Alberto Opalio e il cavatappi perBacco

novembre 19th, 2007 by Ivana

cavatappi-perbacco-design-alberto-opalio.jpg

Un gioco di parole, un gioco di forme..semplicità, storia e un tocco di poesia: è il cavatappi perBacco.

Mai nome più simpatico per un cavatappi. Un oggetto sostanzialmente invariato nel tempo, dal design consolidato e che finalmente, ad opera dell’architetto (in questo caso designer) Alberto Opalio, rinasce con una nuova forma morbida ed evocativa. Linee sinuose ed essenziali per celebrare un gesto antico e quotidiano.

Una nuova morfologia che si fonde con le curve della bottiglia e che,  facendo leva sulla spalla di quest’ultima, genera un nuovo gesto e garantisce una stabilità maggiore.  Le sue forme circolari evoncano una sorta di aureola, una metafora giocosa per sottolineare il prestigio e la bontà del nettare tanto amato da Bacco.

Un oggetto vincitore del premio consorsio dei coltellinai, volto alla ricerca di un progetto di cavatappi caratterizzato da un forte contenuto innovativo. Un progetto italiano al 100%, senza dubbio vincente e nuovo che entrerà in produzuine dal prossimo dicembre…un’ottima idea regalo per natale e per gli intenditori di vini;)  Altre immagini 

 perBACCO, il cavatappi di Alberto Opalio

Grazie ad Alberto Opalio per la segnalazione.

Scritto in Design italiano, Regali Natale, Young Designers | 14 Commenti »

14 commenti

  1. Francesco Corsale Scrive:

    Mi pare un pò ingombrante però…

  2. Frank Mancarella Scrive:

    Analiziamo bene l’oggetto, è formato da un occhiello filettato e un cerchetto, molto interessante…..all’apparenza, certo ha una forma del tutto nuova, ma funziona??? all’apparenza sembrerebbe di si e l’immaggine lo dimostra, ma sarebbero capaci tutti di usarlo? decisamente penso proprio di no. per farlo funzionare bisogna applicare una forza per tenere il cavatappi e il collo della bottiglia più elevata di quelli già esistenti per contrastare l’attrito tra sughero e vetro. chi potrebbe usarlo? tutti coloro che hanno una rilefante forza, un’età compresa dai 14 ai 65 anni, una fascia decisamente elevata se vogliamo, ma gli altri? se poi a questa fascia così ampia togliamo chi ha avuto incidenti sul lavoro, chi ha distrofia muscolare, alcune fasce di disabili e così via, la quatità di persone che potrebbe usare questo oggetto tende a scendere ancora. penso proprio che il vecchio cavatappi con le ali sia ancora il migliore che sia mai stato inventato perchè lo possono esare tutti e soprattutto non devo sudare per bere un vino; quando si progetta si farebbe bene a pensare anche a questo.

  3. Frank Mancarella Scrive:

    perdonatemi per aver scritto analiz(z)iamo con una Z in meno

  4. Ivana Scrive:

    mmm, non lo so. non mi trovo totalmente d’accordo con te stavolta. Forse perchè odio i classici cavatappi, ma non mi sembra così difficile da usare. mi sembra che il “cerchietto” che si appoggia sul collo della bottoglia agisca con una forza contraria…ma forse mi sbaglio.. a me sembra addirittura più comodo dei comuni.
    (Per le persone disabili credo che anche il cavatappi tradizionale sia difficile da usare comunque). Ad ogni modo mandero’ una mail ad Alberto opalio e mi farò spiegare bene il funzionamento. ok?;) se è difficile da usare lo scriviamo..

  5. Alberto Opalio Scrive:

    …..”lo scopo di un’opera onesta – dice Valery – è semplice e chiaro: far pensare”.

  6. redmann Scrive:

    perchè non funziona?! basta girare sempre nello stesso verso… mentre “infilzi” il tappo il cerchio scende quando incontra la fine del collo della bottiglia si blocca, la vite inizia a “funzionare” e il tappo inizia a salire… più o meno con la stessa forza applicata ai comuni cavatappi…

  7. Frank Mancarella Scrive:

    bu! allora forse non ci ho capito niente io e chiedo scusa, in primo luogo all’arch. Alberto Opalio e poi a tutti coloro che hanno letto il mio intervento, ma non mi era del tutto chiaro il funzionamento. se, però, una volta che il cerchetto arriva alla base del collo della bottiglia poi il tappo sale su, allora ok. avevo di sicuro capito male io, ma dal disegno sembrava che con l’altra mano bidognava fare più forza per tenere cavatappi e bottiglia. chiedo nuovamente scusa.

  8. Ivana Scrive:

    @ Frank
    Frank ma figurati se ti devi giustificare, hai espresso una tua opinione, ti sembrava difficile da usare. che male c’è. io una soluzione ce l’ho. Proviamolo e poi scriviamo la nostra;) che ne dici?

  9. pHalla Scrive:

    Solo per completezza, Paul Valery – scrittore – nella celebre frase:

    “Lo scopo di un’opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado”

    Si riferisce esplicitamente alle opere letterarie.

  10. ELMANCO / Stefano Ricci Scrive:

    “Si riferisce esplicitamente alle opere letterarie”.

    l’eterna diatriba tra arte e design… se funziona bene, ed è utile è design, se fa solo pensare è arte.

    Riguardo questo cavatappi non saprei, bisognerebbe provarlo.

  11. Anker Tiedemann Scrive:

    si appoggia sul collo della bottiglia,e senza sforzo alcuno solo con la mano destra ruotando in senso orario si inserisce il torciglione nel tappo…raggiunta la base della vite, sempre ruotado in senso orario il tappo sale,sale,sale…
    è magnifico !!!

  12. Valerio Scrive:

    A me sembra molto semplice da usare. Credo, come Ivana ha già scritto, che l’anello fa leva sul collo della bottiglia, permettendo un’estrazione del tappo semplice e senza sforzi.

  13. Ivana Scrive:

    A questo link potete vedere il video dedicato all’utilizzo del cavatappi perBACCO

    http://video.google.com/videoplay?docid=6667681369076049859&q=cavatappi+perbacco&total=1&start=0&num=10&so=0&type=search&plindex=0

  14. emporium snc Scrive:

    a me piace molto,e vorrei proporlo in negozio nel periodo natalizio nella zna dedicata al vino,sempreche sia in produzione e abbia u prezzo accettabile.
    Fatemi sapere a chi rivolgermi pr cortesia.
    Grazie Marco

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