Nembro, altro che biblioteca!

marzo 27th, 2008 by Ivana

Biblioteca libri terracota Bergamo

Riqualificazione urbana con un tocco di stile. Nembro si arricchisce di una nuova interessante biblioteca.

Mille “libri” dalle molteplici funzioni impreziosiscono l’esterno di questa particolarissima biblioteca. Archea Associati di Firenze ha “sfornato” questa stravagante architettura che declina sapientemente storia, design, arte, cultura e sostenibilità.

La biblioteca dei libri di terracotta sorge, come detto, a Nembri in provincia di Bergamo. Punto di partenza un vecchio edificio scolastico dei primi del Novecento da riqualificare, ampliare e rivalorizzare. L’idea in sè è semplice ma di forte impatto. All’edificio storico se ne affianca uno, di architettura contemporanea, realizato in ferro e vetro, rivestito di particolari libri: una pelle che rimanda subito alla funzione nobile dell’edificio.  I tomi, realizzati in un particolare tipo di terracotta, sono particolarmente interessanti non solo per un mero fattore estetico.

Sono infatti estremamente affascinanti perchè al sole cambiano colore. Questo grazie alla particolare verniciatura che riflette in maniera dinamica i raggi di sole, creando un effetto vibrante trasformando l’edificio in un “corpo in movimento“.

Ma non è tutto. I “libri”, infilati su particolari tondini metallici, funzionano anche come particolari sistemi frangisole. Un sistema interessante di filtraggio della luce solare (e radiazione termica) che regala, all’interno dell’edificio, suggestivi sistemi di illuminazione soffusa e naturale, ideale per la lettura.

La connessione tra i due edifici avviene tramite un passaggio sotterraneo. Passato e presente dialogano, in un continuo rapporto osmotico. Il progetto mi piace molto, ma l’accostamento così ravvicinato con il vecchio edificio mi lascia un po’ di dubbi. Forse stride un po’. Voi che ne pensate?  Altre foto Continua »

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Il parco Putrajaya dello studio Manfredi Nicoletti

marzo 26th, 2008 by Ivana

Malaysia, torri sostenibili

Malaysia, teatro paradisiaco per le torri sostenibili Putrajaya progettate dallo studio italiano di architettura Manfredi Nicoletti in collaborazione con Hijjas Kasturi Associates.

Otto elementi architettonici bioispirati. Stile ed eleganza per un’architettura contemporanea di impatto e memorabile. Dopo le incredibili Petrona’s Twin Towers, la Malaysia ci stupisce con un nuovo complesso architettonico progettato, udite udite, da uno studio italiano. E’ lo studio Manfredi Nicoletti, autore di questo bellissimo progetto e di molte altre architetture (Palermo, Milano, Siena, Catania, Roma, Atene, Malaysia…) caratterizzate spesso da una morfologia organica e fluida. 

Un complesso residenziale ispirato agli organismi marini e caratterizzato da un’architettura bioclimatica; sorge a circa 30km a sud di Kuala Lampur su un bellissimo lago artificiale. Il complesso consumerà circa il 50% in meno di CO2 rispetto alle attuali residenze, questo grazie alla ventilazione naturale, alle zone dedicate al verde e all’utilizzo di energie alternative.

Eco architettura e stile finalmente anche da una firma italiana. Foto Continua »

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OFT, la casa trasformabile

marzo 7th, 2008 by Ivana

Oft, Transformable House

OFT è una nuova dimensione abitativa, un progetto di architettura contempornea e modulare,  che trae spunto dal un suo “cuginetto” più articolato: il Loft.

Contrariamente a quest’ultimo, però, OFT perde la “L” (di large -Loft-), in favore di una nuova filosofia abitativa, caratterizzata da spazi più piccoli, non definiti ma adattabili alle esigenze più diverse.

Un progetto italiano firmato dallo studio di progettazione Sand&Birch (Andrea Fino e Samanta Snidaro) .

Oft è una soluzione architettonica componibile, camaleontica e versatile. Proprio queste caratteristiche sottolineano il forte concept di OFT, che può essere considerato come una casa temporanea, una cellula abitativa modulare, una dépendance e anche una piccola “tana” per giovani studenti e non. Oft cresce con noi, in relazione ai nostri bisogni e alle nostre possibilità.

