La pensilina scacciapensieri della Play Station!

marzo 18th, 2007 by Ivana

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La prima pensilina, per pubblicizzare la Play Station, studiata per non annoiarsi!

Immagino che tutti voi sappiate benissimo cosa sono i bubblewrap! Questo nome non vi dice niente? Ok, allora pensate a quei bellissimi fogli di plastica pieni di palline d’aria. Esatto! Proprio quell’incredibile plastica da imballaggio che se ci capita sotto le dita iniziamo a torturarla e farla scoppiettare nevroticamente fino all’ultima bolla!

Una plastica, direi quasi scacciapensieri, che ci rapisce con il suo fascino “esplosivo”; credo che nessuno al mondo sia capace di restare impassibile alla voglia di far scoppiettare tutte le bollicine!

Beh, proprio partendo da questo principio, la Play Station per pubblicizzare uno dei suoi modelli, ha creato una bellissima e pluripremiata installazione(purtroppo è in Malesia) pensata per le pensiline degli autobus. Quattro grandi pannelli pieni di bolle marchiate con gli emblematici simboli della Play Station (cerchio, quadrato, triangolo ed ics) che non aspettano altro che essere scoppiettati uno ad uno.

Un ottimo sistema per ingannare il tempo.. o per perdere il bus colti da un’irrefrenabile voglia di distruzione?? Bellissima, ma quanto durerebbe? Io la farei fuori in pochi minuti! Voi?

(Via)

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Nuovo marchio Lancia

marzo 17th, 2007 by Ivana

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In occasione del centenario, la Lancia ridisegna il proprio logo.

In concomitanza del restyling del marchio FIAT, anche Lancia rinnova se stessa, affidandosi, peraltro, alla stessa agenzia:la Robilant Associati (creatori di noti marchi quali Enel, Eni, Candy, Illy e molti altri).

Il nuovo marchio, a primo impatto, è ben fatto, bilanciato e coerente con lo stile grafico del marchio precedente (lo scudo ed i colori restano invariati) ed è reso ancora più ammaliante dagli effetti 3D. Ma in molti si chiedono dove sia finita la vera essenza del logo.

Dove sono finiti i segni distintivi della Lancia, la tradizione e l’anima? Nel nuovo logo, indubbiamente bellissimo, manca la bandiera con il cognome della Lancia, manca lo storico volante a quattro razze, manca la cultura e l’identità, cose che l’avevano resa un marchio leader e storico.

Graficamente è ineccepibile ma la personalità dov’e? Che ne pensate?

(Via)

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Water Cube: a Pechino sorge la piscina ecosostenibile

marzo 16th, 2007 by Ivana

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Il Water Cube di Beijing è la splendida struttura che ospiterà la piscina olimpionica delle prossime Olimpiadi di Pechino 2008.

Progettata dagli architetti dello studio PTW e dal consorzio ARUP, la struttura esterna ha una morfologia che ricorda tante bolle d’acqua irregolari, leggere e luminose alla vista; ma la sua particolarità non si ferma alle caratteristiche estetiche. L’edificio, progettato secondo principi di design ecosostenibile, utilizza materiali ecologici e tecnologie per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Interessante è il materiale utilizzato per le pareti dell’edificio: l’ EFTE, un particolare tipo di Teflon, prodotto dalla DuPont, che reagisce al colore del cielo, cambiando il proprio creando effetti visivi fantastici, e che permette di catturare il 20% dell’energia solare incidente sul palazzo utilizzandola per riscaldare l’acqua delle vasche.

Durante il giorno lo stabile è illuminato dalla luce naturale, riducendo al 55% i consumi di elettricità per l’illuminazione. C’è da aggiungere che la zona nella quale sta per sorgere il Water Cube è caratterizzata da scarse risorse idriche; per porre rimedio a questo problema l’80% dell’acqua piovana raccolta dal tetto della struttura viene riciclata e riutilizzata.

Il progetto risulta ancora più interessante se pensiamo che i progettisti del Beijing Water Cube sono gli stessi che stanno progettando la prima città ecosostenibile cinese, Dongtan (vicino a Shangai).

Un altro splendido esempio di progettazione eco-sostenibile e affascinante. Che ne pensate?
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Karim Rashid e Clicquot Loveseat: l'ultima creazione

marzo 14th, 2007 by Ivana

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Karim Rashid disegna la seduta Clicquot Loveseat.

Era molto che non parlavo del mio designer preferito e appena ho visto la sua nuova creazione non ho potuto fare a meno di postarla. Una sedia che riprende lo stile di Eero Saarinen e della sua sedia Tulip; due petali rosa, uno dei colori più amati da Karim Rashid, che si uniscono per formare una sinuosa seduta che richiama le linee morbide di un tulipano rosa.

