Settimana della Moda a Milano

marzo 3rd, 2008 by Cremino

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Ha appena chiuso la ”settimana” Milanese dedicata alla moda donna per il prossimo inverno. Per qualcuno interessante, per altri sterile, la kermesse dove si intrecciano business e creatività quest’anno ha visto il trionfo del rigore e dei pizzi.

Ognuno ha fatto a modo proprio, tendenze simili ma non troppo. Armani torna alle origini, nella sua sfilata fà il girò del mondo: il cappotto afgano morbido e colorato sfila accanto al vestito gipsy o quello a fiori delle donne giapponesi, oppure scarpe rigorosamente basse, giacche corte e pantaloni morbidi.

Prada punta su pizzo, dalla tuta al tubino seppur di colore differente, senza smentire il suo tocco minimal e tagli severi. Sulla stessa linea viaggiano invece Roberto Cavalli e il duo Dolce&Gabbana: per loro la donna è pìù romantica che sexy, diventa di classe tralasciando l’aggressività di sempre, dove a farla da padrone sono i vedo/non vedo.

Donna da metropoli è invece quella pensata da Donatella Versace che, assieme al pittore Tim Roeloff, ha riprodotto stampe sulle sete luminose dei mini abiti gialli,viola e fuxia. Per le donzelle, i tacchi saranno out, a differenza di ballerine o trampoli.

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Alessandro Busseni: XXX grafica, cura te ipsam. Tesi laurea di grafica

febbraio 2nd, 2007 by Ivana

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Il post di oggi lo dedico interamente ai miei “colleghi” grafici.

E’ una tesi di laurea di un ragazzo, Alessandro Busseni, laureatosi in Disegno Industriale al Politecnico di Milano (un nostro collega quindi…). La laurea si intitola “XXX – grafica, cura te ipsam”, 260 pagine interamente dedicate alla grafica e ai grafici contemporanei; un’analisi costellata da interviste, ricerche, analisi e impressioni tratte da libri e riviste.

Un lavoro molto accurato ma che si distacca un po’ dal nostro ideale di “tesi di grafica”, noterete (soprattutto i grafici e mi rivolgo proprio a Cremino!) che il lavoro non è incentrato sull’aspetto visivo ma soprattutto sui contenuti.

Non ho ancora avuto modo di leggerla tutta ma l’introduzione mi è piaciuta molto e ve la riporto di seguito:
XXX grafica, cura te ipsam. Xxx sta per trenta; xxx sta per indefinibile; xxx sta per hardcore o meno spudoratamente, per ”senza peli sulla lingua”; xxx sta per innocenza ed irruenza.
xxx è un libro che parla di comunicare la grafica, che racconta attraverso delle interviste chi si sacrifica per questa causa, vivendo fino in fondo il suo amore per questo lavoro. xxx è un libro pensato per gli studenti attorno alla laurea, o per i grafici junior, gli under 30, che ancora cercano di capire cosa succede, come succede e quando succede. Se xxx lo leggono anche gli altri grafici, quelli che si lamentano, ma anche quelli che sorridono sempre, male non gli può fare… è come quando leggi un bigliettino trovato per terra, sai che non è per te, ma dopo che l’hai letto non puoi non pensare al suo messaggio..
Grafica, cura te ipsam significa “Grafica, cura te stessa”.
Il titolo è una provocatoria introduzione al tema della tesi, cioè trovare una soluzione ai problemi della grafica italiana evidenziandone le cause e raccontando le esperienze di chi pazientemente se ne prende cura tutti i giorni. Deriva dalla libera deformazione del seguente proverbio latino: “Medice, cura te ipsum”.

Via Elmanco

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