E’ molto interessante l’aspetto modulare di questo prodotto che parte da un modella base, piccolo ma confortevole, che può essere, all’occorrenza, ampliato seguendo i bisogni di chi vi abita. Al modulo base si possono quindi aggiungere o modificare elementi (in maniera reversibile) e, cosa ancora più interessante, questi stessi elementi prefabbricati possono essere sia acquistati che affittati o permutati (le dimensioni di questi elementi sono adatte al trasporto su mezzi standard).

Una casa creata ad-hoc sulle reali esigenze di ogni singolo utente Continua »

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La nuova dimensione dell'Architettura: Singapore Art School

gennaio 23rd, 2008 by Ivana

Scuola Arte e Design di Singapore

Vorrei svegliarmi un giorno e scoprire che la mia università si è trasformata da edificio decrepito (sebbene storico) ad un centro architettonicamente e ambientalmente avanzato come questo.

E’ l’Art School of Singapore. Un edificio ideato dalla CPG Consultants che accoglie anche una scuola di Design & Media e la Nanyang Tachnological University. Cinque piani di architettura maestosa ed eco-sostenibile totalmente immersi e mimetizzati in una splendida vallata naturale.

Un “abbraccio architettonico” reso unico da un grandissimo tetto verde fruibile. Tutti gli allievi possono infatti accedervi per studiare o semplicemente rilassarsi (ci sono anche delle scale laterali). Relax e bellezza da unire ai tanti ed importanti vantaggi che il tetto verde regala: è un isolante naturale per tutto l’edificio, mitiga l’aria circostante, raccoglie le acque piovane (che vengono poi riutilizzate) e purifica l’aria.

Le grandi vetrate oltre a garantire una visione in continua osmosi con la natura circostante, sono progettate per rendere gli ambienti estremamente luminosi minimizzando, fino a pomeriggio inoltrato, l’utilizzo dell’illuminazione artificiale. Di notte, invece, l’edificio si trasforma in una sorta di lanterna.

E’ molto interessante anche il lato più “sociale” della struttura. I tre principali blocchi dell’edificio affacciano tutti su un cortile interno ideato per gli studenti, per incontrarsi, socializzare e rilassarsi guardando gli specchi d’acqua e ascoltando il suono delle cascatelle artificiali. All’interno la scuola è priva di decorazioni e non ha una struttura geomentrica ma, seguendo anche la morfologia del tetto, è estremamente irregolare ed organica il che crea ambienti interessanti e stimolanti per gli studenti ai quali è concesso decorare ed abbellire il tutto con i propri lavori. Continua »

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The Home Key & Filippo Ghezzani

novembre 28th, 2007 by Ivana

Filippo Ghezzani e “H Table” per The home key

Un binomio vincente, una ricerca di stile continua, una dimensione arhitettonica che dialoga col design: è The Home Key.

Una società tutta italiana, all’interno della quale emerge una figura di rilievo, artefice di molteplici prodotti. E’ Filippo Ghezzani, un giovanissimo neo-architetto (laureatosi meno di un anno fa a Firenze) con la passione del design che già conta numerosi successi e produzioni dei suoi lavori.

Una carriera iniziata come architetto che ben presto, grazie alla collaborazione con The Home Key, si tramuta in passione per il design unitamente all’architettura e agli ambienti confortevoli. Ispirato nella sua ricerca progettuale da due icone del design quali Mies Van Der Rohe e Richard Meier, Filippo Ghezzani realizza i suoi prodotti cercando di mediare architettura e design.  H Table è un esempio di come queste due scienze possano sapientemente essere integrate per creare un prodotto ibrido, un concept firmato dallo stesso Ghezzani.

H table è un tavolino nato osservando i materiali e le strutture utilizzate per le costruzioni edilizie, l’intento progettuale si è infatti soffermato sullo studio delle travi come elemento architettonico preso in prestito per questo prodotto di design di uso quotidiano. Le due travi, in legno laccato, oltre a regalare inconsueti contrasti di luci e superfici richiama anche l’”H” (nella sezione della trave) elemento ricorrente nelle opere realizzate da Filippo Ghezzani per The Home Key. Oltre al design lineare dei suoi prodotti e a questa crasi tra architettura e design apprezzo molto i toni cromatici utilizzati, in prevalenza bianco, colore amato e utilizzato anche da Meier. A tal proposito cito una sua celeberrima frase in onore del bianco che mi ha sempre affascinato:

“Sia apprezzano di piu’ i colori, i riflessi le stagioni, il mutare dell’atmosfera, i passaggi cromatici, il sole. Aiuta a rendere più leggibili le linee, gli spazi(…) ci rende consapevoli delle cose che ci circondano”.