Al centro della seduta un tavolino porta- champagne arancione, metafora di un pistillo. Pesata per due persone e per i locali pubblici, la seduta Clicquot Loveseat, creata per celebrare il Veuve Clicquor Champagne, è uno degli ultimi oggetti di Karim Rashid, caratterizzato, come sempre, da un design inconfondibile e da accostamenti cromatici unici in perfetta linea con l’esclusivo stile Karim!

Clicquot Loveseat è più di una sedia, è un modo di vivere, è un pezzo d’arte che dà un tocco di allegria e di colore all’ambiente e alla vita.
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Via YankoDesign e Concepts&Contents

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Zumi Stool: lo sgabello eco-sostenibile

marzo 13th, 2007 by Ivana

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Zumi stool, prodotto da Vivavi per OFFI, è uno sgabellino totalmente progettato e realizzato seguendo alcuni principi di design eco-sostenibile.

Composto da tre parti, modulari e componibili, in compensato piegato con impiallacciatura di betulla, ha alcune caratteristiche molto importanti: le tre parti non necessitano di alcuna giuntura (si mantengono unite ad incastro), non vengono utilizzati collanti tossici, il materiale utilizzato è ridotto di cinque volte rispetto gli standard e, inoltre, la particolare morfologia ne permette un trasporto facilitato.

«Questo sgabello è stato disegnato in Giappone e ottimizzato per la produzione negli USA. Tre parti omogenee si uniscono a formare uno sgabello la cui forma leggera ricorda gli origami». Grazie alla sua semplice struttura si può facilmente montare e smontare, ciò consente un notevole vantaggio anche nel trasporto, attraverso la minimizzazione dell’ingombro. Inoltre la sua realizzazione prevede l’utilizzo di collanti non tossici (water-based) e privi di formaldeide.

Le fasi di pre-produzione e produzione sono particolarmente attente all’uso delle risorse sia materiche che energetiche. Il sito evidenzia una notevole attenzione nei confronti delle problematiche ambientali, fornendo al consumatore anche la possibilità di consultare un ECO-glossario, per confrontare e ampliare le descrizioni dei prodotti.

Un oggetto molto interessante soprattutto se pensiamo che per la produzione di Zumi Stool (come evidenziato nell’ECO-glossario) è necessario utilizzare solo metà albero, diversamente dalle altre fabbriche che per uno sgabello abbattono fino a 5alberi! Davvero un bel prodotto eco-sostenibile.
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Grazie ad Alessandra per la segnalazione :)

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California Fitness: la palestra sostenibile che alimenti TU!

marzo 12th, 2007 by Ivana

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“Niente sforzi, niente risultati” giusto? Nella nuova palestra “powered by YOU” la filosofia muta in “niente sforzi, niente energia”.

Proprio come la discoteca ecologica di Rotterdam, che traduceva l’energia cinetica dei passi delle persone in energia potenziale, in questa nuova palestra l’energia viene prodotta dagli esercizi degli sportivi ed utilizzata per creare energia verde.

I francesi Lucien Gambarota e Wharton hanno unito le loro forze creando la California Fitness, una palestra che lancia un rivoluzionario concept nel quale l’energia derivante dagli esercizi diventa energia pulita che alimenta un sistema “powered by YOU” .

Il presidente della California Fitness spiega: “una persona ha la capacità di produrre 50watts di elettricità per ora facendo un’attività fisica moderata. Se una persona impegna 1ora al giorno correndo su un tapisroulant può generare 18.2 kilowatts di energia e ridurre di 4.380 litri l’emissione di CO2 per anno”.

Gli inventori amano l’idea di bruciare calorie convertendole in energia senza utilizzare combustibili fossili. Un programma che coniuga perfettamente benessere fisico ed ambientale. Sarebbe bello averla sotto casa no?

Via Inhabitat

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Ceramics for Breakfast: "Glide" wins!

marzo 11th, 2007 by Ivana

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“Glide” vince il concorso “Ceramics for Breakfast“.

Era da un po’ che avevo in mente di parlarvi del vincitore del concorso “Ceramics for Breakfast”, il concorso indotto dal MACEF, e conclusosi a Gennaio, volto alla progettazione di accessori per la tavola in ceramica.

Il primo premio (5000 euro) è stato assegnato al giovane designer inglese George Watson (appena 21anni) e alla sua creazione “Glide”.

Glide è un tostapane, ovviamente in ceramica, innovativo e utile per riscaldare e cuocere ottimi toast per la vostra colazione. L’idea è semplice ma funzionale. Glide, infatti, grazie ad un particolare meccanismo evita il fastidio di controllare pedissequamente la cottura del vostro toast, che magari per un secondo di distrazione trovate incenerito!!!(a me capita praticamente sempre!).

La struttura che riscalda il toast è dotata di particolari rotelline che agevolano l’avanzamento del toast nell’alloggio che riscalda le fette cuocendole perfettamente e lasciandole sempre in bella vista. Un accessorio funzionale e ben progettato lontano dai soliti tostapane. Vi piace?

