Poltrona Punto G di Giovanni Bartolozzi

gennaio 24th, 2011 by admin

Punto G, la poltrona disegnata dal designer Giovanni Bartolozzi. Libreria, poltrona, chaise longue, postazione  da lavoro, pouf e molto altro. Un oggetto ibrido che esalta le eccellenze dei distretti locali.

Era davvero molto tempo che volevo parlarvi di questa poltrona. Un magistrale esempio di design e di eccellenze territoriali. Una poltrona insolita nella forma e, come avrete sicuramente notato, nel nome. L’idea di Giovanni parte dai maestri del design, come Castiglioni, Munari, Magistretti, per approdare ad un design contemporaneo che porta in sè l’influenza dell’italian design pronto ad ibridare le funzioni, esigenza comune anche al design contemporaneo.

Punto G è il perfetto esempio di questo concetto. E’ una seduta dotata di una struttura leggera, svuotata al suo interno e pronta ad accogliere libri, oggetti o riviste. A questa struttura va unito il piccolo pouf che completa l’opera creando una sorta di libreria multifunzione estremamente leggera e pronta a trasformarsi, in un solo gesto, in molto altro. Passiamo quindi da libreria ad altre configurazioni come poltrona, pouf, postazione da lavoro e porta oggetti; configurazioni che rispondono alle esigenze del vivere quotidiano sempre più blur e privo di nette divisioni tra lavoro, tempo libero e vita domestica.

La poltrona è interamente realizzata da artigiani e tappezzieri fiorentini ed ha un cuore in alluminio, che la rende resistente ma estremamente leggera, requisito necessario per le varie configurazioni della poltrona. Per tutti i romani che leggono, se volete, potete ammirarla dal vivo alla galleria d’architettura Come Se -Via dei Bruzi 4/6- anche se quella esposta in galleria è la versione prototipo, adesso la seduta è stata alleggerita e migliorata.

Io l’ho vista e provata per la prima volta proprio in galleria e posso dirvi che il feeling con la poltrona è estremamente piacevole, il comfort è garantito ed il design la rende accattivante ed adatta a molteplici stili di arredamento.

I lavori di Giovanni non si fermano certo alla poltrona Punto G, anzi. All’attività di designer va aggiunta quella di architetto e, non ultima, quella di scrittore. Tra gli ultimi lavori di Giovanni mi fa piacere citare il libro dedicato all’architetto Leonardo Ricci, dall’omonimo titolo, l’attività di redattore della rivista Arnolfo, e le collaborazioni con Metamorfosi, Spazio-Architettura e con la rivista on-line Archphoto. Insomma, una figura professionale piena ed eclettica.

Vi invito a consultare i siti FabbricaNove e Soqquadro per scoprire tutti i lavori, di architettura e di design, di Giovanni Bartolozzi.

Ciao Giovani e grazie ancora per la segnalazione. Ancora i miei complimenti!

Scritto in Furniture Design, Young Designers | 36 Commenti »

36 commenti

  1. michele brustio Scrive:

    molto carina
    in che materiale è fatta? viene già prodotta da qualche azienda o è ancora a livello prototipale?
    complimenti comunque.

  2. laura Scrive:

    Innanzi tutto credo che il nome abbia poco a che fare con il design in sè..ma sia stato volutamente scelto come attrattiva verso il pubblico, perchè va bene la forma della G e il punto pouf ma è ovvio che si gioca sul doppio senso .
    Poi per quanto possa essere carina , non mi sembra proprio una poltrona che si adatta a diversi e numerosi arredamenti.E’ semmai adatta a negozi o studi ma è particolare e come ogni oggetto particolare non risulta , a mio parere,facilmente inseribile in un contesto che ha gia’ un suo arredo.oltretutto prende un discreto spazio mi sembra!!
    Mi chiedo poi una questione più”strutturale” e cioè, quale è il peso massimo che questa poltrona puo’ reggere? Perchè mi sembra da quanto ho letto e vedo che non abbia una capacità di reggere pesi un po’ piu’ consistenti.
    Inoltre sarei curiosa di provarne la comodità perchè non mi sembra cosi’comoda nella sua versatiltà.
    Insomma un oggetto carino, di impatto magari, ma a mio parere non funzionale e difficilmente inseribile.