Vi consiglio di fare un giro al sito di The Home Key e scoprire gli altri prodotti. Io ve ne propongo alcuni, ma la raccolta completa è al sito. Che ne pensate?

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Architettura dinamica: Stadio Qi Zhong Shanghai

novembre 8th, 2007 by Ivana

Stadio tennis Shanghai Qi Zhong: architettura contemporanea dinamica

Un’architettura dinamica e seducente è quella dello stadio di tennis Qi Zhong realizzato per il Tennis Master Cup.

Solitamente sono gli stadi di calcio che stupiscono per le architetture stravaganti (pensiamo ad esempio al Wembley Stadium), ma questa volta l’attenzione è tutta per il Qi Zhong. 

Mitsuru Senda è l’architetto autore di questo progetto; una figura eclettica impegnata in molti ambiti architettonici (vi consiglio di vedere tutti i suoi lavori al suo sito) e che ha reso questo stadio assolutamente originale grazie al tetto di cui è dotato: una struttura dinamica, apribile e richiudibile, con un disegno che richiama stilisticamente uno splendido fiore di magnolia.

Una morfologia strettamente legata alle tradizioni e alla flora della città che ospita lo stadio. Il tetto dello stadio è infatti coperto da petali di magnolia stilizzati, capaci di chiudersi o di “sbacciare” e permettere al pubblico di ammirare il cielo di Shanghai o garantire massimo comfort visivo agli sportivi impegnati nelle gare di tennis o pallavolo, basket, ginnastica e ping-pong.

Otto petali che assieme impiegano 8minuti per aprirsi o richiudersi. Alcune cifre: 40 metri di diametro, 30.650 m2 di superficie ed una capienza di 15.000 persone. Guarda altre foto Continua »

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Illy Caffè e Button House: un segreto da scoprire in 90 secondi

ottobre 19th, 2007 by Ivana

L’installazione artistica del designer-architetto Adam Kalking per la Biennale di Venezia

Illy, sponsor ufficiale della 52esima Esposizione d’Arte alla Biennale di Venezia, ha stupito tutti i partecipanti con un progetto sui generis progettato dall’architetto-artista-designer Adam Kalkin: the Push Button House.

Si presenta come un anonimo container color ruggine il progetto dell’architetto Kalkin destinato a lasciare il segno nelle esperienze veneziane di tutti i partecipanti. Un container anonimo, appunto, impreziosito solo dal celeberrimo logo della illy. Ma non lasciatevo ingannare dalle apparenze, Illy Button House cela un fantastico segreto.

Come un fiore pronto a sbocciare e ad aprire tutti i suoi petali, la splendida installazione di Kalkin prende vita. Da container a splendida oasi di relax e di design elegante e contemporaneo.

Una mini casa con tanto di letto, bagno, cucina, biblioteca e mac! Un posto vivibile che si schiude sotto gli occhi increduli dei visitatori. Basta premere un bottone e in meno di 90 secondi l’installazione prende vita. Un ambiente confortevole  dove rilassarsi e gustare un ottimo caffè realizzato interamente con materiali riciclati e riciclabili.  Guarda le immagini Continua »

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Hotel Puerta America: il design prima di tutto

ottobre 16th, 2007 by Ivana

Hotel Puerta America: i diciannove architetti più famosi del mondo

Madrid. Una location speciale per uno degli hotel piu’ importanti del mondo per design ed architettura. E’ l’ Hotel Puerta America. Uno spazione dove cultura, architettura e design si fonfono per generare un progetto stupefacente. Per gli amanti dell’architettura una meta da non perdere.

Vi dico solo alcuni nomi: Zaha Hadid, Norman Foster, Jean Nouvel, Ron Arad, Marc Newson, David Chipperfield e molti molti altri. Non si trovano in questo albergo per un meeting, ma se siete amanti dell’ architettura contemporanea allora troverete nell’Hotel Puerta Nuova tutti questi architetti.

Un concept nuovo, un mix di stili e di culture. Un progetto unico che ha saputo riunire ben 19 diversi studi di architettura,  per 19 diverse culture, 14 diversi piani dell’hotel e altri 5 super ambienti abilmente progettati dai diretti interessati. Un albergo eclettico concepito per stupire gli ospiti e che lascia senza fiato per i diversi stili, colori e materiali utilizzati. Una palestra nella quale le diciannove guest-star hanno dato vita a progetti tutti diversi. Ogni piano uno stile, ogni piano un architetto.