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Adidas e Mi Innovation Center: il nuovo retail concept

marzo 10th, 2007 by Ivana

mi-innovation-center.jpgAdidas e Mi Innovation Center. Un po’ come la Nike, anche Adidas sperimenta un nuovo modo di concepire gli acquisti: quelli super personalizzati e tecnologici.

Non parliamo solo di estetica ma, soprattutto, di un’esperienza computerizzata volta alla creazione di un prodotto ideato su misura, sulle esigenze e sui desideri del cliente.

Capi personalizzati grazie all’uso della tecnologia che, anche in questo store, è la protagonista assoluta. Il primo Innovation Center, progettato da Mutabor Design, è sorto a Parigi, in una delle strade più famose della capitale Francese: gli Champs-Elysèes.

Nello store è possibile simulare una corsa o una camminata grazie ad un grande tapirulant ricoperto di sensori, grazie ai quali, viene rilevata forma, misura e tipologia di pressione del piede. Nello step successivo il cliente, attraverso un touch screen, puo’ scegliere colori e finiture della scarpa.

Uno store interattivo e altamente tecnologico con personale che segue passo passo i clienti annotando dettagli e richieste su tavolette digitali. L’obiettivo fandamentale dei progettisti del Mi Innovation Center era quello di coniugare al meglio stile futuristico e funzionalità dell’ambiente.

Tecnologia, innovazione, interfacce, dettagli, colori e materiali hanno trasformato un semplice store in un’esperienza unica e interattiva. Un retail concept che cambierà le aspettative ed il modo di fare acquisti delle persone. Se andate a Parigi non perdetevi il Mi Innovation Center, davvero un’esperienza interessante.

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Via Concepts&Contents

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Hadid, Gehry e Nouvel. Saadiyat Island, la loro creazione

marzo 8th, 2007 by Ivana

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Zaha Hadid, Frank Gehry, Jean Nouvel e Tadao Ando sono gli architetti che parteciperanno al colossale progetto per Saadiyat Island. Ancora una volta Dubai, ancora una volta architettura contemporanea e grandi firme.

Saadiyat Island, in italiano Isola della Felicità, è la nuova isola artificiale che sorgerà ad Abu Dhabi (Emirati arabi) e vedrà “crescere” al suo interno una nuova sede del Guggenheim -Gehry-, un complesso di teatri per concerti e spettacoli – Hadid- , un Museo d’Arte Classica – Nouvel- ed un museo del Mare – Ando- . Un avveniristico progetto firmato da architetti di fama internazionale che hanno unito i loro talenti per un complesso dove l’arte e l’architettura sono i veri protagonisti.

Notevole è il progetto dell’architetto anglo-irachena Hadid che così commenta la sua opera: “Un progetto dalla geometria scultorea che emerge da una intersezione lineare di percorsi pedonali all’interno del distretto culturale, e cresce gradualmente trasformandosi in un imponente organismo che sviluppa una rete di ramificazioni. Non appena si insinua nel sito, l’architettura diventa sempre più complessa, incrementa altezza e profondità dando forma a più cime che ospitano gli spazi per le rappresentazioni, spazi che spuntano dalla struttura come frutti su una pianta rampicante e si affacciano sul lato ovest, verso l’acqua”.

Un progetto (che nella sua totalità supera i 27 milioni di dollari) promosso dalla Solomon R. Guggenheim Foundation dellla Tourism Development and Investment Company di Abu Dhabi, rivolto ad un target extra-lusso, in linea con le tendenze degli Emirati Arabi.

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Via Inhabitat, Tecnocino

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Future-Store: il nuovo modo di concepire gli store

marzo 7th, 2007 by Ivana

future-store.jpgIl Future-Store di Metro.

L’azienda tedesca Metro sta portando avanti un interessante progetto per gli scenari prossimi: il Future-Store. Soluzioni innovative per rendere lo shopping del futuro semplice, veloce ed estremamente diverso dalle consuetudini.

Il progetto del Future-Store affonda le sua radici in molteplici ambiti: shopping, domotica, cosmetica… per approdare al un nuovo modo di vivere la vita e la tecnologia.

Il “camerino intelligente” è senza dubbio, un aspetto originale del progetto: sarà possibile infatti, grazie a sofisticate apparecchiature elettroniche, provare abiti senza il fastidio di spogliarsi e provarli nel tradizionale camerino prova. Grazie a dispositivi elettronici sarà possibile avere, in tempo reale, la scansione del proprio corpo (proiettata su uno schermo) vestita virtualmente con i capi scelti. Sarà possibile visionare in tempo reale tutti i modelli, i colori e magari gli accessori, sul nostro altr-ego digitale.

Senza dubbio il sistema utilizzato è fortemente tecnologico ed originale ma non so quanto appagherà l’irrefrenabile voglia di shopping delle persone più consumiste. Vi consiglio di dare un’occhiata ai video dimostrativi proposti dalla Metro.

Via Coscablog

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