  3. domenico Scrive:

    congratulazione all’autore della poltrona Punto G! Ogni tanto l’estro di un creativo associa all’estetica la funzionalità! Davvero 10 e lode! Sono l’inventore di Cilindrotto e di tanti altri prodotti innovativi. Domenico

  4. laura Scrive:

    non capisco per quale motivo il mio commento sia stato cancellato dto che esprimeva solo una mia opinione senza offendere nessuno.
    censura!

  5. admin Scrive:

    @Laura
    Cara Laura non è che sei stata censurata è che i tuoi commenti devono essere approvati prima di essere visualizzati sul blog.
    Comunque, circa quello che scrivi posso dirti queste cose:
    -è ovvio che Punto G sia anche un doppio senso, ma è un chiaro riferimento alla forma della sedia (non mi sembra una cosa negativa)
    -é ovvio, ancora, che se hai una casa piccola non ti metti la poltrona punto G ma non ti metterai neanche la chaise longue di Le Corbusier! Per l’arredo poi non mi trovi d’accordo visto che design classico ultimamente si sta sposando perfettamente col contemporaneo
    -per la resistenza la poltrona non è piu un prototipo quindi resiterà a carichi ragionevoli e studiati per una poltrona del genere ( ma se ti interessa il dato chiedo a Giovanni)
    -in ultimo, come si legge nel post, io l’ho provata ed è comodissima
    Ad ogni modo, per fortuna, siamo liberi di pensare come vogliamo. Non voglio convincerti del contrario, ci tenevo solo a chiarire i punti che citavi. Ciao:)

  6. laura Scrive:

    cara Ivana,
    posso dirti che è solo una mia opinione critica a riguardo, non volevo offendere nessuno.
    Comunque spiego le mie idee:
    -io criticavo il fatto che l’autore si appoggiasse ad uno scontato e poco raffinato doppio senso per attrarre il pubblico quando penso che dovrebbe essere l’oggetto da solo ad attrarre.
    -visto che nel tuo articolo dici che” il comfort è garantito ed il design la rende accattivante ed adatta a molteplici stili di arredamento.” io ho solo espresso una mia idea a riguardo sostenendo che non mi sembra un oggetto facile da disporre ed inserire in una casa sia per la linea sia per le dimensioni.è chiaro se una persona ha una villa di 3 piani magari un posto lo trova anche a puntog!! Inoltre riguardo la comodità , ovviamente , parlo per quello che vedo e che mi sembra… e ripeto che per quanto mi riguarda non mi pare che le posizioni per utilizzare il pc o stare seduto siano comode se ci resti per un po’ d tempo.
    Tu l’hai provata e quindi saprai sicuro meglio di me …ma quanto l’hai provata? 3 minuti?
    - riguardo alla struttura era una domanda ma non importa che tu chieda a Bartolozzi.
    Mi fa comunque piacere avere un confronto con una mente inteligente come la tua.Pero’ io resto della mia idea.
    Di impatto e basta!
    Ciao :)

  7. marco Scrive:

    la poltrona è molto interessante! Però devo dire che concordo con laura sul “problema strutturale” e sulla scomodità nell’utilizzo come nella terza foto dove la posizione della ragazza al computer non sembra in effetti nè comoda nè rilassata.
    comunque non male!

  8. La Fra Scrive:

    Cercate di demolire sempre e invece dovreste solo imparare da chi si rimbocca le maniche come Giovanni. A me la sedia piace tantissimo! Complimenti Giovanni

  9. Ornella Scrive:

    bellissima! e poi smettetela di fare i maliziosi; PuntoG è semplicemente la spiegazione della poltrona

  10. Frank Scrive:

    Io la trovo un po’ rigida a dire la verità, con forme più sinuose e aggraziate sarebbe stata ancora più affascinante come soluzione, ma la mia è semplicemente una tendenza ad ammirare la linea curva più di quella retta trovandola più naturale.
    detto questo appena l’ho vista mi è saltata subito all’occhio e alla memoria perchè l’ho semplicemente considerata una rivisitazione della sedia in cartone fatta neglia anni ’70 se non ricordo male e che a mio avviso è molto più bella. per quanto riguarda la rigidità penso che all’interno abbia un’anima in acciaio e poi è stata semplicemente rivestita altrimenti non reggerebbe nemmeno i miei 52 Kg dopo un po’ di tempo.
    di questo progetto approvo soprattutto la funzionalità versatile visto che ultimamente trovare un progetto funzionale nel design è diventato un miraggio.