Facciata, attico e dodicesimo piano  sono state curate dall’architetto francese Jean Nouvel; Richard Gluckman si è occupato dell’ undicesimo piano; Ron Arad, settimo piano, si è concentrato su un progetto futuristico; Zaha Hadid con il suo stile fluido e dinamico ha  firmato l’undicesimo piano; Norman Foster, ha invece caratterizzato il suo secondo piano con lusso e ambienti sereni…

Descrivervi tutti i piani sarebbe un’impresa epice e poi le immagini parlano da sole. Vi consiglio di cuore di andare a vedere la galleria fotografica al link che vi indico e capirete di cosa sto parlando. Adesso c’è una nuova tappa da aggiungere ai prossimi viaggi a Madrid!

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Architetture a Copenhagen: studio 3NX

ottobre 8th, 2007 by Ivana

Architettura contemporanea: scuola copenhagen, architetti 3NX

E’ realizzata dallo studio di architettura 3NX lo splendido edificio sito in Copenhagen rappresentato nella foto. Magari qualcuno di voi già sa di cosa si tratta.

E’ un nuovo edificio, estrememente curato sia all’ esterno che all’interno: ampie vetrate colorate, vasti spazi vivibili, arredi particolari e molta tecnologia. Non è un museo e nemmeno la casa di qualche architetto famoso…più semplicemente è una scuola.

Incredibilmente bella, quasi non credo ai miei occhi, questa scuola (un liceo per la precisione) è un vero gioiello di architettura. Diversamente dai classici istituti (il mio era di una tristezza assurda) con le solite classi spoglie e i corridoi verdini, questa scuola è un’esplosione di colori, di vivacità e fantasia.

L’esterno è estrememente colorato ed originale, con grandi vetrate e particolari veneziane che automaticamente regolano l’intensità della luce, filtrandola e colorandola di toni caldi e rilassanti. All’interno ambienti luminosissimi, grandi spazi per socializzare e imparare, assecondando i propri interessi e le proprie inclinazioni, arredi di classe in stile scandinavo realizzati in legno e una grande attenzione alla tecnologia. Tutta la scuola è infatti dotata di rete wireless e di pc portatili disponibili per ogni studente. Particolarmente d’impatto sono anche le zone relax.

Non perdetevi la galleria fotografica, estrememente significativa. Magari la mia scuola fosse stata così. Bellissima vero?  Continua »

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Oppenheim: le nuove frontiere dell'architettura contemporanea

ottobre 4th, 2007 by Ivana

Architettura contemporanea e modulare: Cube, il progetto del gruppo Oppenheim

Si chiama Ideal Cube ed è la nuova concezione di architettura contemporanea e modulare ideata dallo studio Oppenheim.

Sorgerà a Miami intorno al 2009 e promette di essere la prima architettura modulare per aree urbane. Eleganza e classe per un progetto sui generis flessibile e futuristico. 15 piani e 112 cubi di assoluta libertà.

Un’ incredibile struttura modulare, realizzata in acciaio e vetro,  concepita per essere progettata in maniera flessibile e soggettiva. Un’architettura mutevole customizzabile, che può accrescere col tempo, cambiare faccia e dimensioni e non essere mai uguale a sè stessa. 112 elementi da comporre e scomporre.

E’ il progetto del gruppo Oppenheim intitolato Cube. Il nome mi ricorda l’omonimo film, dove i protagonisti cercano di ritrovare l’uscita dal cubo cercando di sfuggire alle insidie che questo racchiude. Tranquilli, nel progetto Cube regnano sovrani solo l’architettura, lo stile e le volontà progettuali degli inquilini.

La particolarità che rende questo progetto unico è, infatti, la possibilità che hanno i proprietari di ingrandire e riprogettare i loro nuclei abitativi a proprio piacimento: in orizzontale, verticale o diagonale, con giardini o spazi più grandi. Questo rende la morfologia dell’edificio estrememente dipendente dalle esigenze dei proprietari e dai loro stili di vita. Il tutto per un’architettura camaleontica e dinamica.

Un progetto unico arricchito da bellissime piscine e giardini ubicati sia alla base dell’edificio che sul tetto. Gli interni sono caratterizzati da spazi open-space, arredamenti di alto design e sistemi super tecnologici.

Ogni cubo è profondo 7,5 m, largo 8 e alto 6. Libertà, grandi spazi e solo una regola: i cubi devono essere almeno 10. Un progetto che non terminerà mai e che col tempo assumerà facce sempre diverse per una nuova reinterpretazione del design modulare per case di alto livello. Guarda la galleria fotografica  Continua »

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