microsoft Surface apre il mondo a nuovi scenari tutti da scoprire. A me piace molto. Qualcuno per caso l’ha già acquistato?? Proposte per il futuro?
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giugno 30th, 2008 by Ivana

Volkswagen, packaging e pubblicità. La casa costruttrice di autoveicoli tedesca, sta facendo parlare di sè per un’interessante campagna pubblicitaria dei nuovi veicoli commerciali.
“For Every Kind of Load” ,per ogni tipo di carico, è lo slogan che accompagna la campagna di marketing. Quattro simpatici packaging per sottolineare, come, dalle buste di latte alle uova, VolksWagen sia capace di adattarsi a qualsiasi situazione.
La nuova campagna è stata realizzata dall’agenzia pubblicitaria brasiliana ALMAP/BBDO, resa celebre dal recente premio per l’Agenzia dell’anno conquinstato a Cannes Lions 2008. Di questa vi consiglio di fare un giretto al sito per vedere tutti progetti, sono tantissimi e tutti interessanti (molti sono famosi anche in Italia).
La busta del latte, il cartone delle uova, la cassetta della birra e della frutta interpretano metaforicamente i veicoli commerciali Volkswagen diventando essi stassi, veicoli di un messaggio pubblicitario.
Una campagna originale e accattivnte, sebbene semplice. I packaging li trovo carini e, senza dubbio, attirano molta attenzione. Finalmente uno dei packaging più tristi delle storia, come quello delle uova o delle cassette per la frutta, diventa di più allegro. Suggerimenti? Le foto Continua »
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giugno 27th, 2008 by Ivana

Avvenieristica e assolutamente fuori daglii standard. BMW GINA un concentrato di tecnologia “viva” che lascerà tutti senza fiato. Design mutevole, carrozzeria in tessuto e tante altre stupefacenti novità.
GINA è l’ultima incredibile creatura di casa BMW. Un’automobile che, personalmente, mi ha lasciato a bocca aperta. Quello che stupisce e lascia increduli è la sua carrozzeria. E’ infatti realizzata con un nuovo materiale superperformante, un nuovissimo tessuto con incredibili caratteristiche elastiche e lucenti. L’unica auto al mondo capace di cambiare forma.
Tutto questo grazie alla “pelle” che ricopre lo scheletro della nuova BMW (realizzato in fibra di carbonio e metallo). Un’auto concepita come un “abito” pronto a cambiar faccia a seconda delle esigenze dei proprietari. La struttura dell’auto, infatti, grazie a un sistema elettro-idraulico, può essere modificata, in tempo reale, quasi come nel film Trasformer! A seconda della velocità, ad esempio, la coda di GINA cambia aspetto; quando si accendono, i fari sembrano comparire dal nulla (guardatevi il video che è impressionante!), il motore e le porte si aprono in un modo mai visto, con effetti sorprendenti. Anche i sedili cambiano forma modificando, di volta in volta, le caratteristiche ergonomiche.
Una spider visionaria, che sembra avere un’anima. GINA (il nome deriva dall’acronimo Geometry and Function in “N” Adaptations) è un invito, rivolto ai designer e a chi desidera una BMW, a sbizzarrirsi con inedite forme e materiali.
A mio avviso la vera auto del futuro! Non perdetevi il video, vi verrà la pelle d’oca! Fatemi sapere;) Foto Continua »
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giugno 25th, 2008 by Ivana

Everland: monostanze prenotabili per una sola notte, piccoli “gusci” sui tetti delle città più belle, panorami mozzafiato per un piccolo piacere più o meno alla portata di tutti.
E’ Everland, l’albergo di una sola stanza. Sì, una sola stanza, ma estremamente curata e suggestiva. E’ praticamente un container particolarissimo e curatissimo che, di volta in volta, viene posizionato sulle sommità più suggestive di una città; una stanza dalla quale dominare il mondo, per vivere una giornata d’arte con un tocco di architettura.
L’idea è degli artisti svizzeri Sabina Lang e Daniel Baumann e nasce per rendere lo spettatore parte dell’architettura dello spazio. I più bei palazzi storici, per una sola notte si concederanno all’albergo più colorato e divertente. Un connubio che sta rapendo moltissime persone (è diventato praticamente impossibile prenotarsi).
Un nuovo tipo di vacanza, forse troppo breve, ma sicuramente d’impatto e memorabile, divertente ed originale. Un vero progetto di design esperienziale. Un ambiente che si affaccia direttamente sui monumenti più belli delle città, per contemplarli ed ammirarli. Gli esterni ricordano molto il design del celeberrimo televisore Algol di Zanuso e Sapper, mentre gli interni sono fluidi e dinamici, colorati con tonalità rilassanti ed avvolgenti; un ottimo guscio per allontanarsi dalla realtà e godersi un po’ di relax senza dimenticare la tecnologia.
Gli alberghi Everland sono dotati di tutti i comfort: wifi, minibar, stanza da bagno di lusso, cucina, letto king-size e un salottino con vista mozzafiato. Sicuramente state pensando ai costi. Sono curiosi anche questi, infatti le stanze possono costare 333 o 444€. Una pazzia tuttavia fattibile. Dopo Lipsia e Parigi quale sarà la prossima tappa? Le foto Continua »
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giugno 24th, 2008 by Ivana