  11. laura Scrive:

    Cara LA FRA,
    la prima cosa da imparare quando ci si confronta è il rispetto per le opinioni altrui.
    Credo che in questo blog ognuno sia libero di esprimere la propria idea e i propri dubbi.
    Del resto se un autore si fa pubblicare credo lo faccia per prendere complimenti e critiche. Troppo facile non esprimersi mai e non fare considerazioni. ciaoooo

  12. giulio Scrive:

    Salve a tutti, sono un architetto di Roma, ed anche io ho avuto modo di vedere e provare dal vivo la poltrona.
    L’idea di Bartolozzi è interessante ma anche a mio parere piuttosto rigida e poco pratica come postazione pc.
    La Fra sbaglia ad attaccare chi esprime delle critiche motivate.
    Giulio

  13. La Fra Scrive:

    All’interno, c’è scritto, c’è un anima in alluminio non è un semplice salsicciotto di stoffa…quindi perchè non dovrebbe reggere?!

  14. lucia Scrive:

    La poltrona mi piace anche se è una linea molto particolare e quindi non facile da posizionare.
    @a La Fra chiedo se ha visto o provato la poltrona dal vero. E dico che offendere non mi sembra un atteggiamento costruttivo soprattutto in un blog che ha come intenzione quella di scambiarsi impressioni positive e critiche sui progetti.
    Laura non ha detto niente di male ma solo espresso dei dubbi.

  15. admin Scrive:

    Ragazzi credo che sappiate benissimo le mie opinioni riguardo le critiche. I commenti sono abilitati appositamente e mi fa sempre molto piacere leggere che riflettete, commentate e criticate. E sono altresì sicura che i designer sono felici di leggere le critiche che fanno sempre bene.

    Detto ciò vi esorto di cuore a non perdere di vista questo obiettivo trasformando così l’area commenti in un’area di insulti vari, botta e risposta sempre più tristi. Non me ne vogliate se modero alcuni ultimi commenti, ma vorrei rimanessero solo i commenti costruttivi. Spero siate tutti d’accordo con me. Se qualcuno si sente “censurato” sono qui per tutti i chiarimenti.

    Mi fa comunque piacere che ci sia una così forte passione per il design. Mi rende molto felice

  16. laura Scrive:

    Cara Ivana,
    ho appena letto e sono d’accordo con te.
    Anche perchè le mie erano solo riflessioni.Mi delude che ci sia chi si diverte a fare di una area di confronto un momento di plemica.

  17. admin Scrive:

    Infatti come vedi i tuoi commenti non sono stati modificati, erano critiche e fa piacere a tutti avere un dibattito o un confronto, purchè sia costruttivo e non offenda nessuno.
    Un saluto affettuoso a tutti:)

  18. silvio Scrive:

    Carina. Ma non mi fa impazzire.

  19. antonello Scrive:

    Ma quanto costa? Sarà inaccessibile dato che è fatta a mano praticamente

  20. davide Scrive:

    io sono sulla stessa linea di laura…e come già molto molto tempo fa dissi, preferirei le critiche ai semplici e quasi scontati wow o fantastica o altre esclamazioni varie…ma è anche vero che quando ci vogliono bhè ci vogliono!
    penso però che non sia questo il caso, almeno per me.
    io ipotizzo che la forma parta dal quadrato per arrivare alla chaise longue ed in ultimissima battuta alla seduta pc…ma giusto per volergli dare anche quella funzionalità e poco importa se il nome derivi dalla configurazione per pc e non invece dalla sdraio…che si chiami “od” oppure “OchesembraunpuntochestasopraunaDmachepotrebbeessereunaG” fa poca differenza, perchè quello che la fa sul nome è proprio puntoG…e questo mi porterebbe a pensare che l’ autore volesse e dovesse enfatizzare quella configurazione che però trovo scomodissima, sia dal punto di vista ergonomico, ammenoche non si debba scrivere solo un commento su un blog, sia per il fatto che un singolo utente non si metterà mai in quella posizione avendo un not/netbook, ma come da disegno servirà ad un altro utente, ma sinceramente…l’ altro utente deve perforza venire a scrivermi sulla testa mentre sono rilassato a leggere o ascoltare musica…non sarebbe una presenza scomoda e inopportuna anche in un locale, se a tale targhet si rivolgesse il progetto?
    per l’ aspetto “libreria” bhè si fa, commercialmente e pubblicitariamente perfetto, ma di sicuro il punto (se poi devo spostarlo) non lo riempio di riviste od oggetti vari…eppure a me piacerebbero i libri per terra.
    però è carina ed accattivante

    ola

  21. claudio Scrive:

    Sono un architetto – designer di Milano e sono totalmente d’accordo con Davide e Laura! Mi hanno tolto le parole di bocca!Anche secondo me è un pò forzata nelle diverse configurazioni che l’autore ci vuole presentare come naturali e spontanee.
    Inoltre è vero che la configurazione che l’autore evidenzia e che dà il nome alla Poltrona (puntoG-pouf a sx e poltrona a dx )appare come quella meno comoda e meno “utile”.
    Oggetto sicuramente d’effetto ma , poco funzionale.
    Mi piacerebbe sapere davvero quanto costa e quanto tempo passa dalla richiesta-ordine ad avere la Poltrona a casa propria!

  22. giovanni bartolozzi Scrive:

    E’ difficile motivare delle scelte che nascono e si sviluppano per una molteplicità di ragioni – espressive, istintive, tecniche – e che spesso muovono da ambiti che non sono razionali. L’essenza della poltrona sta nelle sue possibilità di assemblaggio, nelle diverse configurazioni che ne derivano: questo il principio che mi interessava indagare. Capire come l’unione di due elementi essenziali potesse generare delle combinazioni dinamiche, temporanee, modificabili, sempre nuove.

    Forse un bambino piccolo avrebbe piacere di infilarsi dentro la poltrona, così come farebbe un gatto (magari dopo averla strappata). La prima poltrona venduta è stata acquistata da un giovane ragazzo di Parigi, in cerca di nuovi oggetti per arredare casa. Dopo diverso tempo ho scoperto con stupore che lui utilizzava la poltrona per la stanza da letto e il pouf per il soggiorno. Rimasi perplesso, ma ne fui felice perché questo giovane aveva personalizzato la poltrona secondo le sue esigenze di vita, e nulla gli impedirà in futuro, a secondo dei cambiamenti della sua casa e del suo stile di vita, di ottenere ulteriori, differenti configurazioni.
    Questi livelli consentiti di personalizzazione sono l’idea, l’essenza di questo design. Il resto è discutibile, criticabile come tutte le cose.

    Alcune riflessioni più specifiche:

    Il nome della poltrona è volutamente equivoco, non proprio un “doppio senso”, era un modo giocoso per presentare un oggetto di design. Di certo non è stato studiato a tavolino con logiche commerciali, è nato così, con naturalezza e trae ispirazione dai due elementi che compongono la seduta.

    La “comodità”, intesa in senso tradizionale va associata molto spesso a qualcosa di statico, mentre questa seduta tenta di mettere insieme funzioni dinamiche. E’ chiaro che non si tratta della poltrona per vedere un film o della postazione di lavoro che sostituisca la scrivania e la libreria di casa…Non mi interessava risolvere questi problemi, perché esistono già una infinità di poltrone, di scrivanie, di librerie e di chaise longue per tutti i gusti. Malgrado ciò, le sue superfici sono spugnose per l’intero lo spessore, e sono più accoglienti e morbide di quanto si possa comprendere dall’asciutto profilo.

    L’ingombro della poltrona è ridotto al minimo: nella configurazione chiusa misura 90x90x42. L’idea era quella di favorire un agevole spostamento dentro casa e soprattutto il trasporto, per questo il primo schema del diagramma wireframe (sotto le foto), mostra la facilità di trasporto al pari delle altre possibilità di assemblaggio. Il risultato è che la poltrona è molto leggera, si trasporta bene anche in una city car e si presta a tutte quelle situazioni dinamiche che caratterizzano la vita contemporanea, spostamenti veloci, continui traslochi, versatilità dell’arredo, allestimenti…

    La leggerezza era essenziale per rendere con coerenza gli aspetti sopra descritti, per questo abbiamo studiato, assieme all’ingegnere di un’azienda che lavora l’alluminio, un telaio leggero e rinforzato nei punti più delicati, affinché le superfici assorbissero il peso e consentissero al contempo di contenere la massima percentuale di spugna.

    Il rapporto umano, di scambio di idee e competenze stabilito con gli artigiani che hanno collaborato alla realizzazione dei prototipi è un valore aggiunto, che mi piace chiamare nuova artigianalità e che tiene insieme la qualità e le potenzialità delle nostre maestranze locali.