Un orologio fuori dagli schemi, nuovo, impreciso, provocatorio. E’ Ora Unica, il progetto vincitore del concorso Adam’o Eva.
Denis Guidone, milanese classe 1977, è il giovane designer incoronato da una giuria d’eccezione -Arnaldo Pomodoro, Alessandro Mendini, Carmelo Strano, James Wines, Ed Carpenter, Philippe Samyn- vincitore del concorso sopraindicato. Finalmente gli italiani si fanno sentire un po’.
Il progetto sta riscuotendo infatti un grosso successo. Sicuramente lo avrete già visto su moltissimi blog o magari al Salone del Mobile. Ora unica è un orologio sui-generis. Le lancette nascono da uno “scarabocchio” tanto impreciso quanto accattivante. Il quadrante vede al centro dello scarabocchio la lancetta delle ore, mentre nel lato più esterno la lancetta dei minuti.
L’imperfezione diventa “principio ordinatore”, nuove configurazioni discorsive nell’ attestazione del contrasto, nel desiderio di irregolarità e di rottura delle simmetrie che in “piena regola” diventano tratti distintivi del nostro tempo. Uno scarabocchio mutevole che comunica il trascorrere del tempo con un gesto infantile e razionale in antitesi all’ora, sinonimo di precisione e razionalità.
La risposta italiana agli orologi di Starck (O’Ring Digì per esempio) realizzata però da un designer emergente che sta facendo parlar molto di se. Che ve ne pare? Altri modelli Continua »
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giugno 23rd, 2008 by Ivana

Milano, Scuola Politecnica di Design. Un tuffo nel mare del design! Dal 27 giugno al 24 luglio un quadrifoglio di workshop da non perdere!
Estate..tempo di vacanza e, perchè no, di workshop! Potrebbe essere il nuovo modo di concepire una piccola vacanza, regalandosi un workshop a stretto contatto con le personalità più rilevanti del design internazionale: Ross Lovegrove, Fernando e Humberto Campana, Matali Crasset e Martì Guixè.
Workshop organizzati dalla Deep Design Summer School -promossa dalla Scuola Politecnica di Design- realizzati in collaborazione con aziende importantissime: Alessi, Microsoft, 3M e Serralunga.
In ogni workshop, della durata di una settimana, le lezioni si terranno in inglese a stretto contatto con i designer e con le aziende con le quali gli studenti condivideranno visioni e sfide per il futuro. Una full immersion nel mondo del design durante la quale i partecipanti lavoreranno full-time utilizzando le strutture della scuola; saranno alloggiati in un residence universitario nelle immediate vicinanze di SPD (in camera singola con colazione e pranzo). I contenuti dei workshop scaturiscono dalla riflessione sui temi emergenti nella società contemporanea e sono inquadrati dal punto di vista di ciascun progettista con il proprio metodo e sensibilità.
Ecco i Workshop e le date:
Workshop con Ross Lovegrove
27 giugno - 3 luglio 2008
in collaborazione con Serralunga
Workshop con Fernando e Humberto Campana
4 luglio - 10 luglio 2008
in collaborazione con Alessi
Workshop con Matali Crasset
11 luglio - 17 luglio 2008
in collaborazione con Microsoft
Workshop con Marti Guixé
18 luglio - 24 luglio 2008
in collaborazione con 3M
Ovviamente, per i milanesi soprattutto, un’accasione da non perdere. I corsi sono aperti a studenti di design, architettura e comunicazione, a professionisti o docenti che desiderano prendere parte a questo percorso intensivo di formazione. Ogni corso ha un numero limitato di posti. Per informazioni si può contattare la Segreteria Studenti SPD, visitare il sito: www.scuoladesign.com o contattare la segreteria studenti al numero 02 21597590.
Chi è interessato a iscriversi può spedire il proprio cv e un portfolio digitale alla Segreteria Studenti: summerschool@scuoladesign.com. Continua »
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