  23. admin Scrive:

    Giovanni mi fa piacere che sei intervenuto direttamente nel dibattito, è la cosa che più mi piace nel mio blog: il confronto diretto tra lettori e designer. Le tue parole hanno arricchito ancora di più il vivace dibattito che è nato. Spero che questo abbia sciolto alcuni dubbi sollevati dai lettori o anche semplicemente sia stato d’aiuto alla lettura del tuo progetto.
    Grazie ancora

  24. MIriam Scrive:

    A me la poltrona piace abbastanza ma i dubbi restano anche dopo la spiegazione, più che altro filosofica,del designer.
    I dubbi soprattutto esplicitati da DAVIDE che sono molti e concreti e l’autore non ci ha spiegato … aveva , ad esempio, realizzato o meno la sensazione della rigidità in relazione alla posizione per stare al pc?o la inutilità del pouf come libreria dato che è concepito per essere spostato?
    Ma soprattutto quale è il t e m p o di realizzazione ?

  25. giulia Scrive:

    La poltrona è accattivante senza dubbio ma, dopo aver letto anche le parole dell’autore che dice che non è interessato alla”comodità” etc …., mi domando se mi trovo davanti all’ennessimo oggetto di “design sprammobile”carino ma inutile.

  26. giulia Scrive:

    l’oggetto è carino ma mi chiedo se non siamo davanti ad un ennessimo prodotto di “design soprammobile” dato che l’autore stesso scrive di non essere interessato a realizzare una poltrona che sia”comoda” o che sia una postazione di lavoro etc. Credo che se una persona fosse interessata a comprarla sarebbe non solo per la sua linea ma anche per il suo utilizzo nel suo stesso “essere poltrona”.
    saluti a tutti!!

  27. simone Scrive:

    bellissima! se solo ci fossero state le forme un po piu arrotondate l’avrei presa :)

  28. paoul Scrive:

    bella! interessante!complimenti!

  29. piperita Scrive:

    bella! intrigante!le sue forme sono vivaci, non spigolose ma nette.
    Un cubo di Rubik da comporre e scomporre,da girare e provare, da attraversare fino a trovare la soluzione.. per poi cercarne sempre una nuova.

  30. Clara Scrive:

    “piperita” questa ha poche possibili soluzione, il cubo di rubik infinite..non hai fatto un esempio preciso diciamo, anzi. io la comprerei se fosse diversa, manca qualcosa, e non capisco cosa. Clà

  31. Piperita Scrive:

    La potenza di PuntoG , ciò che la contraddistingue dalle altre poltrone sta proprio nella sua capacità di poter essere “personalizzata” e cioè utilizzata da ciascuno a modo proprio ogni volta che se ne ha voglia o necessità.
    Non ho fatto un esempio preciso, Clara ha ragione.. PuntoG ha un qualcosa “in più” rispetto al cubo di Rubik che puo’ avere modi diversi per arrivare pero’ ad Una Sola soluzione… PuntoG ha piu’ soluzioni!!

  32. giulio Scrive:

    Sono felice di essermi messo a “sfogliare” a ritroso questo sito e di aver visto punto g.
    Trovo che piperita abbia descritto la poltrona con un esempio perfetto. A me piace parecchio l’idea del doppio senso che si risolve solo in malizia da parte di chi pensa”male” dato che, letteralmente la poltrona col pouf è proprio un punto e una g.
    Mi sembra interessante la versatilità e la possibilità di avere a che fare con un oggetto che oltre a divertirti è anche utile e comodo.Andro’ a vedere il sito di Bartolozzi.
    Chissà quanto costa…?!!

  33. Giulio bis Scrive:

    Molto interessante questa poltrona che mi piacerebbe avere. Non ho trovato nelle discussioni precedenti dove è possibile acquistare il “punto G”.
    Non so se è un’informazione per questo blog, ma sarei contento di averla.

  34. dani Scrive:

    Salve,…. ho trovato questa poltrona girando per il sito…
    Mi piace molto e sarei interessato a valutarne l’acquisto…. Vorrei sapere dal Designer dove e come. grazie

  35. giovanni bartolozzi Scrive:

    salve, rispondo in ritardo ad ai commenti che richiedo informazioni per l’acquisto. La poltrona è personalizzabile in diversi modi, quindi chiunque fosse interessato può scrivere a info@soqquadro-ad.com per avere un preventivo e tutte le informazioni necessarie.
    saluti
    giovanni bartolozzi

  36. ele Scrive:

    ma dove si puo acquistare